La stampa clandestina
Impaginare giornali per cambiare il mondo
👤 Redazione ⌚ 12 Novembre 2013 - 16:50 Commentaa-
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In occasione del Settantesimo anniversario della Resistenza, per ricordare il centenario dalla nascita di Albe Steiner, l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania, gli Istituti Storici della Resistenza di Novara e di Vercelli-Biella, il Consiglio Regionale del Piemonte (Comitato Resistenza/Costituzione) con il patrocinio degli Archivi storici del Politecnico di Milano (Archivio Albe e Lica Steiner) e del Miur - Ufficio scolastico territoriale del VCO, organizzano la mostra di giornali clandestini “Impaginare giornali per cambiare il mondo”. La mostra è dedicata ad Albe Steiner, grafico di fama internazionale, che ha dato insieme alla moglie Lica un importantissimo contributo alla Resistenza e alla stampa clandestina, stimolando i gruppi partigiani con i suoi consigli tecnici e con le sue geniali iniziative a pubblicare e distribuire giornali, fogli, manifesti. L’evento sarà inaugurato il 15 novembre: una conferenza di riflessione attorno ai temi della comunicazione politica e sociale (vi partecipano studiosi ed esperti) introdurrà l’argomento, per poi lasciare spazi e strumenti a disposizione dei visitatori.
A partire dal 15 novembre, per un mese, secondo gli orari di apertura della Casa, sarà possibile godere di un’occasione unica: l’esposizione in originale dei più importanti esemplari di stampa resistenziale clandestina conservati negli archivi dei due Istituti, che hanno reso disponibile agli studiosi gratuitamente questo preziosissimo patrimonio sul sito www.giornaliallamacchia.isrn.it, finora l’unico archivio on-
line da cui è possibile consultare, interrogare e persino stampare copie degli esemplari, riprodotti attraverso scansioni ad alta definizione.
A livello locale, è la prima volta, e forse l’ultima, che i giornali clandestini – ormai esemplari già intaccati dal tempo, da preservare e proteggere e quindi presto non più disponibili alla consultazione diretta – sono stati radunati e esposti al pubblico in originale. La mostra propone fogli partigiani, giornali politici e murali, i periodici della Repubblica dell’Ossola e i numeri unici pubblicati nel dopoguerra in occasione dei vari anniversari legati al periodo resistenziale. Semplici fogli dattiloscritti, qualche volta persino scritti a mano, veline, stampe di vario formato su carta allora quasi introvabile, restituiscono al visitatore un emozionante percorso a ritroso nella faticosa lotta per la libertà di stampa.
Un ottimo modo per conoscere da vicino un periodo storico critico come la Resistenza, così importante per la nostra storia democratica: osservando direttamente quelle stesse fonti su cui i partigiani hanno sperimentato la libertà per cui combattevano.
Abituati oggi a un flusso ininterrotto di informazioni che ci sommergono da ogni parte, rendendoci quasi insensibili e indifferenti ad esse, è questa un’occasione importante per riavvicinarci a quando fare informazione era difficoltà, rischio, la vera sfida al regime, e rimaneva uno strumento insostituibile per educare se stessi e un popolo alla partecipazione democratica e consapevole.
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