È mancato Edo Nolli, classe 1927, il partigiano Piti,(per l’età) Brigata “Valdossola” comandata da Dionigi Superti.
Edo ha appena finito le scuole al Cobianchi di Intra e subito è in Val Grande con le formazioni partigiane. Subisce il pesante rastrellamento ma lui e gli altri di Premosello la Val Grande la conoscono molto bene e si salvano.
Il 29 agosto 1944 è a casa, quando arrivano le truppe nazi-fasciste che sparano all’impazzata e bruciano il paese, riesce a salvarsi e il 12 settembre è a Domo, nella città liberata dove con Ettore Carnevali, ha l’incarico di formare l’ufficio matricola.
Poi gli avvenimenti precipitano, si ritirano a Devero e da lì a Binn. Resterà internato in Svizzera, a Wetzikon, fino al 30 giugno 1945.
La vita poi lo vedrà dirigente di una multinazionale petrolifera. Fondatore, negli anni ’70, dello Sci Club Totalgas, la società sportiva che avvicina alla pratica sciistica centinaia di ossolani, verbanesi, cusiani.
Con gli altri dirigenti del sodalizio istituisce le prime squadre di “Soccorso sulle piste” e con il dottor Renzo Zanetta, a Mergozzo, istituiscono i primi corsi di pronto soccorso.
A Premosello fonda una società che si occupa della realizzazione di reti per la distribuzione del GPL ad utenze ubicate in zone montane, notoriamente disagiate rispetto alle località servite da reti metanifere.
Il portare innovazione e miglioramenti nei paesi montani è sempre stato uno dei suoi obiettivi.
Lascia la figlia Mariella.