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Conferenza sulle Foibe

Domenica 09 febbraio 2020 presso il Centro Eventi il Maggiore di Verbania si terrà una conferenza sulle foibe e sull'esodo giuliano dalmata.

Verbania
Conferenza sulle Foibe
All'evento in programma per le ore 16:30 in via S. Bernardino n. 48 parteciperà L'On. Roberto Menia promotore della legge che istituì il "giorno del ricordo" celebrato il 10 febbraio di ogni anno.

Al termine della conferenza seguirà una fiaccolata con la posa di una corona di fiori alla lapide Norma Cossetto e martiri delle foibe. L'evento è organizzato dall'associazione culturale Cultura e Tradizione ed è aperto a tutti.

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15 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Rocco Pier Luigi 1Il giorno del ricordo selettivo
Rocco Pier Luigi
8 Febbraio 2020 - 13:38
 
IMHO più che unica colpa essere italiani, è stata u nica colpa aver avuto un governo fascisa che per un ventennio ha attuato politiche di pulizia etnica nei confronti delle minoranze serbo, croate nei territori italiani e che ha invaso la jugoslavia insieme al fido alleato tedesco durante la seconda guerra mondiale..

Quelle attuate nei confronti dei civili italiani a fine guera sono state vere porcate, ma sono statet in risposta ad altrettante porcate del governo fascista. La storia cerchiamo di ricordarla per intero, non selettivamente come piace a certe persone.
Vedi il profilo di lupusinfabula Giusto!
lupusinfabula
9 Febbraio 2020 - 12:16
 
Giusto ricordare tutte le porcate, compreso le "imprese" della Volante Rossa e quelle di tanti "compagni" compiute a guerra già finita nei confronti di civili inermi quando non anche di partigiani della prima ora che però non sventolavano la bandiera rossa con falce e martello.
Vedi il profilo di Rocco Pier Luigi 1Re: Giusto!
Rocco Pier Luigi
9 Febbraio 2020 - 17:49
 
Ciao lupusinfabula

Yep e nella tua risposta qual è l'attinenza con quanto successo in Jugoslavia ?
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Giusto!
SINISTRO
10 Febbraio 2020 - 09:20
 
Ciao lupusinfabula

A parte che il terrorismo nero non era volontariato, una dittatura è sempre tale, con o senza proletariato. E ancora oggi assistiamo a vandalismi su monumenti e lapidi dedicate ad entrambe le commemorazioni (memoria e ricordo). Poi, mi sono sempre chiesto quale sia la presunta colpa del popolo ebraico in merito alle foibe: è proprio vero che l'ignoranza genera mostri!
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Giusto!
SINISTRO
10 Febbraio 2020 - 10:14
 
Ciao lupusinfabula

certo, come se i terroristi neri fossero stati delle crocerossine.... Una dittatura è sempre tale, con o senza proletariato. E ancora oggi assistiamo a vandalismi su monumenti e lapidi dedicate ad entrambe le commemorazioni (memoria e ricordo).
Vedi il profilo di lupusinfabula 1per Rocco
lupusinfabula
10 Febbraio 2020 - 11:27
 
L' attinenza sta nel fatto che molti di quei tristi e dprecabili episodi sono avvenuti a guerra ormai finta e conclusa, non come esito di scontri tra opposte forze militari in combattimento tra loro, ma come vili vendette, magari anche personali, da entrame le parti.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: per Rocco
SINISTRO
10 Febbraio 2020 - 12:34
 
Ciao lupusinfabula vero è che, per decenni dopo la fine delle ostilità belliche, ci sono stati anche dei processi, quando la macchina della giustizia ancora funzionava, che hanno visto decisioni con luci ed ombre su ambo le parti in causa. Ma oramai è acqua passata, e la Storia, che dovrebbe essere Maestra di vita per tutti noi, li ha già giudicati tutti. Inoltre, visto il notevole lasso di tempo trascorso, ci penserà un altro tipo di Tribunale, quello del Supremo.
Vedi il profilo di gianluca 1memoria e verità storica
gianluca
10 Febbraio 2020 - 13:25
 
E' chiaro che la memoria di certi fatti in Italia, ancora oggi, è strumentalizzata (da entrambe le parti). Ed è chiaro che la memoria, e le sue giornate, hanno una valenza troppo spesso politica e propagandistica, permettendo ai promotori di turno di nascondere (in questo caso), dietro alle orribili sevizie sofferte da una ragazzetta, le indicibili atrocità promosse dal padre della stessa e dal governo dittatoriale che rappresentava con entusiasmo.
La storia è un'altra cosa, e la storia ci dice chiramente che ad una occupazione feroce e ignorantissima, che è arrivata a creare un clima assurdo anti-italiano in zone come la dalmazia dove la classe borghese veneta conviveva da secoli senza problemi di sorta con il proletariato slavo, una occupazione dove più volte le SS (non la caritas) denunciavano con dispacci interni l'inutile e controproducente violenza dei fascisti italiani verso la popolazione (cose simili successero pure in Grecia, Libia e Albania, altro che "bravo soldato italiano"... a questa occupazione è seguita prima una lotta di resistenza, che accomunava resistenti (principalmente comunisti) italiani e slavi, e poi, con la formazione dell'esercito titino, di una repressione mirata, quasi una pulizia etnica, verso tutti gli italiani, ma anche, con forme anche più feroci, verso gli stalinisti yugoslavi. Questi sono fatti, e crecare di darne un colore politico, scegliendo "à la carte" quello che più piace, come ha sempre fatto il Menia, fa male alla memoria, non alla storia, perchè la storia resta quella.

E parlare di "unica colpa" fa un po tristezza... la colpa, il dolo, lo decide il vincitore, di certo c'erano all'epoca, ragioni storiche (chiarissime) che portarono a quei fatti. Forse la vera colpa, se così si può dire, di tutti gli italiani (e delle altre nazioni che avrebbero pututo farlo), fu quella di non fermare per tempo l'avvento del fascismo in Italia... discorso paragonabile all'esatta incapacità di fermare l'avvento di Hitler o di capire (e fermare) la piega che aveva preso la Rivoluzione d'Ottobre, già pochi mesi dopo la presa dei palazzi.

Celebrare come martire questa ragazza, plasmata al fascismo da una famiglia convintissima e pienamente addentro al regime ed ai vantaggi che questo portava, ci può pure stare, ma sicuramente non ha storicamente senso la sua strumentalizzazione: questa era una dei milioni di ragazzi europei ai quali dei regimi totalitari assassini hanno prima rubato la giovinezza e poi la vita, nel silenzio delle grandi democrazie. Ragazzi ammazzati non una ma dieci volte... altro che unica colpa... e minchiate varie...

Saluti,
Vedi il profilo di Rocco Pier Luigi 1Re: per Rocco
Rocco Pier Luigi
10 Febbraio 2020 - 14:02
 
Ciao lupusinfabula

Nel 1943 era già finita la guerra ?

Poi cosa credi ? prima l'esercito italiano massacra civili (le rappresaglie 10 a 1, come i tedeschi), gli ordini del generale Rotta di considerare resposanbili degli attentati anche i civili che abitavano vicino, Robotti che diceva "qui si ammazza troppo poco", Biroli che fucilo 200 ostaggi inermi, Lubiana trasformata in campo di concentramento. Tutti gli abitanti maschi di un villaggio (Podhum) fucilati per rappresaglia su ordine del prefetto di Fiume,... e si può proseguire a lungo

Veramente pensi che dopo puoi fermarti e dire "ah scusate scherzato". Alla destra piace fare la verginella e scordarsi di quello che ha fatto negli anni precedenti.

Certo questo non assolve, nè giustifica chi ha infoibato i civili innocenti, ma la destra fa abbastanza schifo nel strumentalizzare la cosa.
Vedi il profilo di "Cervello (poco)" in fuga 1LA STORIA NON E' DI DESTRA O DI SINISTRA
"Cervello (poco)" in fuga
10 Febbraio 2020 - 17:10
 
Il prof. Raoul Pupo, docente di Storia contemporanea all'Università di Trieste e tra i massimi conoscitori dell'Esodo giuliano-dalmata e dei massacri delle foibe, dice:
"C'è anche una ragione più generale, una ragion di Stato che è questa: la Jugoslavia era una pedina strategica fondamentale dell'Occidente e anche dell'Italia. Non la si poteva provocare. E sentir parlare di foibe e di esodo per Belgrado era una provocazione fascista. La Jugoslavia neutrale consentiva all'Italia di non essere sulla prima linea della Guerra Fredda. Il che significava che i carri armati sovietici stavano sul Danubio in Ungheria e non dalle parti di Gorizia".
"La storiografia italiana s'è occupata d'altro. Da una parte la sinistra aveva imbarazzi evidenti con questo argomento. Dall'altra parte la cultura cattolica non era assolutamente nazionalista. Questi due elementi hanno pesato negativamente...E in più, la destra non ha mai avuto una storiografia". (cit https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-sciagura-nazionale-che-non-va-negata-rdquo-ndash-giorno-226511.htm)

In pratica, la destra, supportata dagli Stati Uniti e la NATO che vedevamo con il fumo negli occhi il PCI, ha favorito il silenzio sulle Foibe!


BASTA CON LE LETTURE DELLA STORIA CON GLI OCCHI DELLA DESTRA O DELLA SINISTRA, LA STORIA VA STUDIATA E CAPITA, NON INTERPRETATA (TANTO PIU' ATTRAVERSO IL PENSIERO ODIERNO)!
LA STORIA NON E' DI DESTRA O DI SINISTRA, LA STORIA E' LA STORIA, PUNTO E BASTA!!!!!
Vedi il profilo di lupusinfabula 1per Rocco
lupusinfabula
10 Febbraio 2020 - 18:19
 
Le infamie degli uni non giustificano le infamie degli altri, ma le popolazioni di quelle terre sono state vittime due volte: prima delle truppe nazi-fasciste e poi di quelle comuniste/titine, ed a propossito delle nefandezze titine non possiamo dimenticare Goli Otok e Sveti Grgur proseguite fino agli anni'60
Vedi il profilo di Rocco Pier Luigi 1Re: per Rocco
Rocco Pier Luigi
11 Febbraio 2020 - 05:56
 
Ciao lupusinfabula

Non sto dicendo che giustifichino, sto dicendo che è ipocrita ricordarsi solo la metà della storia che fa comodo
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: per Rocco
SINISTRO
11 Febbraio 2020 - 08:22
 
Ciao lupusinfabula

difatti la verità è nel mezzo, senza dimenticare un'ulteriore e terza sofferenza di questi profughi: l'indifferenza di una parte dei nostri connazionali nei loro confronti, una volta rientrati in patria.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: LA STORIA NON E' DI DESTRA O DI SINISTRA
SINISTRO
11 Febbraio 2020 - 08:57
 
Ciao "Cervello (poco)" in fuga

e soprattutto non è sempre vero che la fanno solo i vincitori.... Vero è che il dilemma è sempre lo stesso: esodo forzato, con evidenti ripercussioni a livello socio-economico, non solo per i Paesi ospitanti ma anche per quelli cedenti, visto che i vuoti lasciati non possono essere colmati in breve tempo, oppure trattenere in modo altrettanto forzoso? Fatto sta che il vuoto consentì alla ex Jugoslavia, Paese vincitore, di rivendicare quei territori nei confronti dell'Italia, Paese sconfitto, le cui popolazioni oramai non risiedevano più là.
Vedi il profilo di gianluca 1Re: Re: LA STORIA NON E' DI DESTRA O DI SINISTRA
gianluca
12 Febbraio 2020 - 18:13
 
Ciao SINISTRO

nelle rivendicazioni jugoslave dell'epoca e nel come poi si sono sviluppati gli eventi c'è non solo da considerare il macigno dell'occupazione fascista e della susseguente sconfitta bellica, ma anche il fatto che al di fuori dell'Italia venivano viste (e come tali trattate) come provinciale imperialismo le mire italiane sulla costa istriana e dalmata, dove viveno popolazioni di lingua italiana che di fatto italiane non lo erano mai state. Veneziani fino al congresso di Vienna, e austriaci poi. Del resto già nel 1919 il mondo vedeva le mire italiane quantomeno irrituali. Non lo dicevo io che "Flume c'est la lune"...



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