AstroNews: l'estate 2020
La calda estate del 2020 e' al termine e, dopo aver sofferto temperature ormai africane, ci accingiamo a raccogliere i risultati delle nostre contemplazioni celesti di questi ultimi mesi, che pur se sofferti per la infinita pandemia del Covid-19, ci hanno donato anche fenomeni cosmici inaspettati ed indimenticabili.
👤 Valter Schemmari ⌚ 7 Settembre 2020 - 08:01 Commentaa-
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Nell'articolo del mese di agosto avevo parlato del transito della cometa C/2020 F3 Neowise, che stava transitando prospetticamente tra alcune costellazioni serali, e come in ogni occasione di passaggio cometario, avevo programmato di intercettare quel corpo celeste, per poi poterlo fotografare. Per me è stata una delle più sofferte ricerche celesti per motivi cronologici, poiché la prima settimana di avvistamento avveniva in orario di tarda notte, ed in quelle successive era teoricamente visibile alla sera, ma molto bassa rispetto all'orizzonte, che qui nel verbano si trova occluso dalle prealpi.
Chi l'aveva già avvistata e fotografata, ne commentava con molto entusiasmo, e ne aveva mostrato foto accattivanti. Ricordo che le sere di luglio in cui avevo tentato di rintracciarla, la situazione meteorologica non era stata favorevole per via di gruppi di nubi che nelle ore serali presso il tramonto si erano addensate proprio nella zona di cielo di Nord-Ovest, in cui la cometa sarebbe comparsa.
Le sere del 11-12 luglio tentai invano un avvistamento dalle alture sopra Verbania, e riprovai la sera del 17 dalla cima del Mottarone, ma appena vi giunsi, si era tutto coperto di nuvole e nebbia fitta, seguite poi da temporale e pioggia. Dopo aver sempre rinunciato alla ricerca della cometa, la sera del 20 luglio tornai sul Mottarone e, nonostante la presenza di nubi, attesi il buio e finalmente vidi la cometa ad occhio nudo, scattando diverse fotografie con obbiettivi da 29-50-135 e 200mm di lunghezza focale, a fianco di astrofili e di un giovane pubblico che chiedeva la cortesia di vedere la cometa al mio binocolo e nelle mie foto appena scattate con la fedele reflex. Come potete vedere, in una di queste ero riuscito fortunosamente a registrare anche la traccia di un meteorite, che definirei bolide per la sua luminosità e dimensione.
Erano trascorsi diversi anni da quando non vedevo più una cometa così luminosa ad occhio nudo. Valeva la pena programmare altre serate in cui vederne lo spostamento del suo transito tra le stelle.
Fui scosso da una forte emozione, quasi come quella che si prova nel miracolo dell'innamoramento.
Le sere successive furono guastate dalle nubi, ma il 24 luglio mi recavo all'Alpe Ompio, dove la cometa si mostrava ancora vistosamente ad occhio nudo, anche se più piccola delle sere precedenti, perchè si stava allontanando velocemente nel suo viaggio di ritorno verso l'estremo del sistema solare. Scattai numerose foto con obbiettivi da 16-29-50-135 e 200 mm di l.focale, e due sere dopo riuscivo dal giardino di casa mia ( Possaccio ) a rintracciarla ed a fotografarla. Il 27 luglio fu l'ultima sera in cui, tornato all'Alpe Ompio, la fotografavo nel suo percorso di commiato.
La cometa, che tuttora sta transitando in costellazioni come Bootes e la Vergine, mostrava un nucleo che confermando la sua natura celeste, era di color verde smeraldo, mentre era seguita da una doppia coda, ed aveva mantenuto la sua luminosità anche dopo il suo passaggio ravvicinato al sole.
La particolarità che ha favorito di rintracciarla, è stata la fortunata sua posizione circumpolare nelle sere di luglio, offrendo come spunto per trovarla il suo transito molto vicino alla costellazione dell'Orsa Maggiore, e di conseguenza nei pressi dell'Orsa Minore che ospita la Stella Polare.
Con tale posizione non è stato necessario utilizzare una montatura equatoriale motorizzata per inseguire la cometa, ma semplicemente un treppiede fotografico con pose di durata contenuta.
Già solo aver potuto vedere e registrare le immagini di questa cometa, è stato un evento che si verifica raramente, soprattutto se le immagini sono gradevoli e interessanti dal punto di vista scientifico. Per concludere una stagione che al principio sembrava priva di mordente celeste, nel periodo 10-20 agosto si potevano osservare e fotografare le Perseidi, dette anche Lacrime di san Lorenzo, anche se parecchie di quelle sere era nuvoloso o pioveva. Nonostante tutto mi recai all'Alpe Ompio le sere del 10 e 20 agosto, che però erano con cielo parzialmente nuvoloso, riuscendo a contare una decina di meteoriti,e tornando la sera del 21 con cielo finalmente sereno, in cui scattai numerosissime fotografie, ma con la “ cattura “ di poche e deboli perseidi, una delle quali comunque visibile nella foto qui presente sopra la costellazione dell'Orsa Maggiore.
20-08-2020 Alpe Ompio-Verbania -Traccia del transito di una Perseide
Il periodo ideale sarebbe stato nei giorni dal 12 al 15 agosto, ma quelle sere il meteo era stato inclemente, con nuvole e piogge. Resta comunque e sempre interessante stare seduti alcune ore nel buio della notte, meglio se in compagnia, con le sole luci delle stelle, perchè si tratta di allenamento ottico ed adattamento all'osservazione in ambiente privo di luci artificiali, e ritorno alle origini umane, quando si contemplava il cielo per goderne gli infiniti fenomeni che durante l'anno offre a chi alzava verso di lui gli occhi.
Riassumendo gli accadimenti celesti estivi, abbiamo avuto la possibilità di godere della contemplazione di una cometa, come la C/2020 F3 Neowise per diversi giorni in luglio, e le annuali “ Stelle cadenti “ delle notti di s.Lorenzo, in agosto, senza dimenticare da alcuni mesi della presenza dei due giganti del sistema solare, Giove e Saturno, che ancora sono visibili alla sera, relativamente e prospetticamente “vicini “ in una plaga di cielo limitata ed invitante nel cielo di Sud-Est, ed insolita rispetto agli anni scorsi. Alla fine della torrida estate che salutiamo, possiamo concluderla con piacere, memorizzando le ore trascorse all'aperto, momenti di osservazione, registrazione, ed anche meditazione, affondando lo sguardo nell'infinità del cosmo per allontanarci dallo stress dell'esistenza quotidiana e dalla tuttora presente preoccupazione del Covid-19 in corso. Leggi QUI il post completo