Dal sito: ecodibergamo.it
Il potenziale acquirente non solo non poteva più comprare alcuna vettura – perché tra l’altro non c’era in realtà alcuna auto da vendere – ma non riusciva più nemmeno a mettersi in contatto con il venditore, che aveva già fatto perdere le tracce intascando il denaro della caparra.
Per quegli episodi un imbianchino di 47 anni, residente a Sorisole (BG), è stato condannato a 6 mesi di cella per truffa informatica recidiva e al pagamento di una multa di 150 euro.
Per questo, martedì poco dopo le 8, i carabinieri della stazione di Villa d’Almè (BG) hanno bussato alla sua porta di casa, a Sorisole, e lo hanno arrestato come disposto da un ordine di carcerazione emesso nei giorni scorsi dalla procura di Verbania: la denuncia nei suoi confronti – i fatti risalgono al 2012 – era infatti scattata da Domodossola.
Il quarantasettenne era già noto alle forze dell’ordine anche per tutta una sfilza di vari reati, tra cui alcuni contro la persona, altri contro il patrimonio e altri ancora legati al traffico di droga. Ora si trova nel carcere di via Gleno a Bergamo.
Vendeva on line auto inesistenti: arrestato
Si faceva versare la caparra da persone interessate ad acquistare delle auto la cui vendita era stata da lui stesso pubblicizzata su vari siti internet. Dopodiché spariva.
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ma....
lupusinfabula
16 Aprile 2014 - 19:57
6 mesi e 150 euro di multa a un pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e traffico di droga: in sto paese non vale più la pena di fare le persone oneste, tanto anche se ti beccano te la cavi con pco più che un buffetto sulla guancia.
Per Lupusinfabula
Paolo Andrea Bacchi Mellini
16 Aprile 2014 - 21:13
E tu pensa che ad un tizio che ha frodato il Fisco per 7 milioni di euro (con quasi 300 milioni già prescritti) gli hanno affibiato i servizi sociali per un anno, una volta alla settimana, per quattro ore in una casa anziani!
L'assenza di pene veramente afflittive e di certa esecuzione, rapportate ovviamente alla gravità del reato commesso, è il miglior invito a delinquere. E' un problema che deve risolvere il potere legislativo, cioè la politica.
L'assenza di pene veramente afflittive e di certa esecuzione, rapportate ovviamente alla gravità del reato commesso, è il miglior invito a delinquere. E' un problema che deve risolvere il potere legislativo, cioè la politica.
x Paolo ecc ecc
Emanuele Pedretti
17 Aprile 2014 - 06:56
E pensa a quelli che han fatto sparire miliardi di euro da una banca di Siena addirittura si ergono a paladini dell'onestà pontificando in ogni dove!
per P.A. Bacchi Mellini
lupusinfabula
17 Aprile 2014 - 14:18
infatti, ci ho pensato: d'ora in poi con la mia attività farò più "nero " possibile, tanto con il mio giro d'affari al massimo posso evadere 1 milione di euro; se mi beccano(se....) mi devono dare 1/7 della condanna di Berlu, vale a dire quasi nulla. In più avrei diritto di chiedere di salire al Quirinale per conferire con il capo dello stato (volutamente in minuscolo) e potrei aspirare ad andare a pranzo o cena con bel Matteo, perchè a quel punto anch'io sarei un pregiudicato e quindi acquiserei gli stessi diritti di Berlu.
Come poi chi si professa di sinistra possa ancora votare con chi colloquia o pranza con certa gente ancora non so spiegarmelo, ma forse questa è l'evoluzione della sinistra....
Come poi chi si professa di sinistra possa ancora votare con chi colloquia o pranza con certa gente ancora non so spiegarmelo, ma forse questa è l'evoluzione della sinistra....
vendite on line
Alberto Furlan
17 Aprile 2014 - 15:49
Non è da oggi che si sente dire "non fidarsi di offerte on line troppo appetibili", nascondo sempre la magagna!
Se uno vuol fare un affare, lo può cercare su internet ma poi lo va a vedere con i suoi occhi e toccare con le sue mani, in particolare in casi come questo dove si tratta di auto!
Se uno vuol fare un affare, lo può cercare su internet ma poi lo va a vedere con i suoi occhi e toccare con le sue mani, in particolare in casi come questo dove si tratta di auto!
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