Strade Provinciali, utenti e compartecipazione alle spese
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Gruppo Consiliare "La Provincia per il Territorio", riguardante la compartecipazione degli utenti alle spese di istruttoria, di monitoraggio e di controllo in materia di viabilità provinciale.
👤 Redazione ⌚ 2 Febbraio 2017 - 13:01 2 commentia-
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Nei giorni scorsi, anche a seguito dell’incontro avutosi con gli artigiani della Valle Strona, abbiamo presentato al Presidente Costa una interpellanza perché ci vengano chiarite le ragioni sottese al Decreto presidenziale n. 46 del 21.04.2016 (definizione delle tariffe per la compartecipazione degli utenti alle spese di istruttoria, di monitoraggio e di controllo in materia di viabilità provinciale) con cui l’Amministrazione provinciale ha ritenuto doveroso applicare le spese di istruttoria ai procedimenti svolti a richiesta dell’utente e che sono finalizzati ad ottenere concessioni, autorizzazioni, deroghe e altri provvedimenti finali necessari all’esecuzione di attività o allo svolgimento di manifestazioni che interessano le strade provinciali.
In particolare riteniamo che richiedere importi significativi (anche 200 euro al mese per consentire di percorre alcune arterie provinciali) rappresenti un costo insostenibile per i piccoli imprenditori che ancora mantengono attività produttive nelle nostre Valli e che andrebbero per questo incentivati e non penalizzati. Così facendo le piccole imprese sono infatti sottoposte a rischio chiusura e, in tale caso, i territori non solo perderanno occasioni lavorative ma anche significativi introiti dovuti, per esempio, alle addizionali IRPEF sui redditi prodotti che, di certo, sono di gran lunga superiori rispetto a quanto incassato in forza del Decreto presidenziale n. 46.
Crediamo, questo sì doveroso, difendere con forza il principio per cui non devono essere i piccoli imprenditori o i fruitori a pagare o a farsi carico di parte delle spese di una Provincia senza risorse per scelte governative sbagliate – dimostratesi tali alla luce del recente referendum costituzionale che ha confermato le Province nella Carta costituzionale e ha di fatto sconfessato l’impianto della legge 56/2014, meglio nota come Delrio, che ha tolto risorse agli enti lasciando loro le competenze e ha eliminato la possibilità per il popolo di votare direttamente i propri rappresentanti – poiché già penalizzati da una fra le più forti pressioni fiscali d’Europa senza il corrispettivo di adeguati servizi.
Poiché si tratta, come sostenuto anche dalla stessa Provincia, di importi da corrispondersi per “gli oneri sostenuti da parte degli uffici pubblici per prestazioni di attività istruttorie, di monitoraggio e controllo, connessi all’adozione dei provvedimenti”, chiediamo che vada prima di tutto quantificato il costo di ciascun provvedimento sul quale poi individuare la compartecipazione (che, proprio perché tale, deve rappresentare una percentuale del quantum individuato), tenuto conto delle realtà imprenditoriali e della zona di montagna di questa Provincia, con le conseguenti problematiche concorrenziali in cui incorrono le imprese ivi presenti. Diversamente la Provincia anziché favorire lo sviluppo dell’economia locale finisce per essere complice della sua uccisione.
Sarebbe quindi auspicabile, a nostro giudizio, la individuazione di importi di gran lunga inferiori e correlati ai reali costi di istruttoria degli uffici, prevedendo, ad esempio per le autorizzazioni al transito in deroga per le piccole e medie attività commerciali, una durata annuale delle anziché limitata a 30 giorni.
Sul punto abbiamo altresì presentato una mozione al Consiglio provinciale affinché deliberi un atto di indirizzo che ci auspichiamo vada nella direzione che abbiamo esposto.
Contestualmente abbiamo depositato un ordine del giorno sulla Strada Provinciale n. 75 della Valle Cannobina affinché l’Amministrazione provinciale proponga e sostenga in ogni sede il passaggio di questa arteria, che collega due strade statali, ad ANAS anche alla luce dei lavori che prossimamente interesseranno la Strada Statale 337 e ne comporteranno la chiusura per alcuni periodi.
In ragione delle ristrettezze economiche provinciali riteniamo, inoltre, occorra richiedere senza ulteriori ritardi ad ANAS, al Ministero e alla Regione, quale conseguenza della citata chiusura, lo stanziamento di idonei fondi compensativi per il disagio e l’ammaloramento che si verrà a concretizzare sulla S.P. 75, al fine di risolvere le problematiche sopra evidenziate, in particolare l’allargamento nel tratto tra Cursolo e Orasso in Comune di Cursolo Orasso, nonché il consolidamento di versanti, muri di contenimento e il rifacimento di tratti di asfalto, laddove necessari.
I lavori sulla S.S. 337 rappresentano l’unica occasione per ottenere una contropartita di risorse economiche o di interventi strutturali. La Provincia non può permettersi di perderla e deve quindi attivarsi in ogni sede, procedendo fin da subito a convocare un tavolo urgente cui partecipino Provincia, Ministero, ANAS, Regione Piemonte e i Comuni cannobini e vigezzini.
Infine, abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta con cui chiediamo al Presidente Costa di delucidarci sulla Determinazione dirigenziale n. 53/2017 che ha riaperto, fino al 30.01.17, i termini del bando di gara per la concessione ad idonea associazione di pesca dilettantistica delle acque appartenenti al demanio provinciale, originariamente scadenti al 16.01.17. Ciò sulla base di una motivazione (offerta corrispondente ad un periodo di festività e richieste che richiedono anche accordi scritti con altre associazioni piscatorie e valutazioni particolarmente gravose) che non ci convince appieno, tenuto conto che i soggetti ammessi a partecipare erano già stati notiziati con precedente avviso esplorativo ed erano quindi posti nelle condizioni di conoscere le incombenze richieste fin dal mese di ottobre 2016.
Il capogruppo
Luigi Spadone
I Consiglieri
Fabio Basta
Mario Geraci Leggi QUI il post completo