"Ogni giorno, sulle strade del nostro bel Lago Maggiore, vi potete imbattere in frotte di ciclisti, dal semplice amatore fino al più blasonato professionista.
Vi potrà capitare di incrociare Cadel Evans, Ivan Basso, Danilo Hondo oppure l'intero Team Orica Green Edge, australiani che hanno la loro base europea proprio sulla sponda lombarda.
Indubbiamente le nostre sponde e le nostre vallate hanno un particolare "appeal" per ciclisti di tutti i tipi, sia dal punto di vista strettamente paesaggistico che dal punto di vista tecnico, per quanto riguarda i livelli di difficoltà altimetrica.
Dunque l'ideale per una sgambata o per un "allenamento professional". Speriamo che i prossimi amministratori del territorio sappiano valorizzare ancor di più l'opportunità che ci viene da questo splendido sport, per portare qua da noi eventi che facciano da vetrina alla nostra zona.
Maratona delle Dolomiti, Nove Colli in Romagna, tanto per citarne alcune, sono manifestazioni che portano MIGLIAIA di partecipanti, che vanno moltiplicati in quanto si portano anche la famiglia al seguito. Un volano economico da non sottovalutare.
P.S. Nella foto due speranze del territorio, il verbanese Sottocornola e l'ornavassese Tedeschi, rispettivamente Elite ed Under 23, del Team Monviso Venezia, ieri mattina in allenamento."
"Ciclismo & Turismo" binomio da sfruttare
Riceviamo una mail da un lettore del blog, in cui propone lo "sfruttamento" della crescente passione ciclistica sul nostro territorio anche in chiave turistica.
11 commenti Aggiungi il tuo
ciclismo
mario
22 Maggio 2014 - 11:36
Complimenti! La conferma di come utilizzano meta' della sede stradale appaiati. Rispettate anche voi ciclisti le regole.
ciclisti?
lupusinfabula
22 Maggio 2014 - 12:59
caro Mario condivido la tua osservazione: non se ne può più di ciclisti che viaggiano affiancati, in gruppo, che non rispettano alcuna segnaletica nè orizzontale nè verticale e che si sentono i padroni dell'intera strada, con il rischio che, se fai un incidente con loro, la colpa è ancora tua. Senza contare quelli a che fanno tappa nei vari locali pubblci ed ai quali sarebbe consigliabile fare l'etilometro. Ma tutte le forze dell'ordine stanno a guardare e se ne infischiano.
..certo, succede talvolta che qualche ciclista viaggi appaiato,non va bene......succede che anche qualche guidatore stia col cellulare e ''schivi''i ciclisti come fossero paletti dello slalom...poi succede anche che gente come ''lupusinfabula''(chi sei?),aprano la bocca per generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio,cosi',per il gusto di pèolemizzare.Caro ''novello Sgarbi de noantri'',non hai nulla di piu' costruttivo da fare che mettere zizzania in tutti i post?Sei politolog,amministratore''ombra'',curatore fallimentare,critico d'arte...insomma ''tuttologo''...per le emorroidi cosa consigli?.....uffffffff...noioso.....
la cura per Gigi
lupusinfabula
22 Maggio 2014 - 17:18
Visto il tuo problema, ti consiglierei di mettere il posteriore tra le ortiche per almeno un quarto d'ora: vedrai che ti passano.
scassaballe
NVA
22 Maggio 2014 - 21:44
Codice della strada
Articolo 182 - Circolazione dei velocipedi
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.
I 2 sono a Ghiffa: centro abitato
No traffico: possono andare appaiati
Il binomio turismo più sport andrebbe sviluppato come si deve: chi altri ha un lago, delle montagne cosi belle? Penso al ciclismo, al triathlon (sempre più popolare), sport acquatici. Peccato che parecchi verbanesi non facciano altro che lamentarsi ogni volta che si organizza qualcosa (giro donne, tour de suisse, campionati italiani triathlon)...Declino della città? forse é ancge un po' colpa vostra!
Articolo 182 - Circolazione dei velocipedi
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.
I 2 sono a Ghiffa: centro abitato
No traffico: possono andare appaiati
Il binomio turismo più sport andrebbe sviluppato come si deve: chi altri ha un lago, delle montagne cosi belle? Penso al ciclismo, al triathlon (sempre più popolare), sport acquatici. Peccato che parecchi verbanesi non facciano altro che lamentarsi ogni volta che si organizza qualcosa (giro donne, tour de suisse, campionati italiani triathlon)...Declino della città? forse é ancge un po' colpa vostra!
Ciclisti pericolosi
Giovanni
22 Maggio 2014 - 23:51
1) I ciclisti che ritroviamo nelle nostre strade dimostrano veramente SCARSO SENSO CIVICO in quanto procedono spesso appaiati. Rappresentano un vero e proprio elemento di PERICOLO per la circolazione stradale.
2) non costituiscono certamente una fonte per aumentare il reddito turistico locale.
3) questa è la solita proposta di chi vede il mondo solo attravero il proprio ego e le proprie passione, in questo caso il ciclismo.
2) non costituiscono certamente una fonte per aumentare il reddito turistico locale.
3) questa è la solita proposta di chi vede il mondo solo attravero il proprio ego e le proprie passione, in questo caso il ciclismo.
ciclisti e automobilisti
luca
23 Maggio 2014 - 08:34
Sono un ciclista della domenica (muontain bike), ma prima ancora automobilista. Leggo commenti su ciclisti che sono dei pericoli pubblici quando pedalano e automobilisti santi che si prodigano a evitare questi "delinquenti". Ma dove vivete? Ciclisti ubriachi? Ma uscite dopo cena e vedere cosa c'è in giro in macchina? Ma avete provato a guardare la gente in macchina? O è al cellulare o si scaccola...evitiamo di fare i bacchettoni e andate a fare un giro in bici che iniziate ad apprezzare il posto in ci viviamo.
i fuori dal mondo che sanno tutto...
renato brignone
23 Maggio 2014 - 09:41
Il tema è: considerare il ciclismo come una risorsa, e arrivano i "soliti" che ci parlano di codice della strada. Fermo restando che il codice è da rispettare, forse la riflessione dovrebbe andare altrove, dovrebbe considerare le opportunità, i numeri, l'indotto. Per quanto mi riguarda uno sviluppo serio DEVE prevedere attività ECO , quindi maratone, trekking, ciclismo, vela, canoa. Tutte attività su cui si è investito "politicamente" pochissimo, ma che avrebbero un ritorno ottimo, anche pensate in ottica di "sport per tutti". Il discorso è lunghino (ma poi nemmeno troppo), ma non voglio togliere spazio ai "noiosi" che ci parleranno del fatto che a Verbania abbiamo bisogno "benaltro" (CEM, e suoi derivati).
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