Rifiuti. Senza azioni della Provincia, saranno i cittadini e le imprese a pagare. La proroga di Prato Michelaccio si può fare come da parere di AIPO.
L’attacco livoroso contenuto nel comunicato di Voce Libera sul tema rifiuti, dimentica che la nomina dell'Amministratore Unico di Conser VCO è avvenuta a maggioranza dei Sindaci della società, non del solo Comune di Verbania. Ci vuole quindi rispetto per i Comuni di questo territorio e per le scelte da loro compiute. Naturalmente i Sindaci possono sfiduciare l'A.U. qualora non lo ritengano idoneo, e questo negli ultimi due mandati non è mai avvenuto.
Ma forse si vuole spostare l’attenzione, con ineleganza, attraverso un attacco politico, per continuare a non risolvere la questione di Prato Michelaccio preferendo così veder aumentare la tassa rifiuti a famiglie e imprese.
Raccogliendo la disponibilità della Provincia espressa dai rappresentanti di Voce Libera nel loro comunicato siamo certi che vi saranno ora gli atti conseguenti, finora mai avvenuti, da parte della Provincia per ragioni inspiegabili. Questo alla luce del parere di Aipo del dicembre 2019 che consente il mantenimento di Prato Michelaccio. Il documento dell’Autorità di Bacino (9 dicembre 2019) ha permesso di sbloccare altri impianti di recupero rifiuti e di consentire il loro rinnovo in un contesto di sicurezza condiviso fra Regione Piemonte, Provincia del VCO, Comuni e gestori degli impianti.
Silvia Marchionini
Sindaco di Verbania
I documenti a cui si fa riferimento sono due:
- La richiesta, (non datata, ma verosimilmente del 2019) della Regione Piemonte (a firma del Responsabile Settore Opere Pubbliche, Difesa suolo, Ing. Gabriella Giunta) all’Autorità di Bacino per avere una interpretazione autentica degli articoli 9,29 e 30 del PAI in relazione alle possibilità di rinnovo delle autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni di smaltimento e recupero rifiuti.
- La lunga ed esauriente risposta dell’Autorità di Bacino, prot. N.7219 del 2 Dicembre 2019, a firma del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli, con la quale annuncia una Variante Normativa del PAI e che, fino all’entrata in vigore di tale variante (che affronterà ancor più compiutamente l’argomento), ritiene ammissibile (pag. 6) la possibilità di rinnovo (a maggior ragione della richiesta di proroga) delle preesistenti autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni di smaltimento e recupero per tutti gli impianti operanti negli ambiti disciplinari del PAI (anche se non “complessi”, e quindi anche i semplici recuperi di Prato Michelaccio) ad una serie di condizioni elencate che, Conser VCO, aveva già espletato, fra cui una “verifica di compatibilità idraulica”, ecc.
La Provincia ha già acquisito la novità normativa e, in apposite conferenze dei servizi, ha già approvato rinnovi autorizzativi a impianti ai quali precedentemente, su una lettura pedissequa del PAI, aveva negato il rinnovo. Ma non a Prato Michelaccio in fascia B del PAI.
Tutto questo è posteriore al ricorso al Tar promosso da Conser VCO sul diniego della Provincia.