Ferrarese si presenta con un dardo, imitato poco dopo da Paleari per il 16/15 Urania all’8′. Ancora Simoncelli, Benedusi e lo scatenato Fratto per un break Fulgor a chiudere il quarto: 23/21 Paffoni al 10′. Meglio Urania dopo il primo riposo: Paleari fa male, anche perché la difesa cusiana concede stranamente troppo. Un gioco da tre punti di Ferrarese vale il 29/25.
Vantaggio bianconero che tocca anche il più 9, prima che il solito Simoncelli ci metta una pezza per il 36/30 del 17′. Botta e risposta negli ultimi 3′, con animi che si surriscaldano per qualche gesto un po fuori dalle righe di Laudoni.
Negli spogliatoi si va sul 40/35 per l’Urania dopo il canestro e fallo di Dip. Arrigoni e Torgano per il meno 2 del 21′, poi Santolomazza e Laudoni per il 46/40. La Paffoni ha un’altra faccia e gambe che corrono a mille, Arrigoni, Dip e Benedusi sono gli artefici del sorpasso sul 46/47del 25′. La Paffoni prova a scappare, Milano rimane attaccata alla capolista grazie ai tantissimi viaggi in lunetta. A fil di sirena, dopo una precedente magia di Ferrarese, lo scatenato Fratto segna il canestro del 57/55 per Omegna.
È’ il lungo toscano l’uomo on fire: otto punti in fila per il massimo vantaggio sul 65/58. Non molla Milano: Ferrarese, Eliantonio e Laudoni per il nuovo meno 2 al 34′. L’inerzia cambia, anche perché i due in grigio arbitrano a senso unico, con 7 falli a 1 a 2′ dalla fine. Urania ci mette anche del suo, giocando sicuramente bene in attacco e punendo gli errori della Paffoni. Paleari e Laudoni producono un mega parziale che consente alla squadra di casa di ipotecare il successo.
Ultimi minuti pessimi offensivamente per la Fulgor, che subisce un mega break che condanna Omegna alla prima sconfitta dell’anno 79-71.