Artigiani: 2011 da dimenticare
Sono 11mila le imprese artigiane piemontesi che hanno chiuso i battenti nel 2011, bruciando all'incirca 18mila posti di lavoro e facendo registrare per la prima volta un saldo negativo.
👤 WebMaster ⌚ 25 Maggio 2012 - 00:00 Commentaa-
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Chiusure che hanno tutte (o quasi) la stessa motivazione: la difficoltà (o meglio, l'impossibilità) di incassare i pagamenti. E se si aggiungono le difficoltà provocate dalla morsa creditizia e dal calo significativo del fatturato, il risultato non può che peggiorare.
La poco invidiabile classifica delle chiusure (secondo i dati del sistema informativo dell'artigianato della Regione) è guidata ovviamente da Torino, dove hanno abbassato la serranda 5.251 imprese, seguita dalle 1.284 di Cuneo e dalle 1.003 di Alessandria.
Poi ci sono Novara (956), Asti (537), Biella (477), Vercelli (368) e il Verbano- Cusio-Ossola (344). Per questo motivo, oggi, le imprese consegneranno ai prefetti in tutte le province piemontesi e al governatore Roberto Cota le chiavi delle loro imprese. Confartigianato, Cna e Casartigiani del Piemonte chiedono concretezza e azioni straordinarie per uscire dalla crisi e dare una speranza alle imprese e ai loro dipendenti.
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