É stato recentemente pubblicato l’annuale rapporto di Legambiente redatto in collaborazione con Il Sole 24 Ore, sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia. La tematica è decisamente rilevante in quanto interessa l’ambiente o più in generale l’intero ecosistema urbano delle nostre città, che rappresenta una percentuale importante di PIL del nostro Paese.
Piccole variazioni in positivo o in negativo nella scala di valori dello studio di Legambiente danno la misura della qualità del lavoro che viene svolto in un certo territorio, determinandone la competitività. Verbania si piazza quest’anno all’ottavo posto. Una posizione che a prima vista potrebbe sembrare tutto sommato accettabile, se non fosse che la notizia è stata ripresa dal Sindaco con toni insolitamente dimessi, quasi sbrigativi, mentre lo stesso sito istituzionale del Comune l’ha liquidata con poche, anonime, righe. Al proposito registriamo anche il silenzio della clack del Sindaco, di solito in servizio permanente ed effettivo sui social network.
La circostanza è apparsa subito abbastanza inusuale, soprattutto per una Amministrazione abituata a roboanti autocelebrazioni anche su fatti assolutamente insignificanti.
È bastato un rapido raffronto con l’edizione 2016 del rapporto di Legambiente per capire i motivi di questo insolito basso profilo nella comunicazione del Sindaco.
Rispetto allo scorso anno siamo infatti retrocessi di ben 6 posizioni, praticamente un abisso, se si considera il fatto che Verbania dal 2009 è sempre stata ai vertici della graduatoria, occupando il primo o al massimo il secondo posto. In tempi in cui la competitività tra realtà paragonabili alla nostra si gioca su piccoli particolari, perdere così tante posizioni in una classifica che tiene conto per esempio della qualità dell’aria, della gestione dei rifiuti, del verde urbano e della mobilità, è gravissimo e la dice lunga sul modo di operare dell’attuale Amministrazione, che di fatto ha dilapidato tutto quanto di buono era stato fatto nel recente passato, riportando la città indietro di 10 anni.
Era dal lontano 2006 che non occupavamo un posto così indietro in classifica. Il Sindaco per salvare le apparenze l’ha messa sul fatto che siamo pur sempre la prima città del Piemonte…. Insomma siamo “al mal comune mezzo gaudio”, ma la verità è che mentre altri corrono, noi andiamo in retromarcia. Il peggioramento di questi ultimi anni è evidente e basta farsi un giro per la città per rendersi conto che la “politica della lampadina”, come abbiamo sostenuto in un recente comunicato, sta producendo solo disastri. Ed eccone la puntuale dimostrazione, con tutta una serie di indicatori di qualità in clamorosa controtendenza. Non sono più quindi solo le opposizioni in Consiglio Comunale a denunciare Il fallimento della Amministrazione Marchionini, ormai il dato di fatto si sta palesando anche nei numeri pubblicati da importanti ricerche scientifiche.
Ma non potrebbe che essere così, del resto abbiamo un Sindaco che non ha mai avuto una visione strategica della città e che attua delle scelte perlopiù incomprensibili, una serie di Assessori di cui non si capisce di cosa si stiano occupando…….
Come sosteniamo ormai da mesi a politiche sociali stiamo a zero, di politiche giovanili manco l’ombra, politiche del lavoro chi le ha viste, politiche turistiche uno strazio, non abbiamo un piano del traffico, lavori pubblici e urbanistica un marasma. Il caso limite riguarda però l’Assessore all’Ambiente, ultimamente tenuta impegnata da altre preoccupanti, antipatiche faccende, e che guarda caso dovrebbe occuparsi di gran parte delle tematiche oggetto della rivelazione di Legambiente. Un capitolo a parte meriterebbe l’Assessore alla Cultura, che si sta rivelando come una sorta di entità di cui non si sa nulla e del resto lo stesso sito istituzionale del Comune non ne riporta né i contatti né gli orari di ricevimento….. Ne riporta però l’indennità lorda mensile: € 1784,87.
Appare quindi chiaro ed evidente che di fronte ad una simile situazione amministrativa l’intero ecosistema urbano ne abbia risentito in negativo. Mancano progettualità, manca una visione strategica, manca il confronto, manca la capacità di riconoscere che una buona idea è una buona idea al di là di chi l ha proposta, manca, come ha recentemente ricordato il nostro Consigliere Comunale Damiano Colombo, il coraggio di pensare in grande. Dopo aver seminato vento adesso raccogliete tempesta ma ci venite a dire che bisognerebbe abbassare i toni e passare dalle carte bollate al dialogo … Verbania tutto questo non se lo merita. Grieco, Scalfi se ci siete battete un colpo.
Direttivo Cittadino F.lli d'Italia - A.N. Verbania
Damiano Colombo, Consigliere Comunale F. lli D'ITALIA - A.N. Verbania