Inizialmente ricoverato al Cras di S. Bernardino Verbano, è stato curato e alimentato tramite sonda per essere poi trasferito al Parco Pallavicino dove il veterinario Uberto Calligarich e il biologo Tommaso Calligarich si sono occupati del suo recupero funzionale. Il fenicottero rosa, nato probabilmente nel 2019, ha “soggiornato” per circa otto mesi fino a oggi nel parco di Terre Borromeo a Stresa, all’interno della struttura già abitata da due fenicotteri cileni.
Grazie a un’operazione straordinaria che ha visto la collaborazione tra Parco Pallavicino e le diverse istituzioni territoriali Cras, Cites, Carabinieri forestali e Polizia Provinciale di Verbania e Rovigo, è stato possibile reimmettere in natura il fenicottero in una zona popolata da migliaia di altri individui, sia stanziali sia migratori.
Il fenicottero rosa è stato liberato dai dottori Calligarich e dal carabiniere forestale Pulvirenti, in presenza del maresciallo Meytre e del vice brigadiere Ferraro con esito positivo: il fenicottero si è unito ai compagni e ha iniziato a cibarsi filtrando l’acqua col becco.
Come da normativa vigente, il fenicottero è stato inanellato per permetterne l’identificazione.