Mostra d'arte contemporanea: Tracce – diario di esistenze
Contemporary DidArt Lab e Ottica Estyl ritornano quest’anno con una nuova mostra tematica a Villa Bernocchi di Premeno dal 25 giugno al 31 luglio 2016. La mostra, curata da Emanuela Fortuna, vede la collaborazione del Comune e della Proloco di Premeno e della associazione novarese “@rteLab”.
👤 Redazione ⌚ 24 Giugno 2016 - 19:16 Commentaa-
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Pro Loco Premeno è un’associazione territoriale di volontariato di interesse pubblico, senza scopo di lucro volta alla promozione ed alla tutela del territorio, sia per conservare e valorizzare le risorse ambientali e culturali, sia per migliorarle le caratteristiche e le condizioni per lo sviluppo turistico e sociale.
Mission - Pro Loco Premeno ha come obiettivo la tutela e la promozione del territorio attraverso l’organizzazione di iniziative, nonché la realizzazione di manifestazioni per la conoscenza e la valorizzazione dell'ambiente in cui viviamo.
A Verbania Estyl, la fabbrica degli occhiali, dal 1973 studia, disegna e realizza con cura artigianale montature per occhiali da sole e da vista che vestono con stile, esaltando nelle forme e nei colori il volto di ogni singola persona rendendola unica. Grazie all’uso di materiali originali, a raffinati accostamenti di colore, a giochi di finiture lucide e satinate Estyl rende ogni occhiale unico.
Nel punto vendita aperto al pubblico si possono acquistare montature per occhiali da vista e da sole in abbinamento con un’ampia gamma di accessori e gioielli, il tutto prodotto rigorosamente nello stabilimento di Verbania.
Contemporary DidArt Lab è un laboratorio aperto alla cultura a 360°, volto alla promozione di una cultura diffusa e multidisciplinare. Musica, arti visive, design, didattica, poesie e teatro dialogano con il mondo della scienza e del commercio. Modalità pop non significano, però, basso livello di linguaggio e scarsa qualità dei temi affrontati.
Una casa può conservare le emozioni di chi vi ha vissuto? Noi crediamo che sia così. Ogni dove in Villa Bernocchi è una sorta di diario delle molteplici esistenze che vi hanno abitato. Noi raccontiamo due emozioni in particolare: con Kateryna Veshtak la mimesi nella natura e la ricerca della fiaba come via di fuga e con Rosy Mantovani la resilienza, la capacità di fronteggiare efficacemente le contrarietà.
Kateryna Veshtak
L'Enchantement fleuri
dal 25 giugno al 17 luglio 2016
Kateryna Veshtak crea un mondo fatto di magia e di meraviglia. È un mondo abitato da incantevoli principesse, dalle pittoresche acconciature che parlano del passato mitico della terra ucraina, e da giovinetti, dai delicati lineamenti, che ci invitano in luoghi fiabeschi caratterizzati da arabeschi vegetali e animali. Nelle sue opere risuonano la dolce melodia di esili flauti, il cinguettio festoso di uccellini chiacchieroni e il fruscio leggero delle fronde.
Colore e luce danno forza alla gioiosa esistenza delle creature di questi giardini segreti, segreti perché nascono nell’anima e perché celati ai cuori che hanno dimenticato l’ingenuità della fanciullezza. Solo chi sa ancora sognare può aprire le porte di questo meraviglioso mondo, alla ricerca della felicità e della serenità. Giardini che ci proteggono, che ci accolgono… e in questa sicurezza si crea una sorta di mimesi con il mondo naturale.
È un mondo che non conosce il confine tra l’umanità, il mondo floreale e le presenze animali: l’incanto nasce proprio da questa continua metamorfosi delle forme creata da una linea elegante che non si chiude e ferma mai, ma che inesauribile crea vita ad ogni gioioso sospiro. I delicati e flessuosi arabeschi diventano così il gioco della vita e dell’esistenza, il fluire del pensiero onirico alla ricerca del sorriso dell’anima. Chiunque desidererebbe vivere in questo mondo della magia.
Acquarello e pittura ad olio, le diverse materie con cui Kateryna Veshtak traduce il mondo atavico dei miti e il caratteristico gioioso amore per la vita della sua terra di origine: l’Ucraina.
Rosy Mantovani
Resilienze. I fiori dell'anima
dal 16 luglio al 31 luglio 2016
Un colore che si scioglie in emozione, uno sguardo che esprime un universo interiore, due occhi dalla bellezza infinita che manifestano una coraggiosa risposta allo sconforto, una città che diventa proiezione della condizione esistenziale contemporanea, luoghi abbandonati che sono metafora della desolazione e dell’afflizione… un’artista che empaticamente ascolta e racconta un rumoroso silenzio sociale e che al contempo sa estrarre la bellezza dal cemento e dall’asfalto.
Rosy Mantovani ritrae Attimi… di un percorso continuo di ricerca interiore. In questo cammino verso la consapevolezza della propria solitudine e della società dell’incomunicabilità inizia la riscossa delle esistenze. Ne nasce una bellezza interiore e dunque una grazia esteriore, i suoi protagonisti diventano Fiori di strada. In quelle periferie desolate o rumorose, sudice o abbandonate si accende la bellezza degli sguardi di chi non demorde, di chi combatte… e forse vincerà. È la possanza della Resilienza, che sa trasformare il dramma in opportunità di crescita e sviluppo.
L’attenzione dell’artista si sposta infine puntandosi su quegli occhi, sullo sguardo, finestre dell’anima. Scompare lo sfondo, scompare la città, scompare il mondo circostante, fino a che rimangono solo il volto ed i pensieri. Sono i Ritratti. La materia sporca della città, della realtà urbana ferrosa è sempre presente, è la cortina da cui emergono con forza, è l’humus della consistenza di queste esistenze. L’impostazione dell’opera si semplifica ma si potenza la forza espressiva. Siamo catturati in un viaggio nell’anima.
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