Il Comune di Verbania, a seguito di alcune contravvenzioni elevate lo scorso anno a minorenni per il mancato rispetto delle norme in atto per il contenimento dell’emergenza sanitaria (DPCM del 3 novembre), ha elaborato nei mesi scorsi un progetto che prevedeva un percorso educativo e formativo, alternativo al pagamento della contravvenzione (su scelta della famiglia), per stimolare l’assunzione di responsabilità da parte dei minori coinvolti, con una riflessione sulle possibili conseguenze di comportamenti non rispettosi delle norme di sicurezza per se e per gli altri.
Dal punto di vista formativo si sono svolti incontri su vari temi:
I giovani e il Covid, Istituzioni e organi dello stato, i giovani e il lockdown su uscite, assembramenti e rispetto delle regole, il rispetto delle regole come presupposto fondamentale della convivenza civile e la riscoperta della potenzialità della biblioteca civica.
Inoltre i ragazzi hanno svolto anche attività socialmente utili nell’ambito dei servizi comunali e sociali del territorio con la presenza dei ragazzi presso l’Emporio dei Legami, Biblioteca civica, Protezione civile, Centro diurno disabili e educativa territoriale del Consorzio dei servizi sociali. Il progetto ha coinvolto sedici ragazzi, dodici maschi e quattro femmine, con una età media di quindici anni, frequentanti le scuole superiori del territorio ed è partito a novembre 2020 sino a maggio 2021. Il progetto, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Verbania ha visto la collaborazione del Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, dell’ASL VCO – Malattie infettive, Prefettura VCO, Polizia Municipale, Biblioteca Comunale, l’Emporio dei Legami, la Protezione Civile, l’Associazione Contorno Viola, ha avuto questi obiettivi:
Conoscere le modalità di trasmissione del virus per prevenire comportamenti a rischio, comprendere le norme per poter rispettare le regole per garantire la pace sociale, conoscere le istituzioni per meglio comprendere il loro operare, valorizzare il volontariato e gli interventi per le persone in difficoltà, capire la gestione dei servizi pubblici nel periodo della pandemia.
Il gruppo dei ragazzi, sostenuto dalle famiglie, ha partecipato attivamente a tutte le attività proposte consentendo il raggiungimento di alcuni importanti risultati, quali: ravvedimento rispetto alla norma violata, conoscenza delle istituzioni, consapevolezza del rispetto delle regole quale presupposto per la prevenzione dei conflitti.
“Educare e non punire, per poi capire è stato il nostro intento, per un percorso riparatorio composto da due moduli, uno teorico e uno pratico - spiega l’assessore alle politiche sociali Marinella Franzetti – un progetto riuscito che potremo replicare in futuro in situazioni analoghe”.
“Siamo davvero soddisfatti dell’esito di questo progetto. – rimarca il sindaco Silvia Marchionini - A nostro parere le multe servono forse di più agli adulti con i ragazzi poco e quindi, questo percorso alternativo, ci è sembrato più utile a raggiungere un risultato che è quello di avere dei ragazzi più consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni”.
Il progetto inoltre ha riscosso molto successo e ha avuto un eco nazionale, con interviste radiofoniche all’assessore promotore del progetto e articoli su testate giornalistiche nazionali.
L’università di Macerata, tramite la professoressa Monica Raiteri, docente del corso di Scienze sociali e Scienze dell’educazione, interessata al progetto, ha organizzato un seminario di approfondimento sull’esperienza di Verbania, che si è svolto nel mese di aprile, dal titolo “Adolescenti e violazione delle norme anti Covid”, che ha coinvolti circa 150 studenti e ha visto impegnate l’assessore alle Politiche Sociali, Marinella Franzetti, la funzionaria dell’ufficio Politiche Sociali Daniela Reali e la direttrice del Consorzio Servizi Sociali del Verbano Chiara Fornara.