Ai cossognesi non interessa la fusione con Verbania e i verbanesi non hanno avuto modo di approfondire il tema. Il risultato di questa idea che trovava solo consenso nella testa di Marchionini e Camossi sono circa 15.000 euro sottratti alle casse comunali verbanesi.
Una somma letteralmente sprecata, poiché questo risultato era scontato e già prospettato dalla sottoscritta in conferenza capigruppo. In quell'occasione il Sindaco riteneva di poter fissare la data del referendum insieme alle politiche di marzo, in questo modo non avrebbe avuto problemi a raggiungere il quorum, ma le feci notare che non era possibile e che in tal caso sarebbe servito più tempo, poiché il tema non era così sentito dalla comunità.
Come al solito la sottoscritta ha ricevuto una risposta con i modi consueti che il Sindaco Marchionini utilizza anche in Consiglio comunale e ha proseguito per la sua strada; così arrivata la risposta dal Ministero che le negava la possibilità di inglobare il referendum comunale con le politiche, Marchionini senza esitare ha posticipato il referendum al 13 maggio.
E pensare che bastava far esprimere prima Cossogno, comune più piccolo, per non gettare via denaro. Qualcuno si vanterà di aver raggiunto un risultato elettorale e che questa sia una sconfitta politica del PD, ma la verità è che sui temi importanti, come quello della salute legato al forno crematorio, i cittadini si sono recati a votare con responsabilità, mentre l'incorporazione di Cossogno non è una priorità per i cittadini, ma solo per la coppia politica Camossi Marchionini. Beati i cossognesi che otterranno le dimissioni promesse dal loro Sindaco, a noi ci tocca assistere ancora ad un anno di sprechi.
Il Consigliere comunale
Stefania Minore