Il corridoio “Genova-Rotterdam”
Mentre Verbania sopravvive con una linea ferroviaria sempre più limitata da riduzione di treni e stazioni, in provincia di Varese approfondiscono le problematiche legate al corridoio “Genova-Rotterdam”, un potenziamento infrastruttura ferroviario, in grado di aumentare flussi di merci e di turismo.
👤 Redazione ⌚ 20 Dicembre 2013 - 09:05 Commentaa-
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Il completamento del corridoio multimodale Italia-Svizzera con le opere necessarie a dare piena operatività al tunnel di base del Gottardo, la cui apertura è prevista nel 2016, può diventare un volano di sviluppo economico, ma anche di salvaguardia ambientale, per tutta l'area trasfrontaliera. Tra tutte le infrastrutture previste, in particolare, l'adeguamento alle nuove necessità della linea Bellinzona-Luino-Gallarate è la chiave di volta. Sono dati significativi quelli emersi questa mattina durante il convegno "La risposta italiana ad Alptransit" promosso dalla Camera di Commercio di Varese e da quella Svizzera per l'Italia nel corso del quale è stato illustrato uno studio condotto dall'Università Bocconi sul possibile impatto per l'intero Nord Italia di quello che è il principale asse di collegamento tra l'area lombarda e i mercati dell'Europa settentrionale. Dopo l'apertura del tunnel di base del Gottardo è stato stimato che il transito via Luino presenterà una pendenza fino al 12 per mille e sarà pertanto l'unica vera ferrovia di pianura sul corridoio Genova-Rotterdam, dove basterà una sola macchina per trainare un treno di 2.000 tonnellate: un'imperdibile occasione per abbattere i costi di trasporto, creando al contempo migliaia di posti di lavoro nella logistica. L'incontro di oggi sarà seguito già lunedì prossimo, 2 dicembre, da un altro convegno a Luino focalizzato sulle opportunità di sviluppo economico e turistico di un'importante area del territorio varesino quale l'Alto Verbano.Per maggiori informazioni è possibile consultare direttamente il documento della Bocconi
http://www.va.camcom.it/files/convegno/Vaghi-Luino%2020131202.pdf Leggi QUI il post completo