AslVco precisa su cardiologia

L'AslVco ha emesso un comunicato, per far chiarezza sulle recenti voci di incertezza sul futuro dell'Ospedale Castelli. In particolare sul futuro di cardiologia e la perdita dei posti di cura intensiva.

  
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Comunicato AslVco:

In merito ad alcune recenti prese di posizione apparse nel fine settimana sulla stampa locale sul futuro del “Castelli” di Verbania, si precisa quanto segue.

Il Piano di interventi di riorganizzazione ospedaliera per il biennio 2012-2013, reso pubblico in alcuni recenti incontri in ambito aziendale, rappresenta a oggi una bozza volta a stimolare il dibattito su quello che sarà il futuro della sanità del VCO. Prima di giungere alla sua stesura definitiva, è infatti intenzione della Direzione di questa ASL raccogliere contributi e osservazioni, al fine di raggiungere il miglior punto di equilibrio possibile tra le varie esigenze sul tappeto, non ultima quella della sostenibilità finanziaria del sistema.

Ciò premesso, corre l’obbligo di rettificare alcune imprecisioni apparse sulla stampa sul futuro del presidio ospedaliero verbanese. Nel citato Piano di riorganizzazione, non emerge alcuna intenzione di togliere i posti letto di cardiologia dal “Castelli”. Continuano invece a essere previsti, anche in base alle recenti ipotesi riorganizzative, in un’unica area ad alta intensità assistenziale posti letto di cardiologia sub intensiva, oltre al mantenimento di posti letto per pazienti che necessitano di prestazioni intensive cardiologiche e posti letto per pazienti che necessitano di rianimazione.

Tra l’altro, va precisato – come criterio di carattere generale – che la circostanza di essere organizzati secondo le logiche di un ospedale unico, distribuito su due sedi, sulle quali opera la stessa equipe, garantisce anche, rispetto agli studi sui volumi di attività compiuti dall’ARESS, una valutazione complessiva dell’attività svolta nell’ambito appunto dell’ospedale unico e dunque il raggiungimento degli standard minimi dei volumi di produzione richiesti. Ciò a garanzia e a tutela del permanere di determinate attività presso i Presidi dell’ASL.
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