Era il 5 giugno 1920 e da allora in questa data si celebra la Festa dell’Arma, nata come “Corpo dei Carabinieri reali” il 13 luglio del 1814.
Il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Vecciarelli, il Comandante Generale, Gen C.A. Giovanni Nistri, e i Presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Opera Nazionale di Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma hanno onorato la ricorrenza rendendo omaggio questa mattina ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma.
Le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di prevedere la tradizionale cerimonia militare, ma come ha ricordato il Comandante Generale nel messaggio rivolto a tutti i carabinieri “la solennità ideale della ricorrenza è interamente riposta nella confermata adesione di tutti ai valori fondanti dell’Istituzione. Tali principi sono emblematicamente sottesi nella concessione, esattamente cento anni fa da oggi, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla nostra gloriosa Bandiera e hanno ricevuto rinnovata attestazione nelle attività condotte durante l’emergenza sanitaria. Sin dal suo insorgere l’Arma tutta, dai minori livelli ordinativi in su e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione che è patrimonio unanimemente riconosciuto della Sua storia”.
Un contributo prezioso quello offerto dai Carabinieri in questi difficili frangenti, al pari di quello nell’ordinario contrasto a ogni forma di criminalità, reso con abnegazione silenziosa, spesso mettendo a rischio la propria incolumità. Un pericolo reale, testimoniato dai tanti Caduti di ogni tempo, basti ricordare l’eroismo del Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, di cui il prossimo 17 ottobre ricorre il centenario della nascita, e l’esempio del Mar. Magg. Vincenzo Carlo Di Gennaro, ai cui famigliari ieri il Generale Nistri ha personalmente consegnato la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, e ultimi, in ordine di tempo, i Caduti App. Sc. Emanuele Anzini e Vice Brig. Mario Cerciello Rega.
Fin dalla sua nascita l’Arma dei Carabinieri è al fianco degli italiani per garantire loro sicurezza e prossimità attraverso la capillare diffusione sul territorio delle oltre 4500 Stazioni e Tenenze territoriali, alle quali si aggiungono le circa 1.000 Stazioni forestali, e contribuisce alla tutela di interessi collettivi attraverso l’impegno dei reparti specializzati. Per far ciò, ha spesso adeguato la propria struttura organizzativa, mantenendosi saldamente ancorata ai propri valori. In quest’opera di continuo rinnovamento cento anni fa nascevano la scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, i Battaglioni Mobili e la Banda musicale dell’Arma.
“La professionalità degli uomini e delle donne dell’Arma presenti in numerose aree del mondo, inquadrati in contingenti multinazionali e interforze a fianco dei colleghi di Esercito, Marina e Aeronautica” è stata sottolineata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, evidenziando tra l’altro “lo straordinario impegno per favorire la pacifica convivenza tra i popoli e dare sostegno e migliori prospettive di vita in luoghi e terre remote”.
Il Ministro della Difesa ha invece posto l’attenzione sull’innata capacità dei carabinieri di essere, con garbo e discrezione, sempre vicini ai cittadini, che sanno di poter trovare in ciascun di loro un riferimento sicuro e una mano tesa nelle difficoltà. L’On. Guerini ha pertanto invitato le donne e gli uomini dell’Arma ad essere “fieri ed orgogliosi di questo rapporto privilegiato con gli italiani costruito in più di due secoli di vita, alimentato quotidianamente per garantire sicurezza, legalità e ordine.
Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un messaggio indirizzato al Generale Nistri, ha rivolto l’augurio più fervido degli italiani a tutti i carabinieri, sottolineando la dedizione dimostrata in questo periodo particolarmente difficile che “ha confermato quel rapporto di naturale relazione e fiducia con la gente, garantendo la prossimità rassicurante dello Stato, solidarietà e concreta assistenza”. Lo spirito di sacrificio dei militari dell’Arma in favore delle comunità loro affidate è testimoniato anche dall’elevato numero di contagiati e di deceduti, ha proseguito il Capo dello Stato, che ha voluto esprimere la vicinanza e la riconoscenza della Repubblica ai Caduti di ogni tempo e ai loro familiari.
Nel corso della mattinata la ricorrenza è stata celebrata anche presso la sede del Comando Provinciale di Verbania, dove, attesa l’emergenza sanitaria in corso, ha partecipato solo il Prefetto del V.C.O., dott. Angelo Sidoti, che, insieme al comandante provinciale, Ten. Col. Alberto Cicognani, hanno deposto una corona d’alloro ricordando tutti i nostri caduti.
Nel corso della cerimonia, seppure simbolica, sono stati menzionati i militari che maggiormente si sono distinti in attività di servizio o liberi dallo stesso. Tra questi l’Appuntato Scelto Alfonso Sivoccia, effettivo alla Sezione Radiomobile della Compagnia CC di Verbania, il quale lo scorso 7 ottobre, mentre si trovava a Laveno Mombello (VA) libero dal servizio, non ha esitato a introdursi per ben due volte in un edificio interessato da un incendio sviluppatosi nel sottotetto, traendo in salvo un uomo e un’anziana donna, nonostante il denso fumo e le fiamme incombenti. Al militare il Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo” ha tributato il proprio “encomio semplice”.
La giornata è stata anche un’occasione per sottolineare i particolari meriti dei vari reparti per le principali operazioni di servizio dell’ultimo anno e tra queste:
tra il 3 e il 4 luglio 2019, i militari delle Stazioni di Stresa e Premosello Chiovenda, con grande prontezza e spirito di iniziativa, dopo avere notato una giovane donna, sul ciglio della strada di Cuzzago, sola, spaventata, mentre si stava prostituendo, dopo alcune difficoltà linguistiche e ricostruita la sua vicenda, hanno proceduto, in poche ore, all’arresto di tre sudamericani responsabili dei delitti di sfruttamento della prostituzione, riduzione o mantenimento in schiavitù, nonché di violenza sessuale nei confronti di tre giovani donne di origine venezuelana;
il 4 agosto 2019 i militari della Stazione di Stresa, con prontezza, spirito di iniziativa e capacità di osservazione, durante un posto di controllo, dopo avere identificato a bordo della propria autovettura un uomo di 44 anni residente in Verbania, hanno notato qualcosa che di strano nell’osservare una bambina di 11 anni seduta sul sedile lato passeggero, apparentemente figlia dell’uomo. La stessa bambina abbassava lo sguardo ogni qual volta venisse guardata o le si rivolgesse la parola e i militari, in poche ore, ricostruita l’intera triste vicenda, hanno proceduto all’arresto dell’uomo e, di seguito, della madre della bambina, responsabili dei delitti di pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico, nonché favoreggiamento e induzione alla prostituzione minorile ai danni di un’undicenne;
il 4 gennaio 2020 i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verbania, a seguito di un preoccupante e insolito aumento dei furti in abitazione nei precedenti mesi di novembre e dicembre tra Cambiasca e Cannobio, a parziale conclusione di un’indagine svolta in tempi rapidi, hanno intercettato l’autovettura dei malviventi che per sottrarsi alla cattura e tentare la fuga non hanno esitato a speronare le auto dei Carabinieri e della Polizia venendo arrestati dopo un tentativo di fuga senza successo. L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato di tre persone di origine albanese;
nel mese di febbraio le indagini condotte dai Carabinieri della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Verbania insieme al Commissariato di Polizia di Omegna, dopo un’articolata indagine nel mondo dello sport, a tutela della pubblica salute e dei giovani in particolare, hanno portato alla condanna di 5 persone per il commercio di sostanze dopanti nel campo del ciclismo e del culturismo;
il 27 maggio 2020 i militari delle Stazioni di Omegna e Gravellona Toce, avvisati dalla Centrale Operativa di Verbania che un uomo era stato rapinato a mano armata della propria autovettura, dopo un’efficace cinturazione della zona, hanno tratto in arresto il rapinatore che era già riuscito a cambiare le targhe del veicolo per non farsi identificare e a dirigersi verso Novara sfruttando strade secondarie in zone di montagna.
L’occasione della festa è anche un momento per riepilogare l’attività operativa dei comandi dell’Arma del Verbano-Cusio-Ossola per il periodo dal 1° giugno 2019 al 31 maggio 2020:
i Carabinieri, in ambito Provinciale ed in rapporto con le altre FF.PP., nel periodo 01/06/2018 – 31/05/2019, hanno proceduto per 2.901 delitti su 3.683 consumati (78,7% del totale), indagando in stato di arresto nr. 101 persone e 3.242 in stato di libertà, più precisamente:
Stupefacenti:
persone denunciate in stato di arresto: 27;
persone denunciate in stato di libertà: 47;
persone segnalate alla Prefettura come consumatori a scopo non terapeutico: 120.
Nel periodo indicato, sono stati sequestrati 6.817,47 gr. di sostanze stupefacenti.
Furti:
il reato maggiormente perseguito nella provincia è stato quello dei furti, sebbene in decisa diminuzione, segnale di un efficace azione preventiva: 772 quelli consumati nella provincia (erano 855 nell’analogo periodo dell’anno precedente, -9,71%); 124 quelli scoperti (16,1% del totale), con 33 persone arrestate e 332 indagate in stato di libertà. I furti in danno di abitazioni vengono monitorati con particolare attenzione, essendo la priorità operativa su cui vengono riversate preponderanti energie e risorse. Nel periodo in esame sono stati perseguiti dall’Arma nr. 107 furti in abitazione consumati in questa Provincia (erano 121 nell’analogo periodo dell’anno precedente con una diminuzione del 11,57%) di cui 20 scoperti, il 18,7% del totale con 11 persone arrestate e 100 denunciati in s.l., dato che comprende gli autori di furti in abitazione consumati anche in altre province, scoperti dal locale Nucleo Investigativo a conclusione delle indagine sviluppate in questi mesi.
Truffe:
sono state consumate nr. 577 truffe di cui nr. 63 sono state scoperte con 415 persone denunciate in s.l., dato che comprende anche gli autori di truffe consumate in altre province scoperte dal locale Nucleo Investigativo.
Rapine:
il comando ha proceduto nei confronti di 10 rapine, di cui 5 scoperte con 12 indagati in stato di libertà e 3 in stato di arresto.
Estorsioni:
il comando ha proceduto nei confronti di 10 estorsioni, di cui 6 scoperte con 9 indagati in stato di libertà e 3 in stato di arresto.
Violenze sessuali:
il comando ha proceduto nei confronti di 4 episodi, 3 quelli scoperti, con 3 persone indagate in stato di libertà e 1 in stato di arresto.
Atti persecutori o “stalking”e maltrattamenti in famiglia:
i fenomeni sono seguiti con la massima attenzione. In ragione di questo è stato istituito un Nucleo di “pronta risposta” composto da personale qualificato, anche femminile, per l’immediato intervento a supporto alle vittime del reato nonché, nell’ambito del Nucleo Investigativo, la specializzazione di militari impiegati in modo dedicato per l’esigenza.
L’attività dell’Arma in questo settore ha registrato:
l’arresto in flagranza di reato o in esecuzione di ordinanze emesse dall’A.G. di Verbania di 7 persone, nonché la denuncia in stato di libertà di 24 persone per atti persecutori;
l’arresto in flagranza di reato o in esecuzione di ordinanze emesse dall’A.G. di Verbania di 3 persone e la denuncia in stato di libertà di 13 persone per maltrattamenti in famiglia.
Per quanto invece riguarda l’attività preventiva, sono state effettuate 19.356 pattuglie che hanno portato all’identificazione di 46.339 persone e al controllo di 35.520 veicoli; 203 sono stati gli interventi per incidenti stradali, nei quali abbiamo registrato 151 feriti e 2 decessi. Le contravvenzioni contestate per violazioni al Codice della Strada sono state 2.437 per un importo di € 459.880,91, mentre 124 sono le persone che sono state sanzionate per guida in stato di ebbrezza alcolica e 11 sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Un altro dato importante è riferito all’attività di soccorso: sono state effettuate 53 operazioni di soccorso con interventi in montagna e nei laghi, ma soprattutto, grazie alla collaborazione con i responsabili dei comprensori sciistici, la passata stagione invernale, nonostante sia stata ridotta a causa dell’emergenza COVID-19, ha visto un sensibile aumento dei controlli e delle sanzioni sulle piste da sci, registrando, in confronto alle due stagioni precedenti, dei dati incoraggianti: