SEL VCO su Ospedale di Omegna
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di SEL VCO, inerente la decisione di chiudere nella ore notturne il pronto soccorso dell'Ospedale Madonna del Popolo di Omegna.
👤 Redazione ⌚ 31 Maggio 2016 - 10:23 Commentaa-
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LA REPUBBLICA TUTELA LA SALUTE COME FONDAMENTALE DIRITTO DELL'INDIVIDUO E INTERESSE DELLA COLLETTIVITA', E GARANTISCE CURE GRATUITE AGLI INDIGENTI.
(Art. 32 della Costituzione)
La decisione assunta dalla Direzione Generale dell'ASL VCO di procedere a partire dal 6 giugno prossimo alla chiusura notturna, dalle 20 alle 8, del Punto di Primo Intervento dell'Ospedale Madonna del Popolo di Omegna e “comunicata” in data 26 maggio alla Rappresentanza dei Sindaci è inaccettabile.
Ribadiamo ancora una volta che la proposta avanzata dall'Amministrazione regionale lo scorso autunno di realizzazione di un nuovo ospedale unico del VCO, era - e deve restare - accompagnata dalla promessa che, fino alla completa realizzazione della nuova struttura sanitaria, nulla sarebbe cambiato per quanto concerne l'offerta di servizi ospedalieri sul nostro territorio.
E' pertanto totalmente incoerente con questo preciso impegno, assunto in una pubblica assemblea dallo stesso Presidente della Regione, la chiusura notturna (per ora) del Punto di Pronto Intervento dell'ospedale di Omegna.
La realizzazione del nuovo ospedale si situava all'interno di un nuovo progetto di sanità territoriale, di cui si è persa ogni traccia.
Il comunicato della Direzione dell'ASL VCO giustifica la chiusura, decisa unilateralmente, con una serie di numeri e percentuali, nel cui merito non intendiamo entrare, perché noi parliamo di persone e dei loro bisogni, riconosciuti dalla nostra Costituzione, non di numeri.
Troviamo quanto meno curioso che decisioni che passano sulla testa di migliaia di cittadini - e su cui è in atto una vasta mobilitazione popolare che ha già portato alla raccolta di 9.685 firme da parte del locale Comitato Difesa dell'Ospedale di Omegna, consegnate oggi al Presidente del Consiglio regionale - venga assunta da dirigenti, che non sono eletti da nessuno, e venga semplicemente “comunicata” alla Rappresentanza dei Sindaci, che, questi sì eletti, rappresentano l'intera popolazione del VCO e non possono essere relegati al semplice ruolo di passacarte di decisioni altrui.
Esprimiamo un netto dissenso su questo metodo, verticistico, autoritario e non democratico, di gestione di un servizio pubblico essenziale, conquista irrinunciabile di una società moderna e civile e sul fatto che i sindaci non abbiano potuto (o saputo) esprimere un loro parere negativo, largamente condiviso dalla popolazione che essi rappresentano.
Sinistra Ecologia Libertà del VCO dichiara senza esitazione che una visione democratica e di sinistra della sanità deve basarsi sui principi di universalità e solidarietà, in ottemperanza del dettato costituzionale.
Sinistra Ecologia Libertà del VCO si impegna pertanto a far pervenire al Consiglio ed alla Giunta Regionale il proprio parere totalmente negativo su questa scelta dell'ASL VCO e sul metodo antidemocratico con cui tali gravi decisioni vengono assunte. Noi ci siamo battuti per una nuova amministrazione ispirata ai principi costituzionali e in grado di attuare un nuovo piano sanitario regionale orientato ad uno sviluppo delle attività sul territorio e al potenziamento delle iniziative di prevenzione.
Sinistra Ecologia Libertà del VCO non intende avallare una politica sanitaria regionale improntata ancora e unicamente sulla logica dei tagli. Leggi QUI il post completo