Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 316.231 dosi (delle quali 134.440 come seconda), corrispondenti al 73,8% delle 428.670 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore rispetto a ieri perché il totale comprende anche 36.200 nuove dosi di AstraZeneca consegnate nelle scorse ore.
Prosegue intanto la raccolta di adesioni per la nuova fase della campagna vaccinale rivolta agli over80 e al personale scolastico, universitario e della formazione professionale. Sono 275.137 le richieste ricevute finora: 57.019 dal personale docente e non docente sul portale www.ilpiemontetivaccina.it e 218.118 inserite dai medici di famiglia, sull’apposita piattaforma regionale, per i propri pazienti con più di 80 anni (inclusi i nati nel 1941).
Proprio oggi, con un V-Day in tutto il Piemonte, sono iniziate le vaccinazioni delle persone ultra 80enni. In questo primo giorno le dosi inoculate sono state 3.296.
“In Piemonte ci sono circa 370.000 over80, 20.000 sono stati già vaccinati all’interno delle Rsa e più di 200.000 hanno già manifestato la volontà di essere vaccinati - afferma il presidente della Regione Alberto Cirio - L’obiettivo è di completare l’immunizzazione nel giro di un mese, perché significa mettere in sicurezza una delle fasce più fragili della nostra comunità. Il Piemonte va avanti, attendiamo però le munizioni, cioè le dosi, che sono fondamentali per proseguire con il nostro programma”.
“Tutto il sistema sta facendo un grande sforzo per affrontare al meglio questa nuova fase della campagna vaccinale - aggiunge l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - Ringraziamo tutti, a cominciare dai medici di famiglia che stanno supportando le preadesioni con una grande rapidità e gli operatori delle nostre Asl e Aziende ospedaliere, ma anche chi è impegnato nella complessa macchina informatica che c’è dietro la vaccinazione di massa”.
“Una giornata simbolica - sottolinea il commissario dell’area giuridico-amministrativa dell'Unità di Crisi Antonio Rinaudo -, ma anche il segnale che si parte con la vaccinazione di tutte le categorie più fragili, a cominciare dagli over80 ma in contemporanea e parallelamente anche dai disabili, persone che devono essere tutelate immediatamente per abbassare i livelli di letalità che ha il virus”.