AstroNews: Arrivederci, Agosto!!
E termina così una lunga e torrida estate, calda come non ricordavamo da molti anni, e come per i periodi che in una vita non si possono scordare, Agosto, appena finito, si spegne come le lacrime di San Lorenzo, ricordandoci che tra un anno le rivedremo, ma come sempre, diverse, più o meno numerose e luminose, con tracce brevi o incisive, con colori diversi e nelle diverse ore delle notti.
👤 Valter Schemmari ⌚ 6 Settembre 2017 - 08:01 Commentaa-
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Ecco settembre, ma nei nostri ricordi visivi non si sono ancora spenti i rapidi bagliori delle meteoriti che hanno solcato silenziosamente il cielo, illudendoci umanamente che possano essere state segnali di futuri avvenimenti della nostra vita, positivi o negativi. Sino a poco tempo fa era convinzione popolare credere che avvistare una “ stella cadente “ sarebbe stato segno di sventura, oppure di gradite novità, a seconda dell'interpretazione personale.
Ma la scienza ed i nuovi mezzi di informazione hanno permesso di togliere il velo di superstizione appeso su quella convinzione, anche se mi affascina ancora pensare che la breve ma luminosa scia di un meteorite sia presagio di un bene o di un male.
Comunque, per ricordare tempi passati e diversi, Plinio, Rutilio Palladino e Marcello rispettivamente nel Naturalis Historia, nell’Opus agricolturae e ne De medicamenti, collegavano la caduta delle stelle con la scomparsa di calli, verruche e malattie degli occhi; nell’antica Sparta la visione di una stella cadente aveva un significato politico: accadeva che ogni 9 anni i magistrati sorveglianti scrutassero il cielo. L’eventuale caduta di una stella era interpretata come segno sfavorevole degli Dei nei confronti del Re che veniva deposto.
Bello è ricordare che anche nell'antichità, nonostante la mancanza di informazioni scientifiche, le Lacrime di san Lorenzo siano state osservate e descritte in modo mirabile anche da grandi uomini come Dante Alighieri, che ricorre all’immagine delle stelle cadenti per descrivere il repentino sopraggiungere di un’anima, quella dell’antenato Cacciaguida, nel XV Canto del Paradiso: “Quale per li seren tranquilli e puri/ discorre ad ora ad or subito foco,/movendo li occhi che stavan sicuri/ e pare stella che tramuti loco,/ se non che da la parte ond’e’ s’accende/nulla sen perde, ed esso dura poco…”. Quasi una registrazione fotografica d'epoca, diversi secoli prima dell'invenzione della fotocamera !!!!!!
13–08-2017 – Alpe Ompio – 00h 15'- Traccia di bolide perseide nella plaga di cielo tra Cassiopeia e Cigno - Reflex digitale con ob. 16/3,5 e sens. 1600 Iso . Valter Schemmari
Quest'anno il periodo delle lacrime di san Lorenzo è stato meno prolifico di quello dello scorso 2016, poichè nelle notti era presente la fase di luna calante, che illuminava ancora parecchio il cielo, ma essendo un astrofilo di natura stanziale ed abitudinaria, e nonostante le mie condizioni di salute non fossero le migliori, non ho rinunciato a recarmi in altura, all'Alpe Ompio, sopra Verbania, e per alcune ore delle notti a cavallo del 12-13 e del 13-14 Agosto, ho scattato su treppiede fotografico una serie di fotografie con lunga posa, nell'arco di cielo dove sono previste le cadute meteoritiche.
Solo i giorni successivi mi hanno permesso di vedere su schermo quali e quante “ stelle cadenti “ fossero state catturate dall'obiettivo fotografico, e come ogni anno di più, ho riscontrato un incremento di numerose tracce di satelliti artificiali, che ad occhio nudo non si erano viste, e che purtroppo sono in crescendo, portando in confusione le registrazioni di quel tipo. L'esperienza di oltre quattro decenni dedicati al cielo, mi permette di distinguere a primo acchito quale sia la traccia di un meteorite, e quale invece quella di una sonda spaziale o d'altro corpo artificiale posto in orbita terrestre dall'umanità.
A questo proposito mostro nelle due foto seguenti la traccia di un satellite artificiale, che si riconosce per il tratto rettilineo, per la mancanza di colori, brillando di luce solare bianca riflessa, e per la lunga durata, tenendo presente che le due foto susseguenti hanno richiesto ognuna 30 secondi di posa, cosa che sarebbe impossibile nel caso di una “stella cadente “, che percorre visivamente il proprio cielo al massimo nell'arco di pochi secondi.
13–08-2017- Alpe Ompio- 23h 39'/40' -Traccia di satellite artificiale - Valter Schemmari
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San Lorenzo
( Giovanni Pascoli )
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
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E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
Ho voluto omettere la parte centrale della poesia di Pascoli, la più dolorosa della sua vita.
Segue la parte più bella di un'altra poesia, questa volta di autore femminile.
Notte di San Lorenzo
( Alice Costa )
Distesa sul prato
contemplo incantata
la volta stellata.
Nel silenzio della notte
degli astri segue le rotte
mentre sfrecciano affascinanti
lucciole lampeggianti.
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Mi addormento lentamente
mentre m'abbaglia fuggente
un'ultima stella cadente
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