"Resilienza. Ti cambia, si narra" a BookCity Milano
Resilienza. Ti cambia, si narra. 20 Novembre ore 14 presso Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri Aula Magna Via Santa Marta, 18 in collaborazione con chiarelettere neo-edizioni-logo. Dal racconto di chi ha scritto e ha parlato di piccole vittorie quotidiane, di cambiamento, di rinascita. Tre splendide storie in un unico incontro
👤 Redazione ⌚ 4 Novembre 2016 - 15:25 Commentaa-
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A cura di ZEST Letteratura Sostenibile. Modera l’incontro Antonia Santopietro.
Intervengono
Elena Sacco autrice di Siamo liberi (Chiarelettere 2015)
Nata a Milano, il 15 aprile 1960, da genitori siciliani. Dice di sé: “Ho una testa e un cuore milanese, a corredo di un’anima siciliana“. Audodidatta convinta, alla fine degli anni ’80 ha iniziato ad occuparsi di comunicazione, e giovanissima fonda la propria agenzia di pubblicità gestendo le attività di importanti multinazionali italiane e internazionali. La passione innata per la lettura e la scrittura diventano così strumenti fondamentali alla sua attività di copywriter e di strategic planner di piani di comunicazione.
Nel ’97, a bordo di una barca a vela di 12 metri, insieme al suo compagno, alla figlia Nicole di 7 anni e al bebé Jonathan di pochi giorni di vita, ha intrapreso il giro del mondo in barca a vela, in un viaggio durato 7 anni. Rientrata in Italia alla fine del 2003 ha continuato ad occuparsi di strategie di posizionamento e comunicazione d’Impresa, realizzazione eventi e gestione dell’immagine di Testimonial e Talent. Nell’ottobre 2015, dopo 12 anni dal rientro in Italia, è uscito per Chiarelettere il libro Siamo Liberi, che narra il viaggio a vela intorno al mondo e i 10 anni che hanno caratterizzato il complesso percorso del rientro a Milano.
Ha una passione vera e profonda per i principi di Sostenibilità e Resilienza ed è attualmente impegnata ad inserire le sue riflessioni di viaggio, e di vita, in contesti di formazione per il management.
Otello Marcacci autore di Sfida all’Ok Dakar (Neo. Edizioni 2016)
Nato a Grosseto, una laurea in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di Siena, numerosi corsi di specializzazione post laurea. Ho lavorato per dieci anni in Banca Commerciale poi una mattina mi sono guardato intorno e ho visto tanti zombie intorno a me. E ho pensato: ma allora sono anche io come loro! E così mi sono licenziato, perdendo contemporaneamente lo status di orgoglio di babbo e mamma, di carrierista. Ho fatto poi il consulente finanziario, il venditore, il musicista, l’accattone (no, quello no, ma ci sono andato vicino). Poi ho deciso con mio fratello e un altro amico che era l’ora di finirla di far arricchire gli altri e abbiamo cominciato a fare noi impresa. Siamo riusciti a passare attraverso le grandi crisi del 2008, 2012 e 2014, ammaccati, molto ammaccati, ma ancora vivi. Una specie di miracolo. Chi l’ha detto che Dio non esiste? (una volta mi è pure apparso in sogno e mi ha fatto i complimenti: “Bravo, scrivi quasi, ho detto quasi eh, come me!”). Ho pubblicato con Neo Edizioni Sfida all’Ok Dakar (2016), Gobbi come i Pirenei (2011), Il ritmo del silenzio (Edizioni della Sera, 2012) e La lotteria (Officine Editoriali, 2013).
Francesca Maria Montemagno
Nata nel 1975. Rinata nel 2008. Una resiliente felice che colleziona matite (colorate) e rane. Coltiva fiori e piccole gioie. Tra un cambiamento e l’altro prova a far comprendere che la forza della resilienza è gentile.
Studi giuridici, una passione tramutata in lavoro per la comunicazione e le relazioni, per la sostenibilità e per il digitale come opportunità di crescita, e non solo come leva tecnologica
Dopo un percorso aziendale come manager nell’area comunicazione e marketing decide di intraprendere un progetto tutto suo (e dei suoi soci): supporta le aziende nella trasformazione digitale, soffermandosi sugli aspetti culturali e sulla crescita delle persone in questo momento di profondo cambiamento organizzativo.
Da settembre collabora con l’Assessorato alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data del Comune di Milano. L’integrazione e l’inclusione alla base del suo impegno nel non profit con Pari o Dispare (di cui è vice presidente) e con Oxfam Italia. Su twitter la chiamano @lamontedoc.
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