La mostra nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e la Città di Gravellona Toce, che hanno sottoscritto una convenzione finalizzata a promuovere studi di carattere storico-archeologico sul territorio comunale. Molte sono, infatti, le aree di interesse archeologico presenti, segnalate anche dal vigente PRGC: in particolare la zona di Pedemonte, oggetto di indagini negli anni ’50, e il Castello del Motto, attualmente in corso di scavo, in regime di concessione ministeriale, da parte della Cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università degli Studi di Torino.
La mostra − curata da Francesca Garanzini della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli − è dedicata agli scavi condotti in località Pedemonte negli anni ‘50 da un appassionato locale, Felice Pattaroni, che individuò, indagandoli solo parzialmente, resti di un abitato antico (I secolo a.C. - V secolo d.C.) e di una necropoli (V secolo a.C. - IV secolo d.C.).
La felice posizione di questo sito, allora affacciato su un’ampia insenatura del Lago Maggiore, al raccordo fra i percorsi antichi che risalivano la sponda occidentale del Verbano e quella Orientale del Cusio e la strada dell’Ossola, è una delle cause principali dello sviluppo dell’insediamento antico nell’area che, oltre a Gravellona Toce, ha restituito significative testimonianze nelle necropoli indagate nelle vicine località di Ornavasso e Mergozzo. A Gravellona, tuttavia, assistiamo alla compresenza di necropoli e abitato coevi, circostanza pressoché unica nel Piemonte nordorientale che consentirà, con il progredire degli studi, l’analisi comparata della città “dei morti” e di quella “dei vivi”.
La mostra intende proporre un bilancio aggiornato delle conoscenze sul sito di Pedemonte, da cui trarre nuovi dati e spunti per gli studi futuri che dovranno condurre alla pubblicazione esaustiva e scientifica del sito. Per fornire un quadro approfondito, seppur forzatamente non completo, del contesto antico (sia dell’abitato, sia della necropoli) l’esposizione è stata articolata in cinque sezioni tematiche: la sfera personale, le attività produttive e artigianali, i commerci, la cucina e la tavola, la necropoli.
A corredo della mostra, sarà pubblicato un volume di studi preliminari, cui Città di Gravellona Toce con il sostegno della hanno partecipato 14 autori specialisti nelle diverse branche della disciplina archeologica, che intende essere sia un supporto alla visita, sia un’occasione di conoscenza e approfondimento dei diversi percorsi di ricerca in corso sul sito di Pedemonte.
La mostra è ospitata presso l’Antiquarium in corso Milano 63 a Gravellona Toce, la sede recentemente ristrutturata dell’antico museo che ha esibito al pubblico fino al 1979 i reperti archeologici pedemontani prima del loro trasferimento al Museo Archeologico di Torino, dove sono attualmente conservati: una selezione tra gli oggetti più preziosi ritorna quindi a Gravellona Toce dopo 38 anni di assenza.
La mostra sarà inaugurata alle ore 16:00 del 2 dicembre 2017 e, grazie alla collaborazione con l’Associazione Archeologica Culturale F. Pattaroni, è possibile visitarla fino al 6 gennaio 2019 nei giorni di mercoledì e sabato (ore 15:00 -18:00) e, fino al 10 gennaio, anche nei pomeriggi di domenica e dei giorni festivi.