Marchionini ha ragione, il sito deve essere bonificato ma non riteniamo corretto che vi sia una decisione unilaterale in luogo della opportuna condivisione con la città.
Già nell'ottobre 2014, Marchionini dichiarava che nel 2015 sarebbe partita la bonifica e, da allora, ha mantenuto un dialogo privato con Acetati fino alle ultime dichiarazioni riportate dalla stampa.
Seppure concordi con la bonifica del sito, che è necessaria ed imprescindibile, riteniamo che non si possa imporre alla popolazione di Verbania un intervento di tale portata senza alcuna partecipazione degli attori della città, quali gli operatori del commercio, le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, ludiche ecc.; Marchionini sarà, pertanto, l'unica responsabile per non aver condiviso e di decidere calando le scelte dall'alto.
Nel merito delle decisioni finora paventate per la riqualificazione del sito, riteniamo in primis che l'Amministrazione non possa essere in alcun modo ricattabile: Acetati, come altre multinazionali, anche se in difficoltà, sono tenute a rispettare le norme ed il Comune non può sostituirsi al privato perché creerebbe un pericoloso precedente e avvantaggerebbe i potenti a discapito delle piccole aziende che anch'esse andrebbero aiutate a beneficio della città tutta..
In secondo luogo, non è possibile procedere ad una pianificazione della città a macchia di leopardo andando continuamente in deroga al piano regolatore senza avere una visione complessiva degli interventi necessari per una riqualificazione efficace che preveda anche una riconversione delle aree industriali a volumi zero per non cementificare e continuare a consumare suolo.
Quindi, auspicando una celere bonifica senza costi per la cittadinanza, invitiamo il Sindaco Marchionini ad organizzare un tavolo aperto di discussione che permetta la partecipazione di tecnici e cittadini alle decisioni per il bene della collettività.
M5S su bonifica area Acetati
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato,del Movimento Cinque Stelle, riguardante la bonifica dell'area Acetati.
9 commenti Aggiungi il tuo
Logica perfetta: chi inquina DEVE INDEROGABILMENTE ED URGENTEMENTE (sic...) provvedere alla bonifica poi ad AREA BONIFICATA, in quanto i sotterfugi per non adempiere in Italia non sono una novità, per la destinazione dell'area, considerata la dimensione, si DEVE fare un confronto aperto in quanto, come cittadino, pretendo di poter partecipare al tavolo di discussione.
Stupisce come i professionisti (e non!) della politica abbiano una visione tutta particolare del tempo a loro disposizione per pensare, progettare, fare.
Tutti in fila a gridare all scandalo di un'amministrazione in scadenza che avvalla un progetto - un calcio di rigore al novantesimo scaduto, nell'estremo tentativo di evitare di infilarsi in una strada senza più uscita:
https://www.lastampa.it/2018/10/31/verbania/svelato-il-nome-del-primo-investitore-che-punta-a-trasformare-lex-acetati-di-verbania-4SFW0GuVJhYiSsX92lFk8I/pagina.html
Un'ultima chance per andare ai supplemetari: quale disperato allenatore non proverebbe almeno a pareggiare la sua partita? La sconfitta qui si chiama FALLIMENTO, stupisce come sia tanto difficile da comprendere. Il calcio di rigore è l'investitore privato che OGGI, non domani, è disposto ad acquisire parte dei terreni oggetto di discussione.
Qualsiasi amministratore sano di mente avrebbe fatto, a scadenza di mandato oppure no, ciò che è stato fatto in seno a questa operazione dall'Amministrazione attuale: perchè di alternative non ce ne sono. Fallita la società privata, rimarrà tutto così com'è, PER SEMPRE: non siamo (come sistema Paese) capaci di risollevare le sorti di quattro mura in via Raffaello Sanzio e c'è qualcuno che tifa per la sconfitta al novantesimo pensando di poter accedere comunque alla finale. Non ci sarà alcuna finale, nè medaglia di legno: dovremmo tutti tifare per un pareggio almeno, ma l'invidia politica acceca quegli uomini che domani si troveranno a gestire questa immensa grana (una società fallita non si occuperà di certo di bonifica). Gli stessi che non potranno più pensare, progettare o fare alcunchè: rimarrà solo il rammarico di aver tifato contro la propria squadra.
Io tifo per Verbania e per riportare a decenza urbanistica una vasta area ora lasciata al degrado ed all'incuria più totale: basta puntare al pareggio oggi, per la vittoria ci sarà ancora tanto tempo.
Saluti
AleB
Tutti in fila a gridare all scandalo di un'amministrazione in scadenza che avvalla un progetto - un calcio di rigore al novantesimo scaduto, nell'estremo tentativo di evitare di infilarsi in una strada senza più uscita:
https://www.lastampa.it/2018/10/31/verbania/svelato-il-nome-del-primo-investitore-che-punta-a-trasformare-lex-acetati-di-verbania-4SFW0GuVJhYiSsX92lFk8I/pagina.html
Un'ultima chance per andare ai supplemetari: quale disperato allenatore non proverebbe almeno a pareggiare la sua partita? La sconfitta qui si chiama FALLIMENTO, stupisce come sia tanto difficile da comprendere. Il calcio di rigore è l'investitore privato che OGGI, non domani, è disposto ad acquisire parte dei terreni oggetto di discussione.
Qualsiasi amministratore sano di mente avrebbe fatto, a scadenza di mandato oppure no, ciò che è stato fatto in seno a questa operazione dall'Amministrazione attuale: perchè di alternative non ce ne sono. Fallita la società privata, rimarrà tutto così com'è, PER SEMPRE: non siamo (come sistema Paese) capaci di risollevare le sorti di quattro mura in via Raffaello Sanzio e c'è qualcuno che tifa per la sconfitta al novantesimo pensando di poter accedere comunque alla finale. Non ci sarà alcuna finale, nè medaglia di legno: dovremmo tutti tifare per un pareggio almeno, ma l'invidia politica acceca quegli uomini che domani si troveranno a gestire questa immensa grana (una società fallita non si occuperà di certo di bonifica). Gli stessi che non potranno più pensare, progettare o fare alcunchè: rimarrà solo il rammarico di aver tifato contro la propria squadra.
Io tifo per Verbania e per riportare a decenza urbanistica una vasta area ora lasciata al degrado ed all'incuria più totale: basta puntare al pareggio oggi, per la vittoria ci sarà ancora tanto tempo.
Saluti
AleB
Dato che il problema esiste di molti, molti anni innanzi tutto bisogna domandarsi dove erano
i precedenti amministratori tra l'altro quasi tutti dello stesso colore dell'attuale.... Poi NON mi sta bene deliberare in modo unilaterale un progetto con un ENORME impatto, pelopiù negativo, su tutto il Verbano. Infine il gruppo così interessato è disposto a pagare la bonifica anche SENZA LA GARANZIA CHE SI FACCIA QUANTO IN PROGETTO? Se SI ha la mia approvazione.
i precedenti amministratori tra l'altro quasi tutti dello stesso colore dell'attuale.... Poi NON mi sta bene deliberare in modo unilaterale un progetto con un ENORME impatto, pelopiù negativo, su tutto il Verbano. Infine il gruppo così interessato è disposto a pagare la bonifica anche SENZA LA GARANZIA CHE SI FACCIA QUANTO IN PROGETTO? Se SI ha la mia approvazione.
Probabilmente non è chiara una cosa, abbastanza scontata: quei terreni sono di proprietà privata. Al netto dell'obbligo di bonifica dei terreni (tra l'altro, l'obbligo deriva dal fatto che non avrebbero comunque dovuto inquinare!), lo Stato o il Comune non ha alcun titolo su quelle aree nè lo aveva in passato. Su una proprietà privata, gli amministratori possono pensare ciò che credono ma senza alcun diritto di imporre alcunchè. Chiarito questo passaggio, oggi la proprietà sta chiedendo all'amministrazione locale di rendere i terreni più appetibili dal pdv commerciale per rivenderli, sempre nell'ambito privatistico, ad un prezzo maggiore. L'alternativa a questa ipotesi? Due: tenere i terreni ad uso industriale e "rivenderli" con tale destinazione; fallire (NB: è la richiesta della Procura di Alessandria!) e lasciare i terreni nello stato in cui sono per altri 20-30anni.
Saluti
AleB
Saluti
AleB
Giusta analisi su pubblico e privato; ma non mi sembra che la discussione sia incentrata su questo, quanto sul "modo" in cui è stata fin qui affrontata la questione con trattative molto "riservate" tra sindaco e proprietà. Poichè però l'interesse, qualunque esso sia, è indubbiamente pubblico, coinvolgere fin dal principio l'intera cittadinzna non sarebbe stato disdicevole: Ma sia sa che parole come " coinvolgimento" e "partecipazione" taluni li interpretano a modo loro.
Ciao AleB
non so come la interpreti tu ma per me è un ricatto e questo è sufficiente per chiudergli qualsiasi porta. Tradotto:
1) ti tieni i terreni così come sono.
2) Fallirai, i terreni andranno all'asta
3) con i nuovi proprietari si discuterà con serenità come procedere
in alternativa
3) il comune compra i terreni all'asta e decide, tenendo presente che il bene comune è prioritario, cosa farne.
In effetti sembra un ricatto tranne, come ho anticipato, chi si compra l'aerea provveda a bonificarla a prescindere di cosa potrà inserire in base al SUCCESSIVO confronto aperto
con tutte le parti (rischio impresa se per ipotesi worst case sarà tutto verde pubblico).
con tutte le parti (rischio impresa se per ipotesi worst case sarà tutto verde pubblico).
@lupusinfabula,
perdona la franchezza ma credo sia chiaro come funziona il sistema democratico del Paese, giusto? Le trattative non sono state seguite dal cittadino privato Marchionini, ma da un sindaco e da una giunta di una città che rappresenta democraticamente la stessa e che ha facoltà di portare avanti queste scelte. Può non piacere, lo capisco, ma non se ne faccia una questione personale: si poteva fare e lo si è fatto. Attendere il turno di altri per girarla a proprio favore (d'altronde non fu un Sindaco di cdx a stravolgere un progetto edilizio della precedente giunta senza condividere le scelte con la città? Aiuto nelle iniziali...CEM. Giusto per evitare commenti di personalismi: fui assolutamente favorevole a quella scelta, era un'opportunità e fu giusto coglierla al volo).
@Hans Axel Von Fersen
potrebbe anche essere un ricatto commerciale, quanti ne vediamo ogni giorno anche nella vita privata. La tua opzione sembra alquanto irrealizzabile, se non nel lunghissimo termine (20/30/40anni?). Ammesso e non concesso di trovare qualcuno interessato all'acquisto in sede di asta giudiziaria (quante deserte per il rudere di R.Sanzio?), quello rimarrebbe un terreno ad uso industriale ancorchè inquinato. Chi mai spenderebbe 4-lire per acquisire dei terreni senza una destinazione d'uso commercialmente appetibile? Crediamo davvero ci sia ancora qualcuno disposto a costruire fabbriche nella ns città?
Tra l'altro, è dell'altro giorno il caos politico sulla modifica del PRG per il parcheggio di R.Sanzio...e pensiamo di avere una cultura politica tale da rendere questo un passaggio semplice per un'area grande come quella di Acetati?
Non ho modo di verificare, ma nell'incontro pubblico si è anche parlato sull'onere di bonifica dei terreni: ad oggi questo onere ricade, come prioritario, sulla proprietà . In subordine (alias, con la stessa fallita) sulla pubblica amministrazione. Leggasi: l'area rimane industriale, il Comune dovrà mettere mano alla bonifica su ordine delle autorità competenti (con eventuale rivalsa verso....un'azienda fallita!), le aste andranno deserte, rimarrà tutto così com'è. Scenario di caso peggiore, ma molto, molto probabile.
La concertazione politica e la condivisione delle scelte non trovano più spazio oggigiorno (da qualunque parte la si veda): chi decide di non decidere, perde solo le opportunità del momento. L'opportunità oggi ha un nome ed un cognome (leggere il link sopra): Acetati ricatta? Amen, la città ne guadagnerà in decoro. Capisco infine che tanti preferiscono il degrado reale all'aulica ed ormai immaginaria concertazione sociale.
Saluti
AleB
perdona la franchezza ma credo sia chiaro come funziona il sistema democratico del Paese, giusto? Le trattative non sono state seguite dal cittadino privato Marchionini, ma da un sindaco e da una giunta di una città che rappresenta democraticamente la stessa e che ha facoltà di portare avanti queste scelte. Può non piacere, lo capisco, ma non se ne faccia una questione personale: si poteva fare e lo si è fatto. Attendere il turno di altri per girarla a proprio favore (d'altronde non fu un Sindaco di cdx a stravolgere un progetto edilizio della precedente giunta senza condividere le scelte con la città? Aiuto nelle iniziali...CEM. Giusto per evitare commenti di personalismi: fui assolutamente favorevole a quella scelta, era un'opportunità e fu giusto coglierla al volo).
@Hans Axel Von Fersen
potrebbe anche essere un ricatto commerciale, quanti ne vediamo ogni giorno anche nella vita privata. La tua opzione sembra alquanto irrealizzabile, se non nel lunghissimo termine (20/30/40anni?). Ammesso e non concesso di trovare qualcuno interessato all'acquisto in sede di asta giudiziaria (quante deserte per il rudere di R.Sanzio?), quello rimarrebbe un terreno ad uso industriale ancorchè inquinato. Chi mai spenderebbe 4-lire per acquisire dei terreni senza una destinazione d'uso commercialmente appetibile? Crediamo davvero ci sia ancora qualcuno disposto a costruire fabbriche nella ns città?
Tra l'altro, è dell'altro giorno il caos politico sulla modifica del PRG per il parcheggio di R.Sanzio...e pensiamo di avere una cultura politica tale da rendere questo un passaggio semplice per un'area grande come quella di Acetati?
Non ho modo di verificare, ma nell'incontro pubblico si è anche parlato sull'onere di bonifica dei terreni: ad oggi questo onere ricade, come prioritario, sulla proprietà . In subordine (alias, con la stessa fallita) sulla pubblica amministrazione. Leggasi: l'area rimane industriale, il Comune dovrà mettere mano alla bonifica su ordine delle autorità competenti (con eventuale rivalsa verso....un'azienda fallita!), le aste andranno deserte, rimarrà tutto così com'è. Scenario di caso peggiore, ma molto, molto probabile.
La concertazione politica e la condivisione delle scelte non trovano più spazio oggigiorno (da qualunque parte la si veda): chi decide di non decidere, perde solo le opportunità del momento. L'opportunità oggi ha un nome ed un cognome (leggere il link sopra): Acetati ricatta? Amen, la città ne guadagnerà in decoro. Capisco infine che tanti preferiscono il degrado reale all'aulica ed ormai immaginaria concertazione sociale.
Saluti
AleB
Acetati ricatta? Amen??!!! Ma si sta scherzando?? Meglio aspettare magari 20/30/40 anni ma poi fare qualcosa di utile per Verbania piuttosto che un ulteriore realizzazione tipo il Maggiore....
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