Spazio Bimbi: Come parlare di terrorismo ai bambini

Ogni giorno i media ci espongono a storie, fatti e immagini la cui ferocia e disumanità rende costernato e intimorito anche il più sicuro tra gli adulti. Come fare dunque a proteggere i bambini e a farli sentire al sicuro quando noi siamo i primi ad essere spaventati?

  
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Giornali, telegiornali, radio, programmi tv ci mostrano quotidianamente sconvolgenti notizie provenienti da ogni parte del mondo e sempre più di frequente le notizie giungono proprio da dietro l’angolo.


Evitare che tali notizie giungano alle orecchie dei nostri bambini non è sempre possibile; dai media, dai compagni o dai racconti degli adulti è inevitabile che frammenti di notizie giungano anche a loro e che essi colgano anche il senso di minaccia e di impotenza vissuto dagli adulti e dalle figure di riferimento.

Ecco alcune accortezze da seguire nell’affrontare tali tematiche con i più piccoli:

Chiediamo ai bambini che cosa sanno; i bambini quando non sono informati sui fatti reali si creano delle fantasie, è importante capire cosa ci sia di vero in tali fantasie e rispondere alle loro domande.

Ascoltare i loro timori e accogliere le loro emozioni. Spiegate ai vostri bambini che è normale provare emozioni di paura, che è un’emozione che provano anche i grandi ma che possono stare tranquilli. È importante fargli sentire che siamo sicuri e che non abbiamo perso il senso del controllo.

Spiegare ai bambini che tali fatti non avvengono tutti i giorni e che se in un determinato luogo o contesto si sono verificati non significa che avverrà sempre e che determinati luoghi o contesti andranno evitati. Se ad esempio avviene un attentato in una stazione non significa che le stazioni siano un luogo pericoloso.

Evitare di sottoporre i bambini ad immagini e racconti troppo cruenti.

Insegnare ai bambini a non aver paura delle diversità. I bambini di oggi crescono in città, scuole, classi multietniche. È importante non trasmettere messaggi sbagliati e insegnare a rispettare il diverso e a capire che le diversità di credenze e religione non sono i veri motivi alla base della violenza.

Continuare a vivere la vita di tutti i giorni, non abbandonare le proprie routine e trasmettere l’idea che il mondo è ancora un posto buono e sicuro in cui vivere. Non trasmettere il messaggio che non sia più possibile viaggiare ed esplorare il mondo perché si tratta un luogo pericoloso.

È compito dell’adulto trasmettere ai bambini un senso di fiducia e di speranza per il futuro.

Dott.ssa Greta Nicolini – Psicologa
La Girandola – Spazio Psicoeducativo
lagirandola.spe@outlook.it

(Per chi fosse interessato ad approfondire il presente argomento è uscito in Italia il libro “Parlare di ISIS ai bambini” di Alberto Pellai, Edgar Morin, Marco Montanari e Riccardo Mazzeo)
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