Introdurre il WiFi all'interno degli aerei è sicuramente un modo per non far sentire le persone isolate dal resto del mondo durante un volo.
Però attivare dei segnali radio all'interno di questi apparecchi può nascondere sempre delle insidie, sia nei confronti delle apparecchiature presenti, sia verso le persone stesse che potrebbero subire dei danni dati dalla sommatoria di più apparecchiature accese insieme.
Per una corretta verifica occorre quindi fare dei test su un aereo pieno.
Il problema è trovare e pagare dei volontari per questa operazione, in grado di rimanere per ore seduti in aereo. Boeing ha però pensato ad un'alternativa a degli esseri umani: ha comperato circa 9 tonnellate di patate e ha messo i sacchi sui sedili, ottenendo lo stesso effetto che si sarebbe avuto se ci fossero stati passeggeri in carne e ossa.
Il metodo adottato da Boeing ha anche un nome: SPUDS (Synthetic Personnel Using Dielectric Substitution).
Se la cosa fosse accaduta in Italia sarebbe stato sicuramente più semplice: siamo pieni di persone che stanno sedute per ore senza fare nulla, le avremmo potute usare al posto delle patate.
Crazy News: Boeing testa il WiFi sui voli con le patate
Come è possibile verificare che il segnale WiFi all'interno di un aereo non crei dei danni? Semplice, basta ricreare la situazione di aereo pieno
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