La Fulgor approccia con qualche tentennio la gara, nel primo tempo soffre ma ha la caparbietà di non disunirsi mai, chiudendo sul -8 alla pausa lunga. Nel secondo tempo arriva il cambio di marcia: Procacci si prende sulle spalle la squadra e apre il fuoco da oltre l’arco, Balanzoni lo segue con giocate di energia vicino a canestro e il gap si colma. La Paffoni sorpassa e solamente sul 17 a 3 di break coach Catalani ferma la contesa con un timeout, ma la sostanza non cambia: Prandin e compagni giocano con lucidità facendosi trascinare dal calore del nostro pubblico. Veronesi prova a scuotere i suoi, ma nel finale cresce il nervosismo degli ospiti. L’uscita a 2’ dalla fine di Grande coincide con i titoli di coda della contesa. Balanzoni e Procacci si prendono la standing ovation del Pala Battisti, ma questa vittoria è più che mai dell’intero gruppo, di tutto il popolo rossoverde, che ora ha un sogno. Mercoledì, alle ore 19:00, ad Agrigento si gioca la decisiva gara 5.
Coach Marco Andreazza, a fine partita, commenta con orgoglio: “Il primo tempo eravamo bloccati, come a Crema, però all’intervallo eravamo sotto di sole 8 lunghezze, e potevano tranquillamente essere a -20. L’ho detto alla squadra e i ragazzi hanno risposto bene, ad inizio secondo tempo abbiamo trovato diversi canestri dalla “spazzatura” riuscendo a guadagnare fiducia. Chiaramente – prosegue il coach di Montebelluna – trovarsi senza Saccaggi in avvio ci ha leggermente disorientato, eravamo senza idee e senza ritmo. Come ho già detto, nel secondo tempo abbiamo interpretato come volevamo la partita. Avevamo messo un cartello, 40%-60%: le possibilità di passaggio del turno prima della partita; ora siamo 50%-50%. Sono una grande squadra, ma lotteremo e andremo ad Agrigento per scendere in campo e divertirci. Dobbiamo giocare con trasporto emotivo e fisicità, senza pensare troppo. Saccaggi o no, faremo la nostra partita”.
Dunque, come anticipato, mercoledì 9 giugno, alle ore 19:00, la Paffoni torna in Sicilia: al PalaMoncada si gioca gara 5.