Referendum forno crematorio ultime contrapposizioni

Nella giornata di ieri, raffica di comunicati riguardanti il referendum sul forno crematorio, in programma per domenica 17 aprile 2016.

  
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Iniza il Comitato pro referendum, contro l'esternalizzazione del servizio:
Leggiamo dal comunicato del comitato "11 uomini e un referendum" che viene utilizzato uno studio fatto dall'università di Udine in merito a un impianto di cremazione di Bovolenta che può essere assimilato al nostro di Verbania.
Lo studio viene utilizzato per dimostrare come un impianto di cremazione nuovo inquini meno di uno "obsoleto" come il nostro, incuriositi chiamiamo il professor Nardin che ha redatto lo studio.
Riportiamo l'illuminante conversazione.
"Buon giorno professor Nardin, è a conoscenza del fatto che un gruppo di persone di Verbania utilizza il suo studio per dimostrare che il nostro forno è obsoleto?"
"Verbania? Non sapevo nemmeno che ci fosse un forno crematorio, io non ho sentito né autorizzato nessuno ad utilizzare questo studio"
"Ah, ingenuamente credevamo che l'avessero contattata.
È possibile paragonare il nostro forno crematorio a quello di Bovolenta e asserire che il nostro impianto è obsoleto ( marca GEM del 2004)?"
"Senza le specifiche non si può fare, ciò che posso dirle è che GEM è una delle due società leader nel settore e che dal 2004 a oggi la tecnologia è rimasta pressoché invariata"
"È corretto quindi dire che se oggi facciamo 1200 cremazioni e domani le aumentiamo di conseguenza aumentano anche le emissioni?"
"Beh, questo mi sembra ovvio"
"Qual è la vita media di un forno crematorio?"
"Se viene manutenuto adeguatamente potenzialmente ha vita eterna"
"Cosa può dirmi, vista la sua esperienza, dei privati che gestiscono i forni crematorio?"
"Il privato è interessato all'aspetto economico, vuole fare business, ha una politica aggressiva nei confronti delle amministrazioni affinché gli facciano costruire nuovi impianti".
A margine della piacevole conversazione con il professore ci sentiamo di fornire due consigli:
1) quando si cita una fonte è sempre meglio contattarla e assicurarsi che dia il suo consenso
2) se il tema è poco conosciuto evitare di lanciarsi in confronti-studi che non si comprendono


Il Partito democratico propone un incontro riflessione sull'esternalizzazione:
INCONTRO PUBBLICO

Forno crematorio cittadino: riflessioni e analisi per una esternalizzazione sostenibile.

Il Partito Democratico, nella serata di giovedì 14 aprile alle ore 21 presso il Centro d’Incontro di S. Anna, propone una riflessione aperta e condivisa con la cittadinanza sul servizio cimiteriale di cremazione. L'oggetto del dibattito offre la possibilità di iniziare un costruttivo ragionamento sulle modalità di collaborazione tra Comune e privati: garantire servizi di qualità ai cittadini considerando sempre prioritari gli interessi generali della Comunità.

L’approvazione della Mozione presentata dal PD lo scorso febbraio ed approvata dal Consiglio Comunale ha già permesso di fatto di annullare la delibera di Giunta con la quale si metteva a gara il servizio sulla base di un bando insoddisfacente e di iniziare un iter di esternalizzazione del servizio di cremazione in forme partecipate e condivise, attraverso il preventivo coinvolgimento in sede consultiva della competente Commissione consiliare e del Consiglio di Quartiere di Pallanza Sant’Anna.

Al fine di definire con chiarezza i contenuti tecnici, logistici, ambientali ed economici di un eventuale bando di esternalizzazione del servizio di cremazione il Partito democratico di Verbania vuole offrire un primo momento di confronto aperto in cui oltre alla relazione del consigliere comunale Davide Lo Duca sarà messa a disposizione dell’assemblea la competenza specifica del Dott. Andrea De Zordi, responsabile procedimenti emissioni in atmosfera della Provincia del V.C.O.

Ricordiamo che è la Provincia l'unico Ente in grado di fornire chiarimenti riguardo gli aspetti tecnici richiamati all’attenzione da una parte della cittadinanza e che un simile confronto è la base di una valutazione realistica dell'esistente e delle sue ipotesi di sviluppo.


Sulla serata proposta dal PD arriva un comunicato del Movimento Cinque Stelle:
Il nuovo PD, chiedendo ai cittadini di andare a votare per il Referendum del Forno Crematorio ha dimostrato segni di apertura e la volontà di fare, di questo gliene diamo atto. Tutto questo nonostante sia nato un comitato per l’astensione promosso sempre da quella parte politica.

Apprendiamo oggi dai mezzi stampa che, per giovedì 14, viene proposta una riflessione aperta e condivisa con la cittadinanza sulle procedure possibili e sostenibili di esternalizzazione del servizio cimiteriale di cremazione.

Tra i relatori, oltre a Davide Lo Duca, consigliere comunale di Verbania e Nicolò Scalfi, anche lui conigliere nonché segretario PD di Verbania, ci sarà anche una collaborazione tecnica di

Andrea De Zordi, responsabile procedimenti emissioni in atmosfera della Provincia del V.C.O.

Vista la concomitanza con un referendum avente ad oggetto proprio l'esternalizzazione del forno crematorio di Verbania ci appare evidente che la serata sia volta a promuovere il "no".
Ci chiediamo se sia opportuno che un funzionario, incaricato di redigere le istruttorie in materia di emissioni in atmosfera sulla base delle quali verranno concesse autorizzazioni ( quali, per esempio il numero di cremazioni), partecipi a una serata organizzata da un partito politico.
Ci chiediamo se questa partecipazione non vada a minare la sua serenità di giudizio poiché le istruttorie che deve redigere devono attenersi alla normativa vigente utilizzando la prudenza che la materia sanitaria e ambientale impongono ( la provincia può essere più restrittiva rispetto alla norma, può mettere vincoli sul numero di cremazioni e addirittura sul rinnovo della linea).

Ci chiediamo allora in quale veste partecipi a tale serata e se, posta la difficoltà di mantenere l'imparzialità che il suo ruolo gli imporrebbe vista l'esposizione in un consesso politico, dobbiamo ritenere che, per lo meno per quanto concerne il forno crematorio, non sarà l'incaricato della redazione di qualsiasi istruttoria volta a concedere qualsiasi tipo di autorizzazione.

La terzietà del dipendente/funzionario pubblico è posta a garanzia del cittadino, non certo di una parte politica ed anzi proprio a contrasto di eventuali pressioni politiche.

La sua partecipazione e la sua sponsorizzazione di una parte politica snatura ed indiscutibilmente viola questo ruolo di imparzialità e tutela collettiva, poiché è proprio il suo ufficio quello istituzionalmente preposto e deputato al rilascio autorizzativo del forno crematorio.

Infine, a titolo informativo, oggi abbiamo appreso i contenuti del project financing che era stato proposto e abbiamo avuto conferma di quanto da sempre sostenuto. Si parla di tre turni lavorativi per 40 ore settimanali con in più, in periodi particolari, la possibilità di aumentare di 40 ore questo periodo, per un massimo di 24 settimane all'anno. Gli orari di esercizio sarebbero dal lunedì al venerdì dalle ore 7:00 alle ore 22:00 e il sabato dalle ore 8:00 alle ore 17:00. Ovvero molte più ore di esercizio rispetto ad ora con in più la possibilità di un pronto intervento la domenica per smaltire grandi mole di lavoro. Il personale sarebbe lo stesso numericamente in quanto l'organigramma è di un direttore e due addetti la cremazione con un rapporto di lavoro ccnl commercio/terziario. I cicli completi di una cremazione previsti erano di circa 50 70 minuti. Il tipo di forno è un ft 2 a gas metano con un bruciatore per 600 kilowatt cadauno la capacità di questo forno è di 8 - 12 cicli al giorno su 8 ore al giorno mentre il nostro attualmente ne fà massimo 6. A regime il forno che veniva proposto avrebbe fatto negli anni, più di 2.900 cremazioni, ovvero 1.600 cremazioni in più di quelle che vengono fatte oggi.

Verbania: andate a votare SI per dire no a tutto questo!
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