La Mostra è a cura dell' Associazione di volontariato per il carcere “Camminare insieme”, con il sostegno e il patrocinio della Scuola di Polizia Penitenziaria, della Fondazione comunitaria del VCO, del Comune di Verbania, della mensa sociale di Villa Olimpia e della Cooperativa “Divieto di Sosta” alla cui collaborazione siamo ricorsi per l'allestimento del rinfresco a conclusione dell' incontro inaugurale.
Queste immagini rappresentano il lavoro e l' impegno dei detenuti durante il corso di fotografia che si è tenuto all' interno del carcere durante alcuni mesi e che essi, dopo averne fatto oggetto di una mostra all' interno dell' Istituto di pena hanno voluto fossero portate fuori dalle mura non solo a testimonianza di quanto hanno saputo e potuto fare, grazie all' iniziativa dell' Associazione di volontariato “Camminare insieme” che ha gestito il corso in stretta collaborazione con l' Amministrazione penitenziaria e che in sinergia con l' Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Verbania ne ha potuto fare oggetto della presente mostra, ma anche perchè chi ne è al di fuori potesse gettare un' occhiata dentro quella realtà del carcere, così poco conosciuta a livello di pubblica opinione e così spesso oggetto di pregiudizi e disinformazione.
In realtà gli ambienti, le mani e i volti che emergono da questi scatti testimoniano che chi è detenuto non è un “diverso”, un “altro da noi” marchiato per sempre dall' esperienza della detenzione: queste immagini ci vogliono trasmettere la loro sofferenza, ma anche le loro speranze, il loro desiderio di riscatto, la voglia di aprirsi a quel mondo di fuori da cui sono ora esclusi, ma in cui prima o poi rientreranno senza spesso sapere come ne saranno accolti, in una parola, la loro umanità. Non a caso questo evento coincide con il settantesimo anniversario della “Dichiarazione dei Diritti dell' Uomo.
Alla realizzazione di queste aspirazioni lavora nel carcere di Verbania da oltre due decenni la nostra Associazione, in stretta collaborazione con l' Amministrazione penitenziaria senza il cui concorso ovviamente nulla potremmo realizzare. Vorremmo in particolare sottolineare quanto importante sia l' opera degli agenti di polizia penitenziaria, che hanno la responsabilità di garantire la sicurezza all' interno dell' Istituto gestendolo in base a leggi e regolamenti ben precisi, con i quali anche noi volontari, che siamo tendenzialmente un po' anarchici, dobbiamo fare i conti. E' quindi particolarmente significativo poter affermare che le diverse esigenze finiscono sempre per trovare un punto d' incontro grazie al reciproco riconoscimento delle rispettive finalità.
Ringraziamo fin d' ora a nome dei nostri assistiti autori delle immagini in mostra e anche a nome di tutti i ristretti nella Casa Circondariale di Verbania chi con la sua presenza contribuirà al successo di questa iniziativa che ci auguriamo sia un ulteriore passo avanti nel costruire un rapporto di comprensione fra la società civile verbanese e il mondo della detenzione.