VerbaniaBau: Benessere fisico e benessere mentale

Benessere fisico e benessere mentale: verso il concetto di Qualità di Vita. Come compagni umani degli animali non umani che con noi partecipano alla vita, abbiamo la Responsabilità Etica di favorire situazioni di benessere sia fisico che mentale.

  
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Il benessere fisico è dato dal soddisfacimento dei bisogni primari fisiologici del cane, cioè quelli legati alla sopravvivenza del corpo: la fame e la sete, il poter vivere ad una temperatura appropriata, la salute, l’assenza di inquinamento ambientale ed acustico, il movimento fisico, la qualità del sonno.

E’ evidente come le disattenzioni in questo senso possano essere causa di malessere: soffrire la fame o la sete, avere freddo o caldo, fare poco esercizio fisico e mentale, non avere contatti diretti con il mondo circostante … sono tutte situazioni portatrici di disagio, inquietudine, sofferenza.

Può essere causa di frustrazione anche essere esposti a forti rumori, a rumori imprevedibili. Ancora, il cane ha bisogno di un suo spazio all'interno della casa,spazio dove riposare, dove viversi al sicuro, insieme.

Al di là di questi aspetti ampiamente evidenti e, quasi, dati per scontati, esiste una realtà molto più sottile, velata, non visibile, spesso non valutata, riferita al benessere mentale: il soddisfacimento delle “voglie”, delle esigenze etologiche specifiche di specie e di quel soggetto in particolare.

In tal senso, il benessere è strettamente connesso a quelle condizioni di vita che soddisfano: la libertà di scelta nella partecipazione all’interazione con l’altro, umano/non umano; la possibilità di espressione di sé; l’armonia di un contesto predisposto all’ascolto cognitivo; la relazione di fiducia; la percezione consapevole del “qui ed ora”; la condivisione delle esperienze e delle avventure contaminanti; la garanzia di una vita sociale e relazionale con altri simili; il riconoscimento di risorse e competenze diverse ed arricchenti.

Il benessere mentale è lo spazio/tempo di godersi l’Avventura, uno spazio indefinito, vario, ricco di opportunità dove fare belle e piacevoli passeggiate condivise, lo spazio dei tanti odori, delle nuove scoperte, delle domande, lo spazio delle esperienze percettive, lo spazio degli incontri reali e/o immaginari, lo spazio dei ricordi, lo spazio dei desideri, lo spazio appagante di intensi piaceri da assaporare.

Riferimento bibliografico: José Schoorl, Il cavallo cognitivo - incontro con José Schoorl, https://www.youtube.com/watch?v=vTUiDEqoG7A (20/11/2016)
Dott. Claudio Conti
Dott.ssa Francesca Paleari Leggi QUI il post completo