Sono dunque gli alberi il simbolo del sessantesimo Stresa Festival, alberi che nei boschi e nei giardini sono i silenziosi artisti protagonisti dello splendido paesaggio di Stresa e del Lago Maggiore. Nei luoghi di incontro ideale che la natura e l’arte ci offrono, come le Isole Borromee, la Rocca di Angera, le splendide chiese di Madonna di Campagna o l’Eremo di S. Caterina del Sasso, i giardini di Villa Taranto e Villa Pallavicino, il Sacro Monte di Ghiffa, il Lungolago La Palazzola, l’Atelier De Lucchi e lo Stabilimento Herno, celebreremo quest’anno con musica ed incontri gli anniversari di artisti che hanno segnato la storia: primo fra tutti Dante e poi Stravinsky, Piazzolla e Saint-Saëns.
Una vera novità di questa edizione del Festival, pur nata sotto l’imprevedibilità dei tempi che stiamo vivendo, è quella che riguarda l’incontro con gli artisti. Abbiamo chiesto loro oltre alla loro musica, anche un po’ del loro tempo, per poterci addentrare alla scoperta del territorio, dell’arte, della natura, insieme al nostro pubblico. Una passeggiata, una chiacchierata informale, (richiesta la prenotazione per l’incontro) per riassaporare con lentezza le emozioni della musica attraverso gli occhi e le parole degli artisti.
Come da tradizione il Festival si svolgerà in due periodi: a luglio la musica jazz e le sonorità del mondo, con ospiti quali Stefano Bollani e Gonzalo Rubalcaba. Non mancheranno excursus letterari con un ospite quale Alessandro Baricco che celebrerà il grande poeta fiorentino con un testo a lui dedicato.
Ad agosto e a settembre avranno luogo gli eventi dedicati alla musica classica.
Conformandoci alle norme che riguardano la sicurezza e il distanziamento sociale, riusciremo ad ospitare orchestre di grande richiamo: la storica Stuttgarter Kammerorchester per l’inaugurazione affidata a due giovanissime donne, la venticinquenne direttrice Nil Venditti e la talentuosa tredicenne Alexandra Dovgan al pianoforte. L’Orchestra del Teatro alla Scala si esibirà nello stesso giorno in cui si svolse il primo concerto nella storia del Festival: era il 27 agosto 1962. Alla direzione ci sarà Gianandrea Noseda con Mario Brunello al suo celebre violoncello: una celebrazione del Sessantesimo con il passaggio di testimone della Direzione Artistica.
Tra le formazioni più importanti al mondo e per la prima volta a Stresa, L’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Daniele Gatti chiuderà l’edizione 2021.
Tra le sorprese in serbo per il pubblico del festival ci sarà la danza, uno spettacolo di burattini, un concerto all’alba per i più mattinieri e molti giovani sul palco e dietro le quinte. In progetto infatti un concerto completamente scelto ed organizzato dagli studenti del Liceo Musicale di Omegna.