Cooperative Sociali su “Codice degli Appalti”
Riportiamo il Comunicato stampa congiunto sul convegno IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI - Come il decreto legislativo 5/2016 cambia i rapporti tra Enti Pubblici e Cooperazione Sociale tenutosi il giorno 27 maggio in Casa Don Gianni a Domodossola
👤 Redazione ⌚ 30 Maggio 2016 - 16:11 Commentaa-
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Il Consorzio delle cooperative sociali del VCO, Legacoopsociali e relatori di grande livello hanno accolto un folto pubblico di funzionari e dirigenti pubblici, cooperatori e sindacalisti interessati alla evoluzione dei rapporti, tra Pubblica Amministrazione e Cooperazione Sociale, che il nuovo codice degli appalti offre in prospettiva.
Sebbene al momento siano valgano norme transitorie complesse è comunque possibile affrontare alcune grandi e piccole novità che dovrebbero avere effetti positivi con l’entrata in vigore del codice che fa dell’eticità un punto di forza e si spera raggiunga la semplificazione normativa che viene evocata in questa fase.
Luigi Gili, Avvocato e Docente di “contrattazione pubblica” alla Bocconi, Diego Dutto, Coordinatore Nazionale di Legacoopsociali e membro del CESE e Aldo Reschigna, Vicepresidente della Regione Piemonte, ci hanno accompagnato nella lettura di uno strumento arido e freddo come il codice degli appalti trasformandolo in un’interessante caccia al tesoro alla scoperta degli elementi per noi più importanti.
Così abbiamo potuto apprezzare la nuova profilazione dell’operatore economico tramite il rating di legalità, lo sviluppo di un dialogo competitivo tra gli operatori che, insieme al partenariato per l’innovazione e la codificazione delle indagini di mercato, aiuterà a colmare i gap di informazione della Pubblica Amministrazione e la nuova visione della concessione dei servizi.
Sono tutte sfide affascinanti per chi, come noi, nel Territorio lavora da decenni tenendo insieme qualità, impegno e bilanci parchi.
Per il nostro mondo sono ovviamente importanti i temi dell’offerta economicamente vantaggiosa che arriva ad aprire alle gare con prezzo fisso e quello delle clausole sociali, in particolare per l’inserimento lavorativo del 30% di soggetti svantaggiati. Clausole che portano a segnare il passo, con l’art. 112, sugli appalti riservati sopra soglia per le imprese che fanno dell’inserimento lavorativo il proprio dovere. Un percorso che osserviamo con grande attenzione.
Su questi aspetti la trasformazione normativa coinvolge anche la Regione e non si può non apprezzare l’impegno della stessa nell’arrivare a lunedì prossimo a siglare il protocollo con i sindacati che specificatamente, nell’ambito delle gare economicamente vantaggiose, chiarirà concetti quali il riconoscimento del giusto costo del lavoro, il peso del ribasso e la clausola sociale della continuità lavorativa degli operatori impegnati sulle commesse a gara.
Si ritrova, quindi, in questo codice, lo spirito dell’agenda europea 2020 che evoca una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e che conferma come le cooperative sociali non siano solo fornitori di servizi ma azione pubblica, certa, di sostegno alle comunità locali. Leggi QUI il post completo