VerbaniaBau: Il cane in passeggiata
Il cane in passeggiata: impronte di danze sulla sabbia. In fondo è molto più semplice, spontaneo, istintivo, mettere da parte gli esercizi addestrativi e le aspettative per immergersi nel concetto di co-esistenza animale: ascoltarsi ed ascoltare il contesto, immaginare giochi avventurosi, concedersi spazi e tempi, essere possibilisti, contaminarsi nelle esperienze in continuo co-apprendimento, rompendo gli schemi per giungere al Dialogo...
Stamane, andarsene liberamente insieme a zonzo nell'aria fredda che risveglia i sensi e suscita sogni, saltare le pozzanghere e i rigagnoli lasciati dalla pioggia insistente di queste giornate di fine novembre, cercare risposte osservandovi avanzare fieri, nasi a terra, nasi nel vento, gli sguardi puntati nella stessa direzione, orecchie su, orecchie giù, zampe e piedi che lasciano impronte, tutti impegnati ad esplorare, viaggiando uniti, in silenzio...
Così siamo giunti in riva al lago, là dove le tumultuose acque del fiume si uniscono alle più quietate acque lacustri. Abbiamo indugiato nell’ascolto dei suoni: le grida dei gabbiani in volo, lo sciacquio delle onde sulle pietre, il fruscio degli arbusti, un latrato lontano, i motori in partenza del traghetto e la voce dell’altoparlante …
Abbiamo guardato con altri occhi, i vostri e i nostri amalgamati, dedicandoci del Tempo, lasciandoci guidare dai nostri stessi passi, dai nostri sensi e dalle nostre fantasie, condividendo schegge di vita che diventano rocce fondanti.
Ci siamo dedicati ad un nuovo gioco: la ricerca di orme fissate dal freddo notturno nel terreno imbevuto di pioggia, impronte nella sabbia: le vostre zampe, i nostri piedi, sono poesia di sentieri percorsi e di sentieri cambiati, sentieri nascosti e cercati, sentieri di fango e di foglie e di legni, di sabbia e di sassi, di peli e di piume, di profumi antichi ritrovati, di sogni estatici calpestati per essere vissuti e condivisi, suole di speranze coraggiose e di sorprese che ci attendono dietro l’angolo.
Per raggiungere il sentiero nel bosco abbiamo attraversato le limacciose paludi al di là del ponte; ci siamo impantanati nelle sabbie mobili, piedi e zampe sprofondate nel fango appiccicoso; abbiamo incontrato il "lupo della steppa"; ci siamo nascosti fra i rovi infreddoliti e secchi, per ammirare stupiti, incantati, affascinati, il passaggio di Mamma Gatta con i suoi cuccioli, uno dietro l'altro, in una leggerezza di sogno nei loro salti ancora impacciati, verso la collina davanti al lago, un rifugio sicuro.
In una ragnatela emozionale e cognitiva, uniti negli stessi Valori Etici e nelle nostre singole Individualità, praticando l’Alterità nelle esperienze condivise, insieme Non Umani e Umani avanziamo in Apprendimento verso il Cambiamento e la Crescita Personale, liberi di esprimerci senza condizionamenti, innamorati della Vita.
Riferimento bibliografico: Ted Kerasote, La porta di Merle. Lezioni di vita da un cane libero pensatore, Corbaccio 2009.
Dott.ssa Francesca Paleari
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