Da “IL SOLE 24 ORE “ del 4 settembre:
“Il centro eventi «Il Maggiore» di Verbania è stato giudicato tra le architetture eccellenti dal Chicago Athenaeum, il museo statunitense del design e dell'architettura che ha come mission l'educazione alla buona progettazione. Il complesso concepito da Salvador Perez Arroyo è risultato tra i 75 progetti vincitori dell'International architecture award. Il Chicago Athenaeum, museo indipendente con basi operative negli Usa (tra cui Chicago e Galena) e in Europa, bandisce il premio dal 2004, in collaborazione con l'European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies.
Il premio è stato istituito con l'intento di riconoscere l'eccellenza nella progettazione, di offrire una panoramica sull'architettura e l'urbanistica mondiali, e capire che direzione la cultura del progetto e i nuovi processi stanno imboccando.
Il progetto di Verbania , ispirato alla forma dei sassi del lago, è stata scelto tra migliaia di candidature di tutto il mondo e, dopo una prima selezione di 300 opere, è risultata alla fine l’unica progettazione italiana tra le 75 vincitrici.
«Siamo contenti che ci sia almeno un progetto italiano tra quelli di architettura contemporanea premiati. È stato un lavoro lungo, ma almeno è stato riconosciuto» commenta Federico Bargone, co-fondatore dello studio S. B. Arch. Bargone, che ha lavorato con Arroyo al progetto di Verbania (Gruppo Stones) e verrà premiato ad Atene il 9 settembre."
Oggi su Facebook è apparso questo commento critico, a firma dell’arch. FLAVIA BRENCI, uno dei progettisti del Gruppo Stone che ha ideato l’opera:
“Nel 2007, vinsi con un gruppo di amici un concorso internazionale di progettazione per il Teatro Urbano di Verbania.
Nel 2009, il progetto che avevamo ideato venne trasferito dalla nuova amministrazione sul lago.
Spostammo il teatro, cercando di legarlo al nuovo luogo, riuscendoci pure.
Nel 2013, il progetto esecutivo e la realizzazione del nostro progetto venne affidato ad altri mediante appalto integrato.
Nel dicembre 2016 , all'inaugurazione del teatro/centro culturale 'non é stato possibile partecipare'.
Potrei dire tanto di come il nostro progetto é stato interpretato e come sia lontano dai canoni di qualità che distinguono il mio fare architettura e quello del gruppo di architetti/amici che lo ha ideato, ma quello che ci tengo a sottolineare é che il nostro progetto ha vinto l'International Architecture Awards 2017 per la categoria musei e spazi culturali, unico progetto italiano di questa edizione del premio. Non abbiamo ricevuto una che fosse una chiamata o comunicazione dal Comune di Verbania, per congratularsi di questa comunque 'comune' vittoria.
Peggio ancora amici che - presi dall'entusiasmo della notizia - sono andati a vederlo lo hanno trovato in avanzato stato di degrado, nonostante sia attivo nella sua programmazione.
Cara città di Verbania, hai, a questo punto oggettivamente, un gioiello nelle tue mani, trattalo con la cura e con il respiro internazionale che gli spetta, perché é solo e semplicemente un valore aggiunto e non un depauperamento. Per i ringraziamenti ne possiamo anche fare a meno, noi la nostra gratificazione l'abbiamo ricevuta, nonostante tutto. “
arch. Flavia Brenci
Il Maggiore premiato ad Atene, ma l'architetto è critico
Riportiamo un articolo apparso su Il Sole 24 Ore, in cui si parla del premio internazionale assegnato al Teatro Il Maggiore, ma nella stessa giornata appaiono su facebook delle critiche di una dei progettisti dell'opera.
9 commenti Aggiungi il tuo
1) le rode non essere stata invitata all'inaugurazione
2) parla genericamente di "interpretazione dei canoni di qualità" senza dettagliare e per di più a lavoro finito
3) vede degrado, ma dove?
4) Arroyo (il suo capo) invece ha elogiato l'esecuzione
Se mi servisse un architetto, so chi non chiamare
2) parla genericamente di "interpretazione dei canoni di qualità" senza dettagliare e per di più a lavoro finito
3) vede degrado, ma dove?
4) Arroyo (il suo capo) invece ha elogiato l'esecuzione
Se mi servisse un architetto, so chi non chiamare
Le critiche ci stanno sempre e l'architetto ne ha il diritto sacrosanto. Non ho capito il degrado da dove deriva. E comunque il progetto è passato ad altri che evidentemente lo hanno rivisto. Non fa piacere a nessuno vedere il proprio lavoro rifatto come non si voleva. Ma ora con questo premio c'è la certezza che è stato fatto un buon lavoro. Le critiche sono tutte lecite. Ma alla fine il teatro c'è e funziona. E questo è un bene per tutti.
Non le hanno affidato i lavori. Ovvio che debba criticarne l esecuzione: Lei avrebbe fatto molto meglio.... Taaaaaac
La bellezza esteriore è bellezza vera? Nello specifico, vi siete mai seduti sulle poltroncine ? L'organizzazione degli spazi interni l'avete considerata? Avete mai visto il costosissimo salone polifunzionale (Unione teatro e fuaier) in attività? Massi , piace ugualmente e ce ne faremo una ragione
Ciao renato brignone. Mai detto che e' bello (a me piace) né che stare seduti sia comodo (tutt'altro) . Personalmente trovo che l architetto escluso abbia giustamente il dente avvelenato e che non sia "serena" nel giudizio... Ciao
Ciao renato brignone
se dovesse diventare sindaco, e spero vivamente che ciò non accada, potrà demolire il teatro e farne un centro sociale. Auguri.
se dovesse diventare sindaco, e spero vivamente che ciò non accada, potrà demolire il teatro e farne un centro sociale. Auguri.
a mio parere soprattutto l'esterno lascia a desiderare; davanti al teatro zona palco esterno sembra una discarica di periferia e davanti a baretto hanno fatto uno scempio; quel terrazzamento di sabbia contornato da un tubo verde di plastica da cantiere avvolto da uno straccio bianco sbrindellato e lacerato ovunque, proprio non si può vedere
perchè di questo si tratta alla fine...peccato che un Architetto affermato e che ha ricevuto la sua gratificazione professionale (economica dalla comunità e professionale dai suoi pari) debba usare un social per sprecare il suo tempo a fare il rimbrotto al suo cliente. Ma poi, il Comune ha pagato la sua parcella? La gratidudine nel mondo capitalista la si paga con sonanti denari...e pare che il gruppo Stones non ne abbia presi pochi. Tra l'altro, c'era già stata una polemica sul mancato invito dei progettisti un anno fa da parte di Zacchera alla quale la Marchionini aveva risposto che tutto il gruppo di progettazione era stato invitato: possibile che gli screzi quindi fossero antecedenti e riguardano appunto le modifiche della struttura apportate nell'appalto integrato.
Detto questo, piacerebbe sapere a tutti i dettagli della sua lamentela e se parla a nome personale o dell'intero gruppo. Arroyo aveva definito la realizzazione aderente al 100% a quanto concepito sulla carta; agli occhi dei profani di differenze nemmeno l'ombra. Eppure qualche modifica, all'alba delle nuove elezioni, ci fu e non solo riguardò la disposizione degil spazi (quanti metri quadrati avranno mai potuto modificare a progettazione ormai ultimata?) ma anche caratteristiche strutturali che gli ingegneri del progetto esecutivo avevano messo in dubbio.
Mi si lasci dire inoltre che, se questo progetto non era nelle sue corde rispetto ai suoi standard di qualità e se la giuria ha valutato l'opera in quanto costruita e non solo progettata, l'architetto ha lasciato la coerenza sulla tastiera del suo pc!
Ma quello che fa più indispettire è la denuncia di "estremo degrado" che, non contestualizzata, riguarda sia l'area esterna che lo stesso manufatto. Fa specie che un professionista del settore non sappia cosa rappresenti il termine degrado (i detrattori dell'opera diranno che è lo stesso concetto mal applicato alla vecchia Arena): ora, che l'area esterna non sia un giardino fiorito di Villa Taranto ci sta e ci stanno pure le contestazioni sui cavi a vista e/o il patio del bar, ma classificare questo come "degrado" e pure avanzato (mancava giusto "in stato di decomposizione) è un filo eccessivo nonchè falso. Se non sbaglio l'area verde verrà sistemata con nuovi investimenti ma trattasi sempre di erba: se piove tanto, l'orto si disfa!
Infine, siamo tutti d'accordo sulla (s)comodità delle poltrone, questo sì errore di progettazione esecutivo, ma la flessibitià del sistema CEM è appena stata dimostrata nell'ultimo spettacolo: ditemi in quale Teatro si può montare un ring e giocare un torneo di pugilato davanti a 400persone!
L'area spettacoli ha dimostrato di poter funzionare: i numeri parlano di un bilancio in attivo per la prima stagione. Se si portano sul palco nomi di rilievo, il pubblico arriva da solo, anche sulle scomode sedute. Ovvio che non era pensabile di poter andare in pareggio con i costi dell'intera struttura, ma non hanno iniziato con il piede sbagliato. Tutt'altro. E commenti stizziti come quelli dell'architetto, non fanno bene alla crescita di questo polo culturale cittadino.
Saluti
AleB
Detto questo, piacerebbe sapere a tutti i dettagli della sua lamentela e se parla a nome personale o dell'intero gruppo. Arroyo aveva definito la realizzazione aderente al 100% a quanto concepito sulla carta; agli occhi dei profani di differenze nemmeno l'ombra. Eppure qualche modifica, all'alba delle nuove elezioni, ci fu e non solo riguardò la disposizione degil spazi (quanti metri quadrati avranno mai potuto modificare a progettazione ormai ultimata?) ma anche caratteristiche strutturali che gli ingegneri del progetto esecutivo avevano messo in dubbio.
Mi si lasci dire inoltre che, se questo progetto non era nelle sue corde rispetto ai suoi standard di qualità e se la giuria ha valutato l'opera in quanto costruita e non solo progettata, l'architetto ha lasciato la coerenza sulla tastiera del suo pc!
Ma quello che fa più indispettire è la denuncia di "estremo degrado" che, non contestualizzata, riguarda sia l'area esterna che lo stesso manufatto. Fa specie che un professionista del settore non sappia cosa rappresenti il termine degrado (i detrattori dell'opera diranno che è lo stesso concetto mal applicato alla vecchia Arena): ora, che l'area esterna non sia un giardino fiorito di Villa Taranto ci sta e ci stanno pure le contestazioni sui cavi a vista e/o il patio del bar, ma classificare questo come "degrado" e pure avanzato (mancava giusto "in stato di decomposizione) è un filo eccessivo nonchè falso. Se non sbaglio l'area verde verrà sistemata con nuovi investimenti ma trattasi sempre di erba: se piove tanto, l'orto si disfa!
Infine, siamo tutti d'accordo sulla (s)comodità delle poltrone, questo sì errore di progettazione esecutivo, ma la flessibitià del sistema CEM è appena stata dimostrata nell'ultimo spettacolo: ditemi in quale Teatro si può montare un ring e giocare un torneo di pugilato davanti a 400persone!
L'area spettacoli ha dimostrato di poter funzionare: i numeri parlano di un bilancio in attivo per la prima stagione. Se si portano sul palco nomi di rilievo, il pubblico arriva da solo, anche sulle scomode sedute. Ovvio che non era pensabile di poter andare in pareggio con i costi dell'intera struttura, ma non hanno iniziato con il piede sbagliato. Tutt'altro. E commenti stizziti come quelli dell'architetto, non fanno bene alla crescita di questo polo culturale cittadino.
Saluti
AleB
Per commentare occorre essere un utente iscritto