Chiederò un incontro alla dirigenza della Fondazione Sacra Famiglia. Il tema della difesa del lavoro e dei lavoratori non deve avere colore politico. Per questo è urgente conoscere le ragioni di questa politica aziendale ed è assolutamente necessario che sia fatta chiarezza sul futuro e sulla sostenibilità dell'azienda perché quest'ultima non può fare cassetto minando gli stipendi dei dipendenti. Così l'onorevole e consigliere comunale verbanese di Forza Italia Mirella Cristina dopo l'incontro di lunedì 3 febbraio, con i dipendenti della sede di Verbania dell'Istituto Sacra Famiglia, promosso dai sindacati CGL, UIL FPL e FIALS. Presente anche il senatore Enrico Montani.
L'Istituto Sacra Famiglia di Verbania assite persone anziane e disabili, conta circa 150 ospiti e 180 dipendenti. Si contesta la volontà dei vertici dell' azienda di applicare ai lavoratori un nuovo contratto con condizioni peggiorative sia dal punto di vista economico che in termini di orario di lavoro, per sanare il proprio buco di bilancio.
La "Battaglia delle Mutande", ad ogni riunione rigorosamente stese in prima fila: così è stato denominato lo scontro che coinvolge i dipendenti di tutta la Fondazione Sacra Famiglia, compresi quelli della sede verbanese. Sono infatti falliti, ad oggi, tutti i tentativi di evitare l'applicazione ai lavoratori del nuovo contratto Uneba; soprattutto l'azienda è stata sorda alle richieste delle sigle sindacali che vorrebbero precise garanzie prima dell'applicazione e la firma del nuovo contratto in tema di ferie, orario di lavoro, indennità e super minimo.