AstroNews: La cometa di Natale
L’aria delle festività natalizie che si avvicinano, è, come ogni anno festosa e scevra dalle preoccupazioni che gravano sul nostro vivere quotidiano. Proprio per esorcizzarle, rivolgere lo sguardo al cielo può aiutarci ancor di più a dimenticare gli affanni di un anno trascorso.
👤 Valter Schemmari ⌚ 20 Dicembre 2013 - 15:30 1 commentoa-
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A Natale solitamente la fantasia ci permette di immaginare di vedere la Stella Cometa, che indica, nella scena del presepio, la capanna di Gesù Bambino. E non va dimenticato che nella storia dell’uomo la comparsa di una cometa poteva essere interpretata come un presagio, a volte di benessere, e talvolta di sciagure.
Quest’anno c’è la possibilità di vederla veramente anche il giorno di Natale, magari ad occhio nudo. Da vecchio astrofilo debbo dire che non ricordo vi sia stato un anno così prolifico di comete come questo 2013 che sta per concludersi. Le comete sono corpi celesti particolari, definiti da alcuni studiosi con il termine di “Palla di neve sporca “, perché sono composte per la maggior parte di sostanze volatili come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati, con mescolati aggregati di polvere e vari minerali.
Queste sostanze sono allo stato solido a causa delle bassissime temperature nel vuoto e lontano dal calore solare. Quando la cometa è in prossimità del Sole, la sublimazione delle sostanze volatili causa la formazione della chioma e della coda. Se osserviamo una cometa, la coda è sempre rivolta in direzione opposta al sole, perché è il vento solare, costituito da particelle cariche elettriche emesse dall'alta atmosfera del Sole, che “ soffia”, per così dire, in direzione del nucleo cometario, e scioglie continuamente la superficie ghiacciata della cometa, creando così la coda, che può divenire lunga anche molti milioni di chilometri, mentre la chioma generalmente ha un diametro medio di alcune decine di chilometri.
La scorsa primavera, per un periodo di alcuni mesi , passò sui cieli notturni la cometa Panstarrs, che riuscii a fotografare per numerose serate, da marzo a giugno, in altura. La foto che mostro in allegato, è stata scattata la sera del 9 Aprile scorso dall’Alpe Ompio (alture di Verbania- 900 m.s.l.m. ) Questa cometa aveva la particolarità di seguire un tragitto celeste comodo per gli osservatori, perché di sera la si poteva vedere e fotografare mentre transitava nella zona cosiddetta “circumpolare“, una plaga di cielo che sta attorno alla stella Polare, e quindi a nord, permettendo una comoda osservazione ed una ripresa fotografica con la fotocamera fissata su un semplice treppiede fotografico.
La Cometa Pan-STARRS è stata scoperta il 6 giugno 2011 con un telescopio di 1,8 metri di diametro, presente sulla sommità del vulcano Haleakalā, sull'isola di Maui nell'arcipelago delle Hawaii. E’ divenuta visibile ad occhio nudo nel febbraio 2013, ed ha raggiunto la minima distanza dalla Terra il 5 marzo 2013.
Un motivo che dovrebbe stimolarci a registrare il passaggio “ravvicinato“ di una cometa, è l’attesa del suo prossimo ritorno nel sistema solare, che nel caso della Panstarrs sarà solo tra 110.000 anni !!
Il mese scorso si sarebbe dovuta osservare luminosissima la cometa Ison, che tutti i notiziari mondiali avevano annunciato come la “ Cometa del secolo” , ma che purtroppo e prevedibilmente, ha deluso astronomi e contemplatori , perché nel suo avvicinarsi al Sole si è dissolta, come era previsto dagli esperti di comete.
Al suo posto però si è presentata la cometa Lovejoy, che è stata scoperta il 27 novembre 2011 dall'astronomo australiano Terry Lovejoy, e si è rivelata un interessante corpo celeste, osservabile nelle ore che precedono l’alba, e visibile in una delle fotografie che ho scattato la mattina del 29 novembre dal belvedere di S. Salvatore di Premeno ( 800 m.s.l.m. ).
Attualmente dista 122 milioni di Km dalla nostra Terra e dal Sole, mentre proprio il giorno di Natale sarà al perielio , cioè alla minima distanza dal Sole, perciò dovrebbe essere alla sua massima luminosità. Ecco così la contemporaneità di un evento astronomico e di un evento religioso tanto attesi. In cielo attualmente sono presenti altre due comete, la Linear e la Encke, che però hanno una luminosità che non permette di vederle e fotografarle con facilità, mentre la Lovejoy, di cui stiamo parlando, è contemplabile nella costellazione di Ercole, purtroppo nelle ultime ore della notte, e non in presenza della Luna.
Perciò nella settimana di Natale, dal 25 dicembre in poi, le mattinate mostreranno le fasi di luna calante, ogni giorno perciò sempre meno luminosa, e quindi con cielo più buio per poter osservare e fotografare la cometa in oggetto. Se sarà ancora visibile, la cometa Lovejoy ripasserà nuovamente a farsi vedere nel nostro sistema solare solo tra 7.000 anni !! Per poter riconoscere la zona di cielo in cui sta transitando, allego una mappa delle costellazioni di quella plaga di cielo, dove il passaggio della Lovejoy è segnalato per ogni giorno del mese di dicembre 2013.
Prossimamente riprenderemo il discorso delle comete, oggetti celesti misteriosi, affascinanti e spesso destinati a non essere mai più rivisti.
Buon Natale a tutti - Alla prossima.
Valter Schemmari.
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