L'urgenza è ormai nota: la crisi climatica mette a rischio la nostra sopravvivenza e gli attuali equilibri del pianeta. Milioni di persone in tutto il mondo ne stanno già subendo drammatiche conseguenze. L’allarme delle ricerche scientifiche ci avvisa che abbiamo pochissimi anni per evitare che il processo diventi irreversibile. Una crisi sistemica con la responsabilità dell'uomo e dei modelli produttivi che continua a proporre. In centinaia di città, in tutto il mondo, venerdì 15 marzo si manifesta per richiedere azioni normative, politiche, produttive, urgenti e necessarie per contrastare un processo che altrimenti si prospetta inarrestabile.
Uniamoci alle numerose iniziative! In tale scenario, che vede l’allarmante accelerazione del riscaldamento globale, il Comitato Tutela Devero è impegnato in una battaglia per salvare l’Alpe Devero e le sue montagne: una meravigliosa porzione delle Alpi, protetta e ancora integra, ma attualmente minacciata da un progetto che vuole farne un grande comprensorio turistico – sciistico. Anche al Devero i cambiamenti climatici sono evidenti: le nevi si sciolgono, le falde si impoveriscono. Nella fotografia il Lago Nero tra la Buscagna e il Monte Cazzola: un tempo specchio di alberi e cielo, colmo di acque fredde fino all'inverno, nelle ultime estati si prosciuga sempre più, quasi scomparendo in una nera pietraia. Il Comitato Tutela Devero ribadisce che progettare comprensori sciistici è una proposta anacronistica; che realizzarli, mediante il relativo consumo di alberi e suolo, prelievi di acqua, neve artificiale, danni al preziosissimo ambiente naturale, è una delle scelte da contrastare.
A fronte degli epocali cambiamenti ambientali in atto, a fronte delle normative e delle indicazioni scientifiche di salvaguardare i territori ancora integri per il mantenimento degli habitat, della biodiversità, delle acque, della vita sulla Terra, ci si chiede come un “Piano Strategico” per le valli alpine, vitali e tutelate, possa declinarsi con le pesanti infrastutturazioni di accesso, impiantistiche, immobiliari presenti nella proposta di “Avvicinare le Montagne”. Il Comitato Tutela Devero contesta il consumo del territorio per grandi opere non necessarie e dannose. Non è solo un cattivo impiego di risorse, ma un ulteriore danno di un modello di sviluppo che ci sta portando verso la catastrofe ecologica. Riteniamo che non esista un dilemma tra sviluppo, lavoro e ambiente. Il solo futuro si costruisce con la messa in sicurezza dei territori, l’educazione ambientale, il lavoro sostenibile, la salvaguardia dei polmoni di natura e della sua vita.