La Giunta Provinciale a Vignone
Nuova giunta sul territorio per l’esecutivo provinciale che si è riunita nel pomeriggio di mercoledì 9 maggio a Vignone. Accompagnati dal Sindaco Magda Verazzi, Presidente e Assessori hanno visitato la scuola per l’infanzia e quella elementare.
👤 WebMaster ⌚ 10 Maggio 2012 - 18:54 Commentaa-
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I bambini hanno così avuto modo di porre agli amministratori numerose domande sul loro ruolo e lavoro.
“Ritengo sia stato un modo simpatico e fuori dagli schemi per avvicinare i più piccoli alle istituzioni e li abbiamo visti molto partecipi e interessati. Alcune domande sono state molto mirate, risultato del programma di educazione alla cittadinanza svolto dalle insegnanti di questa nostra scuola che registra un buonissimo livello di iscrizioni e dove finora non c’è stato il bisogno di creare pluriclassi” ha evidenziato Verazzi.
L’incontro con l’Amministrazione di Vignone è proseguito in Municipio dove la Sindaco ha comunicato come sia a buon punto la variazione di destinazione urbanistica per villa Wiget, di proprietà provinciale. Una struttura da tempo inutilizzata, frutto di un lascito alla Provincia ancor prima che si staccasse da quella di Novara, e in passato casa di cura per anziani e colonia per disabili. Un uso non più attuabile e sostenibile secondo le normative in vigore: da qui la scelta di metterla in vendita con un’asta per recuperare – in tempi di necessità finanziaria – risorse.
Il Presidente Nobili ha altresì informato che nelle prossime settimane vi sarà un incontro tra Amministrazione Provinciale e Comunale con Don Gino Rigoldi, commissario della Fondazione CARIPLO, per valutare le possibilità di realizzazione a Vignone di un progetto di ‘housing sociale’. “Un’iniziativa innovativa per la nostra Provincia: si tratterebbe infatti di dare una soluzione abitativa a condizioni agevolate a una famiglia che insieme gestirebbe il bed and breakfast annesso” spiega il Presidente Nobili.
Verazzi si è poi soffermata nell’illustrare alla giunta provinciale l’adesione – votata all’unanimità dal consiglio comunale – al progetto nazionale ed europeo ‘Città del Bio’: una rete di enti locali che operano per promuovere stili di vita in armonia con la natura orientando i cittadini a un consumo consapevole, indirizzando la produzione agricola verso standard di qualità e valorizzando il territorio nel suo insieme e in tutti i suoi aspetti. “La spinta ad abbracciare questo progetto ci arriva da giovani residenti, interessati a rilevare appezzamenti di proprietà comunale oggi incolti per farne frutteti. Una filosofia – evidenzia il Sindaco di Vignone – in cui il paese si riconosce. La volontà è anche quella di favorire il recupero del patrimonio edilizio dei nuclei storici per attuare una ricettività da ‘albergo diffuso”.
“In Svizzera l’agricoltura biologica ha avuto in pochi anni una crescita nell’apprezzamento dei consumatori del 30%, e anche dalle nostre parti riscontra un notevole interesse. La riprova è l’attività del primo sportello per l’agricoltura bio, inserito in un circuito nazionale, aperto nel VCO a Crevoladossola. Il prossimo passo – ha spiegato l’Assessore Provinciale Germano Bendotti – è verificare le possibilità di ottenere fondi agganciandosi a misure del PSR, il piano di sviluppo rurale gestito dalla Regione che mette a disposizione anche risorse comunitarie”.
All’incontro con la Giunta Provinciale hanno partecipato anche alcune associazioni di Vignone e Frazioni, tra cui La Degagna. La sua presidente, Maria Cerutti, ha richiamato l’attenzione sul lavoro associativo di tutela del complesso monumentale di San Martino e del contesto ambientale circostante. Condivisione dunque del progetto comunale di recupero a fini agricoli di terreni. Dagli amministratori la conferma di come il PRG comunale, e il Piano Territoriale Provinciale, attorno al sito artistico di San Martino, prevedano una ‘cintura’ verde. Sempre la Sindaco ha ricordato come la Rotonda – parte architettonica di grande valore all’interno del complesso monumentale – sarà oggetto di un importante intervento conservativo sostenuto dai Comuni di Vignone e Arizzano, Provincia e Fondazione Comunitaria del VCO.
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