Spi Cgil del Vco sulle minacce ai segretari

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato stampa di Spi Cgil del Vco a firma del segretario Bruno Lo Duca, sulla vicenda delle minacce ricevute dai segretari regionali dei sindacati edili, legate al progetto TAV.

Il recente atto intimidatorio verso i 3 segretari regionali dei sindacati edili di Cgil-Cisl-Uil costituisce un'azione molto grave, che nulla a che fare con il dissenso e la lotta delle popolazioni della Val Susa contro il progetto della TAV Torino-Lione.

Al contrario, prende a pretesto una soluzione controversa per scopi assolutamente contrari al confronto democratico, per quanto aspro.

Non conosciamo ancora la vera natura di questo atto criminoso, ma l'escalation di una simile "guerra antipopolare" deve fare alzare a tutti il livello di guardia rispetto ai rischi che presenta.

Ciò significa che nessuno deve cadere nella trappola di "alzare il tiro" e che le istituzioni per prime devono sapere e volere mantenere un dialogo il più possibile costruttivo e leale con le popolazioni, che non concordano con l'opera in costruzione e che vedono nei lavori intrapresi un pericolo per la salute delle persone, per la salvaguardia dell'ambiente, per il contrasto alle infiltrazioni mafiose.

Gli impegni internazionali assunti e le occasioni di lavoro che si creano in questa pesante situazione di crisi, che il Paese attraversa, sono importanti, ma non possono MAI fare venire meno il confronto democratico tra idee diverse.

Ascoltare le ragioni di chi vive la propria realtà resta SEMPRE l'imperativo a cui ispirare l'azione di governo, al fine di realizzare soluzioni condivise e controllo sull'iter dei lavori.

Il direttivo dello Spi Cgil del Vco intravvede in questo strumento l'unica vera possibilità di contrastare i rischi di un conflitto estraneo agli interessi delle persone, che rimanda a un periodo buio della nostra storia nazionale, che non vogliamo vedere ripetere.

Agli amici e ai compagni sindacalisti minacciati va tutta la nostra solidarietà umana e il nostro impegno per evitare la deriva sociale. Leggi QUI il post completo