Scrivo questa lettera ai giornali con la poca batteria residua rimasta nel notebook. La mia è una delle famiglie del nostro territorio rimasta senza energia elettrica da venerdì 02 ottobre alle 21:18; scrivo la presente circa a mezzogiorno del 04 ottobre e la prospettiva è che E-Distribuzione non sa quando il servizio potrà essere ripristinato.
Scrivo questa lettera non come Consigliere comunale, come avvocato o altro. Scrivo questa lettera come marito e padre: domenica 27 settembre, infatti, è nata la nostra meravigliosa bimba, Isabella. Al momento, perciò, ci troviamo a fare fronte alle necessità di una neonata di pochi giorni di vita senza energia elettrica: la caldaia non funziona, quindi non ci sarà acqua calda; quando devi cambiare la bimba di sera oppure di notte, devi farlo alla bell’e meglio con delle torce elettriche; il forno e gli altri elettrodomestici non funzionano; tutto il contenuto del frigorifero e del freezer (avevamo appena fatto la spesa) è da gettare. Fortunatamente la nostra casa è piuttosto efficiente sotto il profilo energetico, quindi la temperatura all’interno è buona.
Come noi, circa 300 famiglie del nostro territorio stanno vivendo lo stesso, gravissimo, disagio: in tali nuclei familiari si possono trovare bimbi piccoli, disabili, anziani oppure persone che hanno patologie le quali impongo un’assistenza domiciliare costante. Nel VCO sono molti i casi di famiglie isolate, senza elettricità, gas oppure acqua.
Penso alle famiglie che domani manderanno i figli a scuola, oppure a coloro che dovranno andare al lavoro: come faranno senza poter attendere alle proprie esigenze normali di vita? Penso alle famiglie con disabili, anziani o malati: come possono queste persone essere aiutate o accudite?
Non avrei mai scritto questa lettera se la situazione si fosse risolta in un tempo ragionevole: l’evento meteorologico che ha colpito il nostro territorio è stato davvero eccezionale (anche se abbondantemente previsto), quindi non si può certo pretendere che un territorio ferito profondamente come il nostro non sperimenti disagi o problematiche. Però ora si sta eccedendo, senza dare prospettiva di un ritorno alla fruizione dei servizi che tutti noi, a ragione, consideriamo essenziali.
Per questo motivo sto valutando di depositare, non appena potrò approfondire il tema sotto il profilo giuridico, una denuncia contro ignoti per interruzione di pubblico servizio oppure per il reato che la competente Procura della Repubblica eventualmente riterrà integrato: ciò a tutela della mia famiglia, ma anche di tutte le altre colpite da questa vicenda.
Grazie infinite per l’attenzione.
Mattia Tacchini