AstroNews: Lagrime di S.Lorenzo alias Perseidi
Come ogni anno in piena calura estiva ritorna la tradizione di contemplare le cosiddette “ Stelle cadenti “.
👤 Valter Schemmari ⌚ 10 Luglio 2023 - 08:01 Commentaa-
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Le stelle cadenti sono dette anche “ Lagrime di san Lorenzo “ e dedicate al santo martire, tradizionalmente nella notte del 10 agosto, ma previste nelle notti successive attorno a metà agosto e per poterle vedere è necessario che sia presente il periodo di luna nuova, prevista tra il 14 ed il 20 agosto, notti in cui il cielo non sarà illuminato dalla Luna e permetterà di vedere i transiti delle meteore visibili ad occhio nudo.
Ne avevamo accennato anche negli scorsi anni, ma è sempre nuova l’esperienza di osservare e magari registrare il fenomeno delle stelle cadenti, perché ognuna di queste è differente dalle altre per luminosità, durata delle tacce luminose e colore. Quelle che avvengono in agosto sono dette Perseidi perché astronomicamente avvengono o sono originate nella plaga di cielo della costellazione di Perseo, anche se in effetti le si vedono spesso sfrecciare anche nelle altre costellazioni come Cassiopeia, Orsa Minore, Orsa Maggiore, Andromeda. Lo sciame meteorico delle Orionidi di ottobre ha il radiante nella costellazione di Orione, le Leonidi di novembre hanno il radiante nella costellazione del Leone, e così via.
Tuttavia la costellazione non ha nulla a che fare con le stelle cadenti: esse sono un fenomeno atmosferico, che avviene a circa 100 km di altezza dal suolo, ma anche astronomico, visto che nel caso delle Perseidi l’origine delle meteore è la cometa Swift-Tuttle, una cometa periodica che ad ogni passaggio lascia molti detriti lungo la sua orbita.
La Terra incrocia l’orbita della cometa ogni anno intorno al 12 agosto, attirando questi detriti. . E’ necessario precisare che la caduta delle meteore non avviene solo ad agosto, ma ogni notte dell’anno avvengono cadute meteoriche presenti nei periodi nei cosiddetti sciami meteorici, che sono presenti in tutti i mesi dall’anno. Ad esempio durante quest’anno sono attivi questi 9 sciami meteorici : Quadrantidi, Liridi, Eta Acquaridi, Delta Acquaridi, Perseidi, Orionidi, Tauridi, Leonidi, Geminidi, e di questi sciami i più attivi per via del numero delle meteore che avvengono ogni ora, sono quelli delle Quadrantidi ( 120/ora ), Perseidi ( 100/ora ) e Geminidi ( 120/ora ). Però in agosto fanno mostra di sé le Perseidi, sono uno sciame meteorico visibile tra la metà di luglio e la metà di agosto.
Non sono stelle, ma piccoli frammenti di polvere e roccia, di dimensione inferiore al centimetro. Attirati dalla gravità terrestre, iniziano a cadere verso il centro della Terra e bruciano completamente a causa dell’attrito con i gas dell’atmosfera, dando origine alla scia luminosa che osserviamo. Il termine meteora indica la scia luminosa di un oggetto che brucia attraversando la nostra atmosfera. Ad agosto la costellazione di Perseo si trova in direzione nord-est; è bassa sull’orizzonte a inizio serata, ma si alza col procedere della notte. Più la costellazione è alta, più meteore si vedono.
Per esperienza personale e per logica temporale solitamente è bene cercare un cielo non disturbato dalla illuminazione di lampioni e case, e meglio ancora, un sito in altura, ed attendere la mezzanotte, ora in cui il sole è esattamente all’antipodo dell’osservatore, favorendo così il massimo del buio. Io lo effettuo da molti anni , recandomi in altura a 1000 m.s.l.m , per osservare, fotografare e registrare manualmente su una mappa con matita e righello le immagini delle tracce di caduta delle meteore.
Come ho fatto negli anni scorsi, suggerisco a chi possieda una fotocamera reflex ed un treppiede, non necessariamente in altura ma almeno in zone buie, e di puntare l’obiettivo fotografico verso la plaga di cielo ove sono previste le “ Stelle cadenti “, usando una sensibilità fotografica alta ed utilizzando tempi lunghi, vedendo poi nelle foto le stelle mosse, ma anche qualche scia meteorica.
Oppure di portare con se ed utilizzare una mappa delle costellazioni sulla quale disegnare le tracce delle meteore avvistate, segnalando la durata in secondi, la lunghezza in gradi ed il colore del fenomeno.
Spesso il risultato si rivela spettacolare, se pur nella sua semplicità. Ed in ultima analisi recarsi al buio ed al fresco della notte agostana per qualche ora a contemplare e registrare i transiti delle meteore, è un inconsueto piacere.
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