Si, perché dopo aver perso 3 volte in quattro partite le ragazze di Andrea Cova avranno la voglia e la necessità di fare punti, perché giocheranno davanti al proprio pubblico e perché Trecate, con tre punti, è parimerito alle verbanesi. Inutile dire cosa sia per il panorama del volley regionale ma anche nazionali il marchio Igor Volley; è la storica Agil Trecate di Suor Giovanna Saporiti, sodalizio storico e titolatissimo a livello giovanile che con la sua prima squadra, la Igor Gorgonzola Novara di Massimo Barbolini, è attualmente Campione d’Europa in carica ed ormai da anni gioca ai vertici del volley internazionale, dopo aver dato il via nel passato anche alla lunga esperienza della pallavolo novarese in A1 con l’Asystel Volley che fu, team che vide la luce proprio, così come Igor Volley, in ambiente Agil.
La compagine di Valeria Alberti, come detto, è giovane, formata dal gruppo della Under 16 trecatese, ma si tratta di giocatrici scelte, talentuose, capaci e ben preparate, dalle quali è lecito attendesi una crescita individuale e di squadra notevole che assolutamente va presa in considerazione ed è peraltro reduce dal primo successo stagionale.
Insomma guai a sottovalutare l’avversario, la gara di Coppa Piemonte che ha visto vincere le lacuali non può e non deve fare testo perché questa Igor è annunciata in crescita e competitiva. Insomma massima concentrazione, carattere, spirito di gruppo ed unità di intenti sono necessari, così come il sostegno del pubblico amico: “Occhi aperti ed antenne alzate – spiega coach Andrea Cova – serve questo, perché questa squadra la conosciamo, sappiamo che è giovane ma di prospettiva, ben allenata e ben preparata, la partita di Coppa non conta, possono venire a Verbania a giocarsela ed hanno le carte in regola per portarsela a casa, dunque noi dovremo essere noi, continuare nella nostra ricerca di limitare gli errori e di cercare il nostro gioco, ovviamente anche noi faremo la nostra partita e davanti al nostro pubblico vogliamo farla bene; speriamo, sia io che le ragazze, di sentire l’affetto del nostro tifo, perché come dico sempre è un fattore determinante”.