Agenda Digitale: le proposte del PD

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato/proposta del Partito Democratico Verbania riguardante le tematiche che interessano l 'agenda digitale.

  
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Il Partito Democratico apre una  discussione sul tema dell’Agenda Digitale e propone all’Amministrazione alcuni  obiettivi coerenti con le attuali esigenze della città, perchè trovino adeguato spazio nel Bilancio di Previsione del 2017.
All’interno di uno degli ultimi contributi pubblicati su Verbaniasettanta , Oscar Badoino ha cercato di illustrare, secondo il suo punto di vista, uno dei temi più complessi e allo stesso tempo attuali che interessano la vita della città, stimolando un dibattito politico  che auspichiamo possa trovare ulteriore seguito.

L’Agenda Digitale, descritta  come “ metodo per far sì che cittadini e istituzioni collaborino allo sviluppo di un territorio tramite obiettivi e tecnologie comuni” può essere considerata una delle  condizioni favorevoli per  creare innovazioni all’interno del   tessuto socio-economico locale.

Se di metodo parliamo, alla politica va affidato  il compito di portare avanti un’azione che si articoli su tre piani. In primo luogo contribuendo a diffondere nella cittadinanza  conoscenza e consapevolezza  delle reali possibilità di migliorare  molti servizi collettivi attraverso applicazione di tecnologia digitale; in secondo luogo  promuovendo un rinnovamento delle competenze della pubblica amministrazione che dovrà sempre di più aggiornare e saper gestire con la nuova tecnologia le procedure che permettono il funzionamento delle istituzioni; in terzo luogo procedendo in modo pragmatico e progressivo ad individuare gli obiettivi  che possono produrre un’ innovazione digitale all’interno della città.

Come Partito Democratico abbiamo aperto una  discussione interna sul tema e oggi possiamo pensare di proporre all’Amministrazione alcuni  obiettivi che ci sembrano coerenti con le attuali esigenze della città.

Vediamo quali azioni possiamo mettere in atto per iniziare questo metodo virtuoso:
Il Wifi Pubblico, come detto anche nell’articolo proposto da Oscar Badoino, è una delle esigenze primarie per gli Italiani (fonte Istat). Verbania, durante la fase dell’Amministrazione Zanotti, fece un buon intervento sul tema, ma col passare degli anni, con il miglioramento delle tecnologie e con la crescita sia della richiesta sia delle offerte che potremmo dare a cittadini e turisti, l’attuale nostra infrastruttura di WIFI risulta “rallentata” e abbastanza complessa nel suo utilizzo.
Se vogliamo che i cittadini utilizzino in maniera semplice le reti wifi pubbliche, se vogliamo migliorare i servizi da mettere a disposizione dei turisti, dobbiamo immaginare un’implementazione e una semplificazione nell’utilizzo del wifi pubblico. Ecco perché pensiamo che nel 2017 sia importante investire almeno 25.000 euro per il miglioramento e la semplificazione del nostro Wi-fi. Senza dimenticare che questo permetterebbe anche una potenziale “economia a cascata” (più wifi, maggiori occasioni per le realtà commerciali di ottenere visibilità con i turisti che sono fisicamente a Verbania).

Le infrastrutture sono uno dei pilastri dell’Agenda Digitale: è importante avere fibra posata, fibra accesa e fibra pubblica. Senza questa infrastruttura non si può essere attrattivi verso le realtà imprenditoriali, non si possono valorizzare le eccellenze scolastiche (sempre maggiore è la richiesta di Banda da parte dello scuole), non si possono offrire servizi ai cittadini (ottemperando alla legge) e ai turisti.  A Verbania peraltro non manca molto perché si possa avere un’infrastruttura funzionante secondo quanto detto sopra.

Per questo motivo crediamo importante investire una certa cifra, dell’ordine indicativo di alcune decine di migliaia di euro per l’unione delle diverse linee di fibra già oggi esistenti, permettendoci di avere una rete che in prima battuta valorizzi gli edifici di proprietà pubblica e i cui costi siano a carico della collettività (ad esempio i canoni internet delle scuole), e in seconda battuta metta a disposizione questa infrastruttura perché sia valorizzata dalle realtà turistiche e diventi attrattiva per quelle imprenditoriali.

La consapevolezza politica è la base per approcciare il metodo dell’Agenda Digitale, ma dobbiamo anche renderci conto che a livello di competenze – sia come politici, sia come funzionari, sia come tessuto imprenditoriale, sia come singoli  cittadini – siamo poco aggiornati. Ed essere in ritardo nelle competenze diventa un freno che potrebbe peggiorare il nostro gap su questi temi.

I workshop, come tra l’altro propone Oscar Badoino, possono essere uno strumento adeguato per una crescita delle competenze. E’ importante che sia coinvolto in questi workshop il maggior numero di persone interessate, dai funzionari ai politici, ai cittadini, fino alle associazioni di categoria, ai professionisti, pensando anche al mondo della scuola. Crediamo dunque che mettere a disposizione risorse per promuovere specifici momenti di approfondimento con specialisti qualificati sia assolutamente importante.

Inoltre possiamo prendere come riferimento alcuni esempi del passato che anche a Verbania sono stati importanti per cambiare l’approccio su alcune tematiche. Pensiamo agli anni ’90, quando per valorizzare e spiegare la raccolta differenziata vennero coinvolti molti giovani che andarono porta a porta a consegnare i primi “contenitori” e soprattutto a spiegare le modalità del servizio e le ragioni di questo cambiamento. A nostro avviso sarebbe una prassi virtuosa immaginare qualcosa di simile per far crescere “l’alfabetizzazione digitale” dei cittadini di Verbania, coinvolgendo i giovani come “alfabetizzatori digitali”  creando così un legame più stretto tra tessuto civico e agenda digitale. Si tratta di immaginare un percorso che possa formare i ragazzi, permettendo loro di diventare “alfabetizzatori digitali”. Anche in questo caso, un investimento di un paio di migliaia di euro ci darebbe la possibilità d’iniziare questo percorso, creando da una parte un piccolo circolo virtuoso economico che coinvolga i ragazzi e dall’altra  consenta d’impiantare il seme della digitalizzazione come un’occasione di crescita.

L’Attuazione dell’agenda digitale deve anche essere un metodo per migliorare la Pubblica amministrazione, non solo a livello operativo ma anche a livello logistico-economico; si tenga conto che attualmente il Comune di Verbania spende delle cifre importanti  per tutta la telefonia su linee standard.
Con un investimento di 15.000 euro tutta la fonia degli edifici comunali passerebbe al digitale, con un conseguente risparmio nei costi annui di almeno il 30% .

Spesso quando si parla di Pubblica Amministrazione vengono in mente immagini d’infinite attese e file davanti a sportelli con pochi operatori. Spesso si fanno file anche solo per chiedere delle informazioni, perché non è detto che in quel momento il cittadino abbia bisogno di un servizio specifico.

L’Agenda digitale ovviamente vuole migliorare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione, dando al cittadino la possibilità di accedere ai servizi anche da casa; inoltre la valorizzazione degli OpenData e la creazione di un piano regolatore ad hoc permetterebbe sia un aggiornamento costante delle informazioni, sia la possibilità di creare portali e servizi che possano creare un rapporto virtuoso tra PA e Cittadino. Anche in questo caso crediamo che un investimento di altre poche decine di migliaia di euro sia importante.

Quante volte si sente parlare di “città intelligenti”? E cosa intendiamo con il termine “smart cities”? In estrema sintesi dovrebbero essere città che semplificano le vita di coloro che le abitano e le visitano. Semplificazione che avviene anche tramite strumenti come Internet delle Cose, illuminazione intelligente, sensori ai parcheggi, possibilità di pagare le soste tramite app, etc etc. Per immaginare Verbania come una Smart cities sono necessari due  filoni d’investimento
Nel 2017 un approfondimento e un’analisi del territorio, per realizzare uno “smart cities master plan” , con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni di categoria, il cui investimento è immaginabile nell’ordine di un paio di migliaia di euro
Nel 2018 un investimento concreto per la realizzazione di una smart city di alcune altre decine di migliaia.

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In sintesi riteniamo che gli investimenti dell’Amministrazione sull’agenda digitale e sulla città Smart possano essere indicativamente i seguenti;
Unione delle fibre: 25/30.000 euro
WiFi pubblico: 25/30.000 euro
Alfabetizzazione digitale: 20/25.000 euro
Valorizzazione Opendata e Piano Regolatore Digitale: 40/50.000 euro
Smart Cities Master Plan 2017: 20/25.000 euro
Smart Cities 2018 investimenti concreti: 50/60.000 euro
Totale investimento 2017-2018 : 180/220.000 euro

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Crediamo che i riferimenti sopra esposti debbano essere intesi come elementi di proposta che come amministratori del Partito Democratico vogliamo mettere a disposizione per orientare un’azione che miri a soddisfare alcuni dei bisogni della comunità attraverso l’Agenda Digitale. Allo stesso tempo, riteniamo di poter  contribuire a rinnovare un dibattito politico su un tema  in questa fase centrale.
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