“Compromessi i servizi di chi vive nella provincia italiana”
La Conferenza Stato Città attesta: 40 Province in squilibrio per tagli Legge stabilità. L'Upi (Unione Province Italiane) in un comunicato che riportiamo dichiara: “Compromessi i servizi di chi vive nella provincia italiana”.
👤 Redazione ⌚ 4 Luglio 2016 - 14:01 Commentaa-
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Secondo i dati forniti dal Governo oggi in Conferenza Stato Città sono 40 su 74 – 2 sono già in dissesto - le Province in squilibrio a causa dei tagli imposti dalla Legge di stabilità 2015. In totale, solo per coprire la spesa inderogabile – stipendi del personale, mutui e contributi allo stato – secondo il Governo mancano all’appello 123 milioni. Ma lo squilibrio è ben maggiore visto che gli Enti di Area Vasta, oltre a pagare stipendi, svolgono funzioni essenziali, prime fra tutti garantire la sicurezza di 130 mila chilometri di strade e rendere accessibili, agibili e sicure le oltre 5000 scuole superiori italiane.
Questa la situazione drammatica ed emergenziale che oggi il Governo ha portato in Conferenza Stato Città, depositando le tabelle di riparto per singolo ente dei 650 milioni di tagli imposti alle Province dalla Legge di Stabilità 2015.
“Una situazione – ha sottolineato la delegazione dell’Ufficio di Presidenza Upi al Ministero dell’Interno, composta dai Vice Presidenti Upi Marco Filippeschi di Pisa, e Carlo Riva Vercellotti di Vercelli, e dal Presidente dell’Upi Lombardia Daniele Bosone, Presidente di Pavia, e dell’Upi Basilicata Nicola Valluzzi Presidente di Potenza - su cui non possiamo che opporre tutta la nostra contrarietà. Perché queste tabelle, che confermano quello che abbiamo sempre detto, e cioè che la manovra fatta nel 2015 sulle Province era sbagliata, aprono una crisi profonda nel Paese. Nei fatti, il Governo attesta l’impossibilità di garantire servizi essenziali ai cittadini che vivono in Provincia, il 76% della popolazione italiana.
“Noi – dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati, Sindaco di Vicenza – facciamo appello a Governo e Parlamento, perché si trovino soluzioni finanziarie per riportare equità e assicurare eguali servizi a tutti i cittadini”.
Il Presidente Costa dichiara: "è un ulteriore conferma che questo lungo periodo di transizione deve giungere al termine al più presto. La provincia specifica montana del VCO, inoltre, soffre la differenza di trattamento da parte della Regione Piemonte rispetto alla Regione Lombardia per la provincia di Sondrio ed alla Regione Veneto per la provincia di Belluno, in merito al ristorno dei canoni demaniali prodotti dal nostro territorio (circa 18 Ml di euro) attualmente ancora interamente trattenuti a Torino". Leggi QUI il post completo