Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 745.066 dosi (di cui 263.390 come seconde), corrispondenti all’83,1% delle 896.870 finora disponibili per il Piemonte.
“Siamo a quasi 20 mila somministrazioni al giorno e stiamo mettendo in campo tutte le energie possibili per potenziare sempre di più il nostro esercito del vaccino - ha detto oggi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio durante la visita ai centri vaccinali per i volontari della Protezione civile a Fossano, Settimo Torinese e Alessandria -. Abbiamo già attivi 138 punti vaccinali, a cui a breve se ne aggiungeranno altri 35. Da lunedì partiranno con le vaccinazioni presso i propri studi anche più di 700 medici di famiglia. Il nostro esercito cresce, ma abbiamo bisogno delle munizioni perché senza dosi sufficienti tutto lo sforzo che stiamo facendo per incrementare il numero di somministrazioni quotidiane rischia di scontrarsi con la reale disponibilità di vaccini. Per questo la prossima settimana sarò a Roma per incontrare il generale Figliuolo. Al Governo chiediamo uno snellimento delle procedure burocratiche legate alla campagna vaccinale e un anticipo consistente di dosi sulle consegne garantite alla nostra Regione per il mese di aprile. Il Piemonte è tra le regioni con il rapporto più alto tra dosi somministrate e popolazione residente e siamo pronti a correre ancora più veloci. Ma abbiamo bisogno della benzina”.
Piemonte: vaccino, somministrate 745.066 dosi
Sono 18.770, tra cui 11.840 ultraottantenni, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.30). A 8.906 è stata somministrata la seconda dose.
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Buongiorno, mi piacerebbe sapere come mai, nell'informazione nazionale, non si fa mai riferimento al Piemonte quando vengono elencate le regioni che non consentono l'accesso alle seconde case. A chi si riferisce il difetto di comunicazione?
Ciao Claudia Biraghi
l'accesso alle seconde case è solo una questione di comodo, come lo è andare all'estero, se non vi sono reali necessità. Forse il virus si arresta di fronte ad un certificato di proprietà oppure arretra ai confini nazionali? Tutto ciò è irragionevole, mentre una discriminante di buonsenso potrebbe essere, per es., l'aver ricevuto la prima dose di vaccino....
l'accesso alle seconde case è solo una questione di comodo, come lo è andare all'estero, se non vi sono reali necessità. Forse il virus si arresta di fronte ad un certificato di proprietà oppure arretra ai confini nazionali? Tutto ciò è irragionevole, mentre una discriminante di buonsenso potrebbe essere, per es., l'aver ricevuto la prima dose di vaccino....
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