La premiazione, avvenuta a Palazzo Lascaris il 24 maggio, con la consegna degli attestati da parte del presidente del Consiglio regionale, ha coinvolto 20 istituti superiori delle 8 province piemontesi. Tra questi il Da Vinci di Borgomanero, l' Enaip Piemonte di Domodossola e il Cavalieri di Verbania .
Il presidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato, ha sottolineato come anche quest’anno il progetto, avviato nell’ormai lontano 1981, abbia visto l’ottima collaborazione di ragazze e ragazzi, docenti, esperti degli Istituti storici piemontesi e uffici del Consiglio regionale e confermi la valenza educativa di questa formula di studio. Fra le tracce di approfondimento proposte ai ragazzi il presidente ha ricordato in particolare quella relativa alla Costituzione italiana, di cui quest’anno ricorre il settantesimo anniversario e che fu il frutto del lavoro straordinario dei padri e delle madri costituenti. Una carta costituzionale unica al mondo, perché riconosce il diritto dei cittadini a essere curati e la gratuità delle cure per gli indigenti.
Per quanto riguarda i temi di ricerca, la riflessione sulla Costituzione è stata scelta dal 23,5% dei partecipanti, mentre la guerra di Spagna che, dal 1936 al 1939, prefigurò il secondo conflitto mondiale, con il suo carattere di “guerra totale” è stata preferita dal 53,5% degli studenti. Infine, il 23% dei ragazzi e delle ragazze ha optato per la lezione culturale e morale di don Lorenzo Milani, maestro della scuola di Barbiana, la piccola frazione di Vicchio, paesino toscano nella valle del Mugello, divenuta famosa dopo la pubblicazione, nel maggio 1967, della rivoluzionaria “Lettera ad una professoressa”.
I lavori pervenuti sono stati valutati da un’apposita commissione regionale, composta da docenti ed esperti di storia contemporanea degli Istituti storici del Piemonte.
I gruppi vincitori hanno partecipato, accompagnati dai loro insegnanti, ai viaggi di studio che hanno avuto come mete Trieste (la Risiera di San Sabba , la Foiba di Basovizza e il sacrario di Redipuglia); l’Austria (i lager di Mauthausen e Gusen); la Germania con la visita al Museo della Resistenza tedesca di Berlino e ai campi di concentramento di Ravensbruck e Sachsenhausen.
Il Piemonte, oltre a essere stata la prima regione in Italia a stabilire, con un’apposita e specifica legge - quarantadue anni fa, nel 1976 - l’istituzione di un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, è stata anche tra le prime realtà a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo decine di migliaia di studenti piemontesi e organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria.
Un lavoro che non ha eguali, per qualità, diffusione, profondità nell’approccio ai temi della storia contemporanea. La scelta di allargare la platea dei partecipanti anche agli studenti dei Centri di Formazione, operata da tre anni a questa parte, ha consentito anche a queste ragazze e a questi ragazzi di usufruire di quest’opportunità.
Nella foto allegata: il gruppo dei ragazzi del liceo "Cavalieri" di Verbania, coordinato dal prof. Gino Carissimi