Si chiamavano Cristina Mazzotti e Paolo Giorgetti, diciotto e sedici anni: entrambi sono stati brutalmente uccisi dalla criminalità organizzata. A loro sono dedicate due aule-laboratorio dell’Istituto “Erminio Maggia” di Stresa, recentemente riqualificate, che verranno intitolate durante una diretta Facebook martedì 19 gennaio, a cui parteciperanno anche le autorità del mondo scolastico e politico. La scelta di dedicare questi spazi a due vittime della mafia fa parte del Progetto Legalità della scuola, che nella prima parte dell’anno scolastico ha proposto agli studenti delle classi terze e quinte alcuni incontri tenuti da due referenti dell’Associazione “Libera”, che si concentravano in particolare sulla presenza del fenomeno criminale mafioso nel Nord Italia.
I due spazi dell’Istituto alberghiero e turistico che verranno intitolati a Cristina Mazzotti e Paolo Giorgetti sono rispettivamente la “cucina chalet” e la “sala chalet”, da poco riqualificati con importanti e significativi interventi. La Provincia del Vco ha realizzato un innovativo sistema di areazione e sanificazione per la cucina e la sala attingendo ai fondi anti-Covid stanziati per gli enti locali. I fondi MIUR a contrasto dell’emergenza epidemiologica hanno invece consentito l’installazione, da parte della scuola, di un nuovo e ampio bancone bar che consente agli studenti l’attività laboratoriale nel rispetto del distanziamento fisico.
La cerimonia sarà in diretta Facebook dalle ore 11.10 alle ore 12.10 del 19 gennaio e vedrà la partecipazione del Dirigente scolastico, prof. Fiorenzo Ferrari, del Dirigente dell’Ufficio scolastico per il Piemonte (Ufficio IX – Ambito Territoriale del Verbano-Cusio-Ossola), la dott.ssa Giuseppina Motisi, e del Presidente della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Dott. Arturo Lincio, insieme con il Consigliere provinciale all’edilizia scolastica, il dott. Giandomenico Albertella. Con loro interverranno anche il rappresentante territoriale dell’Associazione “Libera”, il dott. Lorenzo Bologna, insieme con il coordinatore del presidio docenti VCO di Libera, oltre al referente del Progetto Legalità all’interno del Maggia, il prof. Felice Fioretti, e la responsabile del Dipartimento discipline giuridiche ed economiche, la prof.ssa Tiziana Marino.
L’idea di ricordare le due giovani vittime della Mafia viene da due giovani studentesse del Maggia, che sono rimaste colpite dalle storie di questi coetanei durante gli incontri con Libera e hanno deciso di fare una ricerca sulle atrocità compiute nei loro confronti. La studentessa D. A. scrive: “Ho scelto di approfondire quanto accaduto a Cristina perché mi ha colpito molto la sua storia. Aveva la mia stessa età. Leggendo gli articoli sulla sua morte ho riflettuto su come può cambiare la vita anche in pochi minuti. La sua, una normale vita da adolescente, si è trasformata in un incubo”. La studentessa venne rapita nel 1975 davanti alla sua villa di Erba (Como) e, dopo giorni di sofferenza e trattamento inumano, fu gettata dai suoi rapitori in una discarica di Galliate, vicino a Novara. Paolo Giorgetti, invece, fu rapito nel 1978 mentre andava a scuola a Meda, nel cuore della Brianza. I rapitori, affiliati alla ‘ndrangheta, non chiesero neppure il riscatto, perché lo uccisero subito dopo averlo trascinato via. Su di lui la studentessa N. C. dice: “Ho scelto di fare una ricerca sulla sua storia perché sono rimasta molto colpita da questo ragazzo: aveva sedici anni, era giovane e aveva ancora tutta la vita davanti”.
Da sempre l’Istituto Maggia è attento e sensibile nei confronti dell’educazione alla legalità per contribuire alla formazione del buon cittadino: responsabile, partecipe alla vita sociale, solidale, consapevole. Per seguire l’evento: https://www.facebook.com/iis.maggia/