«La Carta Costituzionale è l’unica che ci può tutelare, per questo riteniamo necessario inserirvi questo limite - osserva la deputata Mirella Cristina -. Scendendo in piazza ribadiamo anche la nostra contrarietà a questo governo fatto di tasse e manette, oltre che di poltrone. La legge di bilancio viene presentata dicendo che serve a scongiurare l’aumento dell’IVA: vero, ma ci sono 10 miliardi di altre tasse in più rispetto al 2019 che colpiranno tutti (ad esempio sulle accise sul gasolio o sui buoni pasto) e non sono disinnescati gli aumenti automatici dell’IVA sul 2021, dunque il problema è solo rinviato. Il contrasto all’evasione viene poi fatto con un sistema sempre più invasivo sui piccoli contribuenti, non sui grandi evasori. E anziché incentivare le imprese, con le nuove norme sui reati fiscali le si ammazzeranno, introducendo molti nuovi adempimenti. Ci sarà anche un carico ulteriore sulle procure e sui tribunali»
Continua la deputata azzurra: «La riduzione del cuneo fiscale è un miraggio, 40 euro mensili a chi ha già uno stipendio: meglio sarebbe stato sostenere l’imprenditorialità oppure il reimpiego degli over 50.
Il reddito di cittadinanza non sta creando lavoro, la media dei contratti firmati ogni mese è calata e intanto questa misura costa oltre 7 miliardi di euro all’anno. Non parliamo poi dell’annunciato pignoramento dei conti correnti da parte dei Comuni per multe e tributi non pagati dopo 60 giorni: bisogna ricordare che non c’è solo chi non paga volutamente, ma anche chi non può farlo e pignorare il conto corrente non è giusto, magari a fronte di una multa non corretta: quante ne vengono annullate dal giudice di pace...».
Duro anche il giudizio del coordinatore verbanese Pietro Morelli sulla legge di bilancio 2020: «Speravo che questo governo, quando è entrato dalla porta di servizio, guardasse subito alle piccole imprese e alle partite Iva, che sono la spina dorsale di questo Paese, invece si tassa chiunque. Mi sembra più la Santa Inquisizione che un governo democratico».
Meteo permettendo, i gazebo per la raccolta firme inizieranno domani, sabato 23 novembre, e andranno avanti almeno fino alla fine dell’anno. Inoltre Forza Italia invierà una lettera alle associazioni di categoria e agli operatori economici per illustrare i contenuti della propria iniziativa.