“L’acqua è di tutti, non mangiamone troppa”

Prenderà il via il 4 novembre la campagna di sensibilizzazione voluta da Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta intitolata “L’acqua è di tutti, non mangiamone troppa”.

  
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Si inizierà con nove eventi (a cui parteciperanno personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport) in altrettante scuole collocate in ciascuna provincia piemontese e sul territorio valdostano.

La campagna, rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado, coinvolgerà, con la partecipazione degli esperti delle Associazioni dei consumatori, tra il 4 novembre 2016 e il 22 aprile 2017, quasi 150 istituti scolastici piemontesi e valdostani, individuati con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e della Sovraintendenza agli Studi valdostana.

L’appuntamento per la zona del Verbano Cusio Ossola è presso l'Istituto comprensivo Verbania - Intra Via Rosmini,6 – Verbania
alle ore 8,30 venerdì 4 novembre 2016.

Parteciperanno all'evento:
Massimo Mattioli Comandante Provinciale del Verbano Cusio Ossola del Corpo Forestale dello Stato
Michela Rogora Ricercatrice del CNR Istituto per lo studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza
Valentina Greggio Campionessa Mondiale di sci di velocità
Monica Bocci Attività di educazione al consumo per novacoo

Regione Piemonte e Regione Autonoma Valle d’Aosta affrontano, nell’ambito del progetto di contrasto agli sprechi alimentari “Una Buona Occasione”, il tema dell’eccessivo consumo d’acqua legato alle nostre abitudini alimentari. In Italia, ciascuno di noi consuma mediamente, aprendo i rubinetti di casa, 252 litri di acqua al giorno. Tanti? Pochi? Nulla, se si considera che ne consumiamo, ogni giorno, altri 6048 in modo “invisibile”, acquistando cioè beni che per essere prodotti hanno complessivamente richiesto quella quantità d’acqua.

Lo spreco di cibo è una causa primaria dell’esagerato prelievo di risorse idriche nella filiera agroalimentare. Contrastare lo spreco e ridurre nell’alimentazione l’impronta idrica (volume totale di risorse idriche necessarie a produrre beni e servizi) sono entrambi aspetti irrinunciabili di un nuovo e “sostenibile” rapporto col cibo.

Ecco altri dati, l’89% della nostra impronta idrica è relativa al consumo di prodotti agricoli e solo il 7% è imputabile ai prodotti industriali; quasi la metà dell’impronta idrica in Italia è inoltre legata al consumo di prodotti di origine animale (di gran lunga più idrovori di quelli vegetali).

Questi numeri, per molti versi sorprendenti, collocano il nostro Paese ai primi posti nel mondo quanto a consumi d’acqua, al di sopra della media UE e subito dopo gli Stati Uniti. Siamo anche ai primi posti nel mondo nella classifica degli importatori netti di acqua virtuale, vale a dire che rispetto all’acqua contenuta nei prodotti agricoli che esportiamo, ce n’é molta di più in quelli che importiamo (spesso da Paesi in grave carenza idrica).

La crisi idrica, se non efficacemente contrastata, rappresenterà secondo organismi internazionali (World Economic Forum – UNESCO – FAO) uno dei “global risk” più gravi per il futuro prossimo, molto più grave di guerre, fenomeni migratori, carestie, etc..

Per la campagna di sensibilizzazione “L’acqua è di tutti, non mangiamone troppa” sono stati appositamente prodotti un video musicale del rapper Rayden, un cartoon realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino e un educational multimediale, che possono essere consultati alla pagina (www.unabuonaoccasione.it/it/scuola/educational-e-non-solo).

Sul portale www.unabuonaoccasione.it è stata aggiunta la sezione Acqua (www.unabuonaoccasione.it/it/acqua/h2o) ed è stata aggiornata l’applicazione UBO-App (www.unabuonaoccasione.it/it/app) inserendo il calcolo dell’impronta idrica di più di 500 alimenti.
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