Il “Fondo” costituisce l’ultima istanza per offrire un aiuto alle famiglie che si trovano in gravi difficoltà per il sostenimento delle spese per l’affitto e le bollette dei servizi essenziali (acqua, luce e gas). In pratica ha una funzione sussidiaria rispetto agli interventi che, Parrocchie, Centri d’Ascolto Caritas, S. Vincenzo ed altre associazioni di assistenza sociale alle persone, effettuano ordinariamente.
Nell’anno 2016 sono stati concessi 94 contributi per un importo complessivo di18.900 euro. Si tratta di un importo limitato che ha consentito di contribuire a risolvere solo una parte delle situazioni che si sono presentate tuttavia ha contribuito ad evitare estreme conseguenze del mancato pagamento di affitti e bollette.
Purtroppo in questi ultimi anni i consuntivi della gestione di questo fondo registrano un andamento “a forbice” in quanto di fronte a crescenti difficoltà presentate dalle famiglie assistite (prevalentemente determinate dalla persistente crisi economica e occupazionale) si è dovuto registrare una progressiva riduzione delle somme raccolte in questa giornata: da circa 20.000 euro nel 2009 a poco più di 12.000 euro nel 2016.
Il fondo è alimentato anche da altre iniziative che nel 2016 consentito di assicurare il livello di prestazioni prima riferito.
I fattori che influiscono sono molteplici. Sicuramente la crisi ha ridotto le disponibilità delle famiglie, ma occorre anche considerare che in questi anni si sono moltiplicate le iniziative di raccolta fondi per numerose altre finalità.
Il report, puntualmente compilato dalla commissione che amministra il fondo, registra un consistente aumento degli interventi che interessano le persone sole e persone separate con figli (erano il 31% dei casi nel 2015 e salgono al 42% dei casi nel 2016). In costante e progressivo aumento risulta la percentuale delle donne che richiedono un sostegno economico (oggi sono il 72%) mentre risultano in diminuzione gli extracomunitari beneficiari degli interventi del fondo che scendono dal 53% del 2015 al 45% nell’anno da poco concluso.
Nel periodo di Quaresima i cristiani sono impegnati a riflettere sulla conversione della propria vita per renderla sempre più aderente al messaggio evangelico che pone la carità come valore essenziale che dà senso alla propria vita.
Le persone, sempre più numerose, che bussano alla porta delle Parrocchie e ricorrono ai volontari impegnati nelle molteplici attività di solidarietà, testimoniano quanto siano estese le situazioni di povertà che ci interpellano.
La raccolta di fondi per la giornata della solidarietà è un’occasione importante per esprimere concretamente la solidarietà ma è altresì importante impegnarsi a riconoscere le situazioni di povertà e di disagio presenti nella realtà in cui viviamo e chiedersi cosa ognuno può fare per alleviare queste sofferenze.